4 Capitolo (Nulla è cambiato)

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Il giorno della partenza era arrivato.
I cugini e lo zio vollero accompagnarla alla stazione.
Quella mattina Candy nascondeva la
sua tristezza, rassicurava i suoi cugini, e lo zio che tutto sarebbe andato bene, promisero che ogni volta che avrebbero avuto del tempo libero si sarebbero recati a  New York per non farla sentire sola.

Candy strinse forte a sé i suoi cugini la sua amica Patty e lo zio Albert sapeva che poteva sempre contare su di loro e di questo ne era felice.

Archie aveva una grande amarezza era in pensiero per Candy sapeva quando aveva sofferto in passato per Terence,avrebbe fatto qualunque cosa in quel momento per partire con lei ma il suo posto era lì insieme ad Annie.
Gli si stringeva il cuore  dividersi di nuovo, così presto da Candy.

Il treno iniziò a camminare e si allontanava sempre di più da Chicago dai suoi amici e dai suoi affetti, delle calde lacrime scendevano sul suo viso.

Il treno iniziò a camminare e si allontanava sempre di più da Chicago dai suoi amici e dai suoi affetti, delle calde lacrime scendevano sul suo viso

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Si era giurata che non sarebbe mai tornata in quella città che le aveva procurato tanto dolore e tanta sofferenza, fino a quei giorni.
Lì aveva lasciato il suo cuore e ora per uno scherzo del destino, l'aveva riportata di nuovo in quella città.

Il vento era gelido, aveva un gran freddo dentro e fuori di sé le gambe le tremavano, aveva tanta voglia di tornare indietro.

Le foglie e pezzi di cartone svolazzavano nel vuoto, si affrettò a chiamare un taxi che l'avrebbe portata nella sua nuova abitazione, al secondo tentativo un taxi si fermò.
Iniziò a correre velocemente per raggiungerlo, le girava la testa, le mancava l'aria, il respiro, ebbe un forte capogiro e cadde a terra.

I passanti corsero in suo aiuto, da un caffè era appena uscito un giovane dai lunghi capelli castani, ed ha gli occhi color oceano ma nello stesso tempo tristi e malinconici.

Al vedere tutta quella folla, chiese cosa era successo incuriosito si avvicinò, riuscì a vedere la ragazza stesa a terra, era svenuta priva di sensi era pallida, ma quel viso non l'aveva mai dimenticato, era lei era reale, fissava le sue lentiggini le erano sempre piaciute.

Dagli occhi della giovane uscivano lacrime, aveva già visto questa scena in passato, Candy gridava il nome di Terence.
Terence la sollevo da terra e iniziò a chiamarla:
<<Candy Candy amore mio, rispondimi!!>> ma nessuna risposta.
Era vicino casa di sua madre, la prese tra le sue braccia e la portò via.

Tremava davanti alla porta di casa di sua madre, suonò insistentemente il campanello fin quando non aprì una domestica.

La bellissima Eleonor Baker era incredula e impacciata a vedere Candy tra le braccia di Terence.

Cosa era successo a quella bambina che aveva conosciuto tanto tempo fa.
Terence raccontò alla madre velocemente ciò che era successo, la stessero sul letto ma continuava ad essere priva di sensi.

Terence era veramente preoccupato, perché il suo Angelo non tornava in sé, ma era felice era vicino a lui, decisero di chiamare un dottore.
Dopo alcuni minuti il dottore era lì, rassicurò dicendo che aveva solo un po' di febbre e aveva bisogno di riposare.
Eleonor e Terence rimasero tutto il tempo a prendersi cura di Candy.

NULLA È CAMBIATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora