Che fatica la palestra

59 1 0
                                    

Io e le mie amiche adoriamo le montagne russe e i parchi divertimento, proviamo ogni volta una bellissima sensazione ad ogni discesa, curva o giro della morte urlando come delle matte, quindi perchè no, pensavo di proporre loro di andare a Gardaland uno dei prossimi fine settimana appena comincia ad essere più calda la temperatura e le giornate si allungano.

“Buona idea Ale” risponde Angelica, già sofferente dalla cyclette dove ci stavamo riscaldando quella sera in palestra. “Vuoi chiedere anche a Tae e gli altri?” le si vedeva negli occhi una scintilla quando parlava di loro. “Ti vedo molto interessata a loro, Ale” mi chiese alzando le sopracciglia con un sorrisetto malizioso sulle labbra. Se prima era rossa, ora la vena in fronte le stava esplodendo.

Ora, rewind.
Chi è questo ragazzo dal nome strano?
È Kim Taehyung, 24 anni, nato in Italia da genitori coreani. Lo abbiamo conosciuto in palestra, quando si stava allenando insieme ai suoi amici Jimin e Jungkook.
Come?
Aiutando Angelica a fare stretching.

Avevamo appena iniziato a frequentare la palestra dopo l'estate. Essendo abbastanza un tronco, a fine allenamento Angelica fa molto stretching e molte volte mi chiede di aiutarla. Ecco, mentre la stavo aiutando, piedi contro piedi mentre ci tiravamo per le mani, ha iniziato a fare così tanti versi da distrarre i tre che giravano i vari attrezzi.

Diciamo che il colore rosso molto acceso dei capelli di Taehyung non lo faceva passare inosservato, come il colore grigio argento di quelli del ragazzo che poi avremmo conosciuto come Jimin. L'altro ragazzo, che ci è stato presentato come Jungkook, aveva i capelli neri, ma spiccava ugualmente a modo suo: alto e con un fisico mozzafiato, sembrava scolpito a mano dagli dei. Quindi noi li avevamo ben presenti.

“Indovina un po’ cosa sta succedendo alla tue spalle” le dissi io. “eh?” bisbigliò Angelica senza fiato. “ahhhh basta basta” disse poi subito dopo lasciando la presa e accasciandosi sulle sue gambe. Quello che lei non poteva vedere era come i tre ragazzi stessero guardando nella nostra direzione, sorridendo, per poi notare Jungkook che puntava verso di noi. Già mi pregustavo la scena.

“Tutto okay ragazze?” chiese sorridendo il ragazzo dai capelli neri. Vidi Angelica rilassarsi un po’ e alzare la testa, ignara di chi si trovasse davanti. “Oh!” fu l'unica cosa le uscì dalla bocca. Lui le sorrideva, e lei era lì come un ebete a fissarlo. Le colpì leggermente il piede con il mio e ricominciò a battere gli occhi. “Si, si! È solo che sono un po’ rigida” balbettò Angelica.

La conversazione andò avanti per qualche minuto, e mentre questi flirtavano apertamente tra di loro io assistevo alla scena. Fino a quando arrivò Taehyung per portare via il suo amico. E lì si che rimasi a bocca aperta io. La sua pelle abbronzata brillava per il sudore, che lasciava una traccia anche sulla maglietta, e i capelli gli si attaccavano alla fronte dove questa non era coperta dalla bandana.

“Andiamo Jungkook, non vogliamo infastidire le ragazze giusto?” disse facendomi l’occhiolino. Lo prese per il braccio, sollevandolo da terra dove si era comodamente seduto per parlare con Angelica. “Piacere mio, Taehyung” disse, porgendomi la mano. “Alessia” risposi sorridendo a trentadue denti “e lei è Angelica” che era già persa tra gli occhi scuri del corvino. “Lui è mio cugino Jungkook-” disse indicandolo “e lui invece è Jimin” disse indicando il ragazzo in fondo alla stanza, che ci salutò con una mano. “Ora torniamo ad allenarci. Con permesso” disse poi Taehyung chinando leggermente il capo verso di noi, per poi dirigersi insieme all'amico verso Jimin.

Come primo incontro non era male, abbiamo passato la serata a parlare di cosa fosse successo e a raccontarlo a chi quella sera non era venuto in palestra. Iniziammo a vederci insieme anche fuori dalla palestra e uscendo con le nostre compagnie abbiamo allargato le nostre conoscenze. Scoprì quale persona meravigliosa Taehyung fosse. Adorava l’arte e la moda, cantare e ballare. Tutte qualità che non sono troppo comuni in un ragazzo. Aveva anche un adorabile cagnolino, Yeontan, una piccola palla di pelo.

Le uscite erano sempre più frequenti, stavamo bene in compagnia gli uni delle altre. Angelica in particolar modo sembrava avere un feeling con Jungkook, e nessuno dei due provava a nasconderlo. A volte capitava che entrambi saltassero l'allenamento, o che durante le varie uscite si allontanassero da soli. Dopo un po’ ci comunicarono ufficialmente la loro relazione.

“Se non vuoi farlo tu posso chiederglielo, io nessun problema” continuò Angelica, senza togliersi quel sorrisetto dalla faccia.
“Mhm a chi dovete chiedere cosa?” disse Taehyung, mettendosi fra le due cyclette seguito da Jungkook.
“Ale stava pensand-” disse Angelica prima che la interrompessi “Stavo pensando di andare di andare a Gardaland, e… volevo chiederti se ti andasse di venire con noi. Cioè voi, volevo chiedere a voi se vi avrebbe fatto piacere venire con noi” riuscì ad aggiungere quasi balbettando.
“Perchè no? Ma andreste il fine settimana?” chiese lui, sorridendo. Uscendo con lui avevo capito che riusciva a divertirsi in qualsiasi situazione, quindi pensavo avrebbe accettato una proposta del genere.
“Si, lavorando in settimana possiamo spostarci solo nel fine settimana. Di solito ci muoviamo la domenica, per alcune di noi anche il sabato è lavorativo”
“Mhm infatti volevo sapere questo, anche per noi sarebbe possibile la domenica”
“C'è questa promozione con il treno, biglietto andata e ritorno e ingresso compreso. Ed è anche abbastanza comodo”
“Mhm” mormorò fra un sorso d'acqua e un altro. Il mio sguardo si perse seguendo il movimento del suo pomo d'Adamo. “Potremmo andare in macchina, Kook, Hobi e Jin possono guidare, sarebbe ancora più comodo” disse facendomi l’occhiolino.

Non sapevo se il caldo che sentivo era per la cyclette o per la sua vicinanza. Era mozzafiato quella sera. Il colore rosso dei capelli stava svanendo, e le goccioline di sudore che gli cadevano sul viso erano colorate per via della tinta. Ed ero così distratta che non mi resi neanche conto che stavo pedalando a vuoto: l'allenamento impostato era finito, infatti da un po’ Angelica si era allontanata con Jungkook, lasciandomi lì da sola con Taehyung. Le avrei fatto una bella lavata con l'acqua congelata in doccia, decisamente.

Mi alzai schiarendomi la voce, mentre lui, che si era accorto che la cyclette fosse spenta, cercava di strozzare le risate. “Provo a chiedere anche agli altri, per ora ti ringrazio dell'invito, e ci vediamo domani sera Ale”. Avremmo festeggiato il compleanno di Hoseok, e in quel momento era l'ultima cosa a cui potessi pensare.
“A domani Tae” lo salutai, e lui andò a farsi la doccia, seguito per le scale da Jungkook.

Dall'altro lato della palestra mi guardava compiaciuta la disgraziata. Quando incrociai il suo sguardo spalancai gli occhi e andai da lei, arrotolando l’asciugamano, pronta per frustarla.
“INGRATA PERCHÉ MI PICCHI” eruttò Angelica dopo l'esplosione provocata dal contatto coscia-asciugamano.
“Ho continuato a pedalare come una scema con la cyclette spenta e se la rideva per la figuraccia che ho fatto!”
“A me sei sembrata carina invece” mi rispose massaggiandosi la parte dolorante della gamba. “Cos'ha detto?”
“Verranno”
“E ALLORA PERCHÉ MI HAI PICCHIATA”
“PERCHÉ SI”

Taehyung's StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora