Capitolo 2 la giornata

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Dopo ore di agonia qualcuno decise di aprire nuovamente la porta, come al solito completamente vestito di bianco, teneva una cartellina con il fondo metallico sottobraccio che tintinnava sbattendo contro le penne che teneva nel taschino. Era un uomo alto sulla cinquantina capelli brizzolati e barba appena rasata. Il lungo camice copriva la carica azzurra fino a sopra il ginocchio mostrando in ultimo i pantaloni marroni larghi coperti sulla caviglia da scarpe lucide nere.... Forse il gusto del vestire  non era il suo forte.

L'uomo si piegò avvicinando il cartellino con il nome allo sguardo della ragazzina "dottor Lekelten" il pezzo di carta recitava quel nome mentre la ragazzina sfiorava la plastica con l'indice.

Dottore :"buongiorno..... "

disse con fare benevolo mentre tentò invano di accarezzarle La testa per farle spuntare un sorriso.la ragazzina rimase muta : nuova presenza, nuovo carattere, nuove persone, nuove attenzioni, nuove visite fastidiose... Col tempo aveva capito questo e stranamente non si era mai sbagliata.

Dottore : " sai che giorno è oggi?... "chiese rimanendo piuttosto vicino ad alivyre

La ragazzina rimase in completo silenzio, forse non l'aveva neanche ascoltato mentre osservava con strano interesse il pavimento come al solito... Gli sproni dell'uomo non servirono a molto dato che in quel momento nella sua mente c'era solo e soltanto quiete... Nulla di più e nulla di meno... Come se qualcuno avesse reso il suo cervello un foglio bianco che attende ancora qualcuno che vi disegni sopra....
A nulla servì il monologo che il dottore iniziò a fare, parlare con alivyre in quello stato era come parlare con un muro... Mai sarebbe arrivata risposta..a meno che non si immagina qualcuno appoggiato ad esso....
Il suo sguardo dopo poco si alzò ma le parole continuavano a non arrivare alle sue orecchie, il dottore stava osservando la cartellina con fare di disapprovazione. Pagine. Pagine. Pagine. Pagine. Pagine.... Solo e soltanto pagine.... Carta sprecata.... Nulla di più mentre gli occhi compassionevoli dell'oramai,  informato della situazione,  uomo si posarono su alivyre. Erano pressanti nonostante fossero benevoli infatti alivyre preferì non guardarli;
forse stava tornando qualcosa più di un foglio dato che le penne che aveva sul camice attirarono l'attenzione di alivyre ; una in particolare di plastica bianca ed il cappuccio color giallo brillante... Era bella....
Con un quasi balzo felino la ragazzina afferrò con estrema precisione l'oggetto e corse dall'altro angolo iniziando a cliccare più e più volte per far uscire la punta..... Quel clikkettio era strano, un suono che aveva sentito tante volte ma mai ripetuto a quella velocità... Qualcosa di sempre uguale era riuscito a creare qualcosa di diverso.....  tic. Tic. Tic. Tic. Tic. Si sentiva solo questo nel buio della stanza mentre lo sguardo di alivyre non si separava mai dalla penna.
Il dottore sembrava prendere appunti mentre la ragazzina faceva le sue scoperte nei momenti di lucidità.

"gιorno 1 ore : 12:34
ιl ѕoggeттo preѕenтa aттeggιaмenтι dι ιnтereѕѕe neι conғronтι dι υna penna... non ѕo ancora coѕa la aттιrι мa con ιl тeмpo lo ѕcoprιrò con ιl тeмpo... ѕono al correnтe della ѕυa ѕιтυazιone ed нo qυι con мe υna copιa del ѕυo ғaѕcιcolo... ne rιporтerò alcυne rιgнe :

... ιl ѕoggetto appena arrιvato non preѕenтa aттeggιaмenтι vιolenтι nonoѕтanтe cιò dι cυι è accυѕaтo....

rιғerιrò ιn caѕo dι alтrι caмвιaмenтι... "

Alivyre..... 10 anni prima Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora