Karen! Capitolo 1

65 17 8
                                    

Karen camminava per le strade deserte del Bronx, con le converse ormai rovinate calciava un sassolino che le aveva tenuto compagnia per tutto il tragitto scuola-casa. Lei era sempre stata una ragazza silenziosa, parlava poco perchè temeva di dire la cosa sbagliata, temeva di sembrare ridicola, la sua voce risultava fin troppo alta anche quando sussurrava e questo le dava fastidio, temeva sempre di sbagliare e per questo si conteneva per ogni gesto o parola. Karen odiava ogni singola parte del suo corpo, ogni piccola cosa che rigurdava il suo corpo risultava enorme ai suoi occhi, come la sua pancia e i suoi fianchi.

Karen aveva passato i suoi sedici anni a sentirsi dire quanto sua sorella fosse bella, quanto sua sorella aiutasse sua madre e quanto soffrisse per la perdita di suo padre, ma mai nessuno si era preoccupato di come Karen potesse sentirsi.

Ormai lei era abituata alla sua nuova vita che tanto nuova non era dato che era cambiata sette anni prima.

Si ritrovò davanti alla porta di casa sua e estrasse le chiavi dalla tasca, aprì la porta ed entrò. La casa era silenziosa e vuota probabilmente sua madre era a lavoro e sua sorella era dal suo nuovo fidanzato. Chiuse la porta e si rintanò in camera sua, evitando di pranzare. Quante cose erano cambiate nella sua vita, era sempre stata un tipo da "film e abbuffate", infatti l'anno prima pesava più di quanto dovesse, ma non sempre le persone con qualche chilo di troppo sono ben accette.

In realtà Karen era solo stanca di essere sempre stata quella di cui nessuno conosceva il nome, anche se frequentavano la stessa ora di chimica, quella un po' paffutella che siede all'ultimo banco dell'aula per non essere notata, quella ragazza che nei corridoi di scuola cammina con la testa bassa per non dare nell'occhio, quella ragazza che non ama stare al centro dell'attenzione. Aveva solo bisogno di qualcuno che tenesse davvero a lei, qualcuno che l'aiutasse e lei quell'aiuto l'aveva anche cercato, ma inutilmente.

Aveva ormai smesso di cercare ed ora era lei a non voler essere salvata.

Appena entrata in camera estrasse "Colpa delle stelle" dalla sua pila di libri e, mettendosi comoda sul letto, iniziò a leggere. Non era certamente la prima volta che leggeva quel libro, ma riusciva sempre ad emozionarla come la prima quando pianse per la morte di Gus sembrava davvero una bambina, era come se avesse perso davvero qualcuno.

Venne distratta dalla porta di camera sua che di scatto si aprì, era sua madre che si catapultò sul letto accanto a Karen, aveva un largo sorriso sulle labbra ed era strano dato che sua madre per quel poco tempo che trascorreva a casa aveva un'espressione seria.

"Ho incontrato Mark." Disse d'un tratto e Karen si ritrovò a sbuffare e ad alzare gli occhi al cielo.

"Questa sera vuole uscire con te." Karen le lanciò uno sguardo di fuoco che era un silenzioso NO e sua madre lo capì.

"Karen, ultimamente mi stai preoccupando" Disse con un'espressione che era tutt'altro che preoccupata, un misto tra arrabbiata e delusa.

"Mamma smettila." Urlò Karen. Poi la donna di scatto afferrò il braccio della ragazza sollevando la maglietta sui polsi, ma questa volta Karen era pulita, non aveva più segni, tranne per qualche vecchia cicatrice.

"Ha detto che passa a prenderti alle otto. Sii puntuale." E uscì dalla stanza lasciando Karen sconcertata.

Non pianse, lei ormai non piangeva più, era abituata a questa vita.

Erano le 7:45 e Karen camminava nella sua camera avanti e indietro, era agitata. Mark era al piano di sotto con sua madre a parlare del più e del meno, era in anticipo di quasi mezz'ora quando bussò alla porta di casa Bake, c'era da aspettarselo.

Un forte bussare alla porta della sua camera la distrasse, le sue unghie erano tutte mangiucchiate e di scatto si fermò, la porta si aprì di poco rivelando solo il viso della signora Bake, guardò sua figlia con due occhi come il ghiaccio.

♡Crash...!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora