Dream

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Storybrooke, ore 21.30

Dopo qualche minuto di attesa, Emma tornò in salotto da Regina, i capelli sciolti e con indosso il vestito da sposa che sua madre le aveva permesso di indossare. Era davvero incantevole.
Emma aveva scelto di sposare Uncino, Regina non poteva farci niente ma in quel momento, quando la vide mise il matrimonio da parte, non voleva pensarci ancora e continuare a soffrire. Nella sua mente c'era solo lei.
"Come mi sta?" Chiese Emma che si morse il labbro inferiore. Arrossì, colpa del vino probabilmente.
"Em-ma". "S..sei..." "Wow!" Regina rimase semplicemente a bocca aperta, le labbra le tremavano, il cuore iniziò a batterle nel petto all'improvviso, arrossì per quello che stava per fare. Il desiderio era troppo forte, aveva un bisogno da soddisfare e non poteva più aspettare. Emma era lì immobile e si fiondò da lei senza pensarci due volte.
La baciò come da tempo avrebbe voluto fare. Emma, presa alla sprovvista poté sentire le labbra carnose di Regina sulle sue labbra sottili e il profumo intenso di Regina.

"Cosa sta succedendo?" Si chiese Emma nella sua mente che ricambiò comunque il bacio.
L'unica cosa che voleva fare era mettere da parte le sue preoccupazioni che riguardavano il matrimonio per concentrarsi esclusivamente su quel momento, per capire cosa provava davvero.
"Non mi ha respinto. " Pensò Regina continuando a baciarla.
Le loro lingue si intrecciarono. Le mani di Regina iniziarono ad esplorare il corpo dell'altra che al contrario era un po' impacciata nei movimenti. Emma infatti, si limitò ad abbracciarla.

In casa non c'era nessuno a parte loro e gli unici rumori erano quelli dei loro respiri affannosi tra un bacio e l'altro.
"Regina..." Emma ansimò. Affondò le dita tra i capelli dell'altra, fermandosi per guardandola intensamente negli occhi ma la donna la fermò subito.
"Shh, baciami e basta. " Regina la interruppe, troppo presa dal momento.
Arrivarono in camera da letto senza nemmeno accorgersene, troppo impegnate a baciarsi.
"Voltati e chiudi gli occhi. " Le chiese Regina con un tono di voce diverso dal solito.
Emma non fece domande, si voltò dando le spalle a Regina, chiuse gli occhi e in quel preciso momento sentì le labbra della donna sul suo collo e le mani sui suoi seni. Regina fu sorpresa dal fatto che sotto quel vestito, l'altra non indossava il reggiseno.
"Ora solleva le braccia" Emma obbedì.
Lentamente Regina le sfilò il vestito, lasciandolo cadere sul pavimento.
"Puoi voltarti ades..." Regina non ebbe il tempo per chiedere a Emma di voltarsi verso di lei che si ritrovò faccia a faccia con lei, arrossita in volto e senza nulla indosso tranne che il suo intimo bianco.
"Ora tocca a me. " Fece la ragazza con un tono di sfida.
In quel momento Emma sembrava un'altra persona pensò Regina.
Mentre Emma era intenta a sbottonarle ogni singolo bottone della sua camicia, Regina si sbottonò i pantaloni con una velocità allucinante. Dopo qualche secondo rimase in intimo, ovviamente nero con dei ricami in pizzo.
Una luce fioca illuminava una parte della stanza, quel poco che bastava per ammirare l'una il corpo dell'altra.
Si ritrovarono sul letto. Emma sentì le labbra di Regina dappertutto.

Quando Emma fu sul punto di provare ciò che non aveva mai provato fino a quel momento, guardò la testa di Regina sotto di lei. Stava forse sognando? O stava accadendo davvero? Ma soprattutto, quanto era sbagliato quello che stavano facendo? Quello che stava provando era così forte, difficile da spiegare ma i sensi di colpa non la lasciavano in pace.

"Regina. "
L'altra non rispose subito, si fermò e si limitò ad alzare la testa per guardarla in attesa di quello che Emma stava per dirle.
"Va tutto bene? Ti ho fatto male?" Chiese Regina preoccupata.
"No ma pensi che sia sbagliato quello che stiamo facendo?" Riprese lei.
Regina si avvicinò per stendersi accanto a lei, successivamente le rispose "C'è sempre chi soffre e chi fa soffrire in queste situazioni ma...quello che posso dirti è che..." Si fermò un attimo per accarezzare il viso dell'altra per cercare di tranquillizzarla.

Poi proseguì "Dobbiamo fare solo quello che ci sentiamo di fare e che ci fa stare bene. " Regina la capiva, infondo era pur sempre un tradimento e in quel caso lei era l'amante.
"Ma può far soffrire qualcun'altra. " si riferiva naturalmente a Uncino.
"Lo so bene ma, Emma" Regina le prese la mano "Non ci siamo concesse tutto questo per tanto troppo tempo, non è egoista pensare un po' a se stessi ogni tanto, sono sicura che capiranno."Rispose Regina prima di baciarle la mano.
"Abbiamo avuto da fare ed era l'ultima cosa che avrei pensato di fare" disse Emma ripensando a tutto quello che avevano trascorso insieme.
"Godiamoci questo momento insieme, Swan." le disse rispose Regina, aveva solo una cosa in mente: finire quello che aveva cominciato.
"Si, mia Regina" rispose l'altra mordendosi il labbro.

In quel momento smisero di parlare. Regina non poteva essere più felice, rimase al suo fianco per poter ammirare la sua bellezza, la sua pelle chiara, il suo corpo che gemeva ad ogni carezza, ad ogni bacio. Le sue dita scorrevano sempre più in basso, voleva mostrare ad Emma quello che sapeva fare con le sue mani senza l'utilizzo della magia.
Per la prima volta nella sua vita Emma provò qualcosa di realmente profondo, un appassionato, infinito e ardente orgasmo con una donna.

Dormirono stando abbracciate, sotto un leggero lenzuolo bianco che copriva i loro corpi nudi e sazi, almeno per quella notte.

[Angolo autrice:🎵 Ho scritto questo capitolo ascoltando la canzone Dream di Alice Smith e che mi ha ispirata. Spero questa storia vi stia piacendo almeno un po'. ]

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