Call For The Lovers. Capitolo 4

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POTEVA FARLO SOLO LUI

Quando Theo si svegliò, la prima cosa che sentì fu un dolore atroce all'addome. Soffocò una smorfia, mentre sbatteva le palpebre al soffitto bianco dell'ospedale, cercando di ricordare cosa diavolo fosse successo. Ricordava di essere entrato nella stanza della vittima e di aver trovato lì quella donna. Poi quello che era successo dopo era davvero molto confuso.

Cercò di alzare la mano destra per portarla all'addome, ma un peso leggero lo trattenne. Mosse faticosamente la testa per guardare, incontrando la vista di un Liam profondamente addormentato, le incrociate mani sul letto su cui aveva posato la testa, le dita strette leggermente attorno a quelle di Theo.

Il cuore di Theo saltò un battito, mentre lentamente il resto dei suoi sensi lo raggiungeva, avvertendo finalmente il thump thump lento e costante del cuore di Liam accanto a lui, il calore al tatto della sua pelle morbida e il tenue odore acre di ansia e quello salato delle lacrime secche. E il bruciante prurito all'addome, segno che qualunque ferita avesse, stava guarendo. Non che fosse importante ora. Perchè tutto ciò che vedeva era il ragazzino addormentato accanto a lui.

Gli occhi di Theo si spostarono dai capelli che gli cadevano scomposti sulla fronte, alle palpebre chiuse ma tremolanti, sicuramente per via di un sonno irrequieto, a quelle labbra piene e rosse, ora socchiuse. Si costrinse a guardare il soffitto, chiudendo gli occhi, incapace però di liberarsi dalla presa di Liam sulla sua mano. Lentamente, pezzi delle ore precedenti tornarono al loro posto. Ricordò la donna, le sue parole, il suo canto, la sensazione di galleggiare, Liam davanti a lui, la pura felicità che aveva provato quando lo aveva tirato a sé e baciato, il disgusto quando aveva realizzato che – ovviamente, perchè mai Liam avrebbe voluto baciarlo? – era solo un inganno, e poi il dolore, tanto dolore. Sospirò pesantemente.

"Non dovresti essere già sveglio" fece una voce roca e impastata accanto a lui. Theo aprì gli occhi per incontrare quelli ora aperti e appannati dal sonno di Liam.

"Scusa, ora torno a essere svenuto"

Liam sbuffò, ma poco convinto. "Non essere stupido" Si strofinò la mano libera sul viso, tirandosi su a sedere, una smorfia sul viso sicuramente per aver dormito in quella posizione scomoda "Melissa aveva detto che dovevi dormire almeno finchè i tuoi polmoni non fossero tornati a posto"

Quello attirò l'attenzione di Theo. "Cos'hanno i miei polmoni, scusa, e ci tengo davvero a saperlo?" chiese lentamente.

"Be'... per farla breve, una sirena ti ha quasi letteralmente baciato a morte" rispose Liam con amarezza. Solo in quel momento sembrò rendersi conto di star tenendo ancora la mano di Theo, e i suoi occhi si posarono su di esse per qualche secondo prima di lasciare andare. Liam si schiarì la gola in imbarazzo, guardandosi intorno, prima di avere il coraggio di guardare di nuovo l'altro ragazzo.

Theo lo stava guardando. "Hai appena detto sirena?" chiese poi, inarcando le sopracciglia.

"Sì, piccolo riassunto: Mason e Corey hanno scoperto che è una sorta di strega ammaliatrice. Usa il suo canto per sedurre gli uomini e ucciderli poi con le loro mogli per una qualche vendetta cosmica..." Liam roteò gli occhi in un'espressione da 'perchè tutte a noi?' che Theo condivideva a pieno. "A quanto pare era l'amante della prima vittima degli incendi. Non ci sono prove, ma Parrish è convinto che lui l'abbia uccisa, probabilmente perchè lei voleva essere di piu' di un'amante, ma ovviamente sua moglie non sarebbe stata molto d'accordo" spiegò brevemente.

"Probabilmente no" commentò Theo, con una smorfia di dolore quando si spostò leggermente. Gli occhi preoccupati di Liam saettarono per un momento su di lui. "Quindi cosa..? E' tornata in vita come sirena? E' normale?"

Tutti pazzi per la Thiam 💕 (parte 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora