Winter Bear

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"Spiegami, tutto questo casino per una stupida fotografia? Io davvero non capisco quale sia il tuo problema Taehyung!"
"Sei tu il problema!"
Mi cadde il mondo addosso in quel preciso istante. Il mio sguardo fece trasparire delusione e sofferenza, le mie braccia da aperte ai miei lati si abbassarono come le foglie di un salice piangente.
"Ale... non dicevo sul serio, scus-" vidi subito il rimorso prendere spazio sul suo viso, ma non gli permisi di finire la frase. Presi il mio zainetto e cominciai a mettermi le scarpe, volevo solo andarmene a casa mia in quel momento. "Ho bisogno di un po' d'aria, e non penso che mi faccia bene rimanere con te ora" dissi cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire.
"Sta piovendo ed è tardi, fatti accompagnare, o aspetta almeno che si calmi..." sapeva quanto fossi testarda e che non avrei cambiato idea molto facilmente.
"Ho l'ombrello" dissi tirandolo fuori dallo zaino. Mi voltai verso di lui, e lo guardai negli occhi, rimasi in silenzio per qualche secondo, ma anche in quel silenzio assordante riuscì a sentire il cuore rimbombare addirittura nelle orecchie. Fece un passo verso di me con un'espressione dispiaciuta in volto e i capelli scompigliati, ma con la mano sulla maniglia della porta uscì sussurrandogli un saluto. Tirai dritta verso casa, senza voltarmi, immersa nel ricordo di quanto fosse appena accaduto, fino a quando un auto mi passò accanto, prendendo una pozzanghera e bagnandomi i vestiti. A quel punto detti libero sfogo a tutta la frustrazione accumulata, e tornai a casa piangendo nascosta sotto l'ombrello.

Non notai i suoi messaggi e la sua chiamata persa fino a quando uscì dalla doccia più tardi quella sera. "Scrivimi quando sei arrivata a casa", e anche "mia madre ti ha vista uscire in quel modo e si è preoccupata, e mi ha insultato perchè sono stato uno scemo". Sorrisi leggendo il suo ultimo messaggio, anche se la delusione era ancora presente. "Sono a casa Tae" fu l'ultimo messaggio che gli inviai quella sera.

Completando la mia routine serale ebbi modo di rilassarmi e lasciar passare la sensazione negativa che mi sentivo addosso. Non era giusto che mi urlasse in faccia per una banalissima motivazione come una fotografia scattata a tradimento. Certo, forse avrei dovuto dirglielo subito, ma non mi aveva mai trattata in quel modo, e mi sono stupita tanto da non sapere cosa fare se non andarmene, ed era anche la prima volta che discutevamo così animatamente. Decisi che l'indomani sarebbe andato come sarebbe dovuto andare, e se lui avesse voluto parlarmi, lo avrei lasciato fare.

Trovai difficile addormentarmi quella sera, il mio cervello continuava a pensare, ma in qualche modo ci riuscì. Andai al lavoro, e trovai terapeutico parlare con le clienti e ascoltare le loro storie mentre facevo loro un massaggio o le unghie, ma quando andai in palestra notai la sua assenza. Jimin e Jungkook arrivarono tardi, stavano aspettando una sua risposta ma non ne hanno mai ricevuta una, ma dopo poco lo vedemmo scendere le scale di corsa. Provavo ancora una strana sensazione stando con lui, quindi lo salutai da lontano e continuai con i miei esercizi. I ragazzi lo notarono.
"È successo qualcosa?" Chiese il più piccolo
"Ieri abbiamo discusso... penso di averla fatta piangere, non intendevo davvero le parole che ho detto, ma non sono riuscito a spiegarmi perché lei è andata via..." disse Taehyung con un sorriso amaro sulle labbra. Gli diedero delle pacche sulle spalle rassicurandolo e cominciarono ad allenarsi.

Il mio telefono cominciò a suonare interrompendo il mio minuto di plank, era il fratello minore di Taehyung.
"Pronto?"
"Ciao Alessia, sei con mio fratello?"
"Si più o meno, siamo in palestra. Vuoi che te lo passo?"
Lo sentì sospirare dall'altro capo del telefono. "Riuscite a tornare a casa? Si tratta della nonna"
Sentendo quelle parole mi venne una fitta al cuore e guardai istintivamente Taehyung con uno sguardo angosciato in viso, che lui notò subito.
"Si... ok arriviamo, il tempo di cambiarci". Posai il materassino e andai verso di lui, che seguiva con lo sguardo i miei movimenti. Quando vide che stessi andando da lui, lasciò i pesi per terra. "Tuo fratello mi ha chiamato"
"Mio fratello?"
"Si, è... per la nonna, dobbiamo andare a casa"

Taehyung's StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora