8 capitolo
Mason's pov.
«Il preside Miller invita gentilmente nel suo ufficio Mason Kaley e Jason Taylon.»
Annunciò un ragazzo del primo anno, intimorito dallo sguardo del professor William.Era ormai anziano e gli mancavano pochissimi anni per andare in pensione ed una cosa che aveva sempre odiato, era essere interotto.
Con uno sguardo ci diede l'approvazione, mi alzai dalla sedia e aspettai che Jason finisse di provarci con Ashley.
«Cos'é successo?» mi chiese Clara, sussurando da dietro le mie spalle
«Non lo so, ma tanto mi adora, non mi accadrà niente» le risposi, senza voltarmi.
«Okey. Stasera ho casa libera, i miei vanno a cenare fuori.»
Mi girai e la vidi leccarsi le labbra, già avevo intuito che stava iniziando a fantasticare.«Ci diamo una mossa?» chiese il professore alzando un po' la voce, ma senza scomporsi minimamente.
Avrei voluto dirgli che stavo aspettando quel coglione, ma invece, uscii dalla porta senza fiatare e poco dopo, mi raggiunse anche il coglione in questione.«Sappi che se Max non vorrà più vedermi, ti spaccheró la faccia.»
Eravamo faccia a faccia, se avessi potuto, l'avrei già ammazzato, ma vedere negli occhi di mia madre la delusione, per l'ennesima volta, quando lo avrebbe saputo, mi bloccava.
«La fai troppo tragica, è stato solo uno scherzetto a una sfigata.»
«E come le giustifichi tutte le parole di merda che le avete rivolto?» chiesi a voce alta.
«Eri anche tu tra noi, quindi hai colpe anche tu» fece spallucce.Mi incamminai verso l'ufficio del preside, ignorando Jason, ma senza smettere di pensare alle sue parole.
Bussai rumorosamente alla porta, aspettando il consenso per entrare che non tardò ad arrivare.
«Avanti.»
Senza farcelo ripetere due volte, entrammo.
«Accomodatevi» ci disse, mostrandoci le sedie di fronte a lui.
Miller era impeccabile, come ogni giorno, vestiti perfettamente stirati e i capelli portati all'indietro con il gel, in pratica un quarantenne che si credeva un ventenne.Io mi sedetti a destra e Jason a sinistra.
Ormai quel posto lo conoscevo alla perfezione, essendoci stato svariate volte.
«Mi hanno riferito che avete messo della vernice nell'armadietto della studentessa Hannah Jelson, è vero?»
«Ovvio che no» entrò subito sulla difensiva quel coglione di Jason.
Io rimasi zitto a fissare il preside Miller.
«Mi sono arrivate delle voci su questa faccenda e circolano da più di una settimana all'interno dell'istituto.
Sapete benissimo che se sono vere, sarò costretto a sospendervi e questo influenzerà la vostra partecipazione alla partita di sabato.»
«Mi sorprende preside, che una persona come lei, cosí devota al suo mestiere, creda a delle voci e non a noi, che siamo dei bravi ragazzi» rispose Jason.
«Credo a voi, ma certe voci bisogna evitare che esistano, non crede?»
«Certamente» gli sorrise il coglione.
«Kaley, lei ha qualcosa da dirmi?»
il preside iniziò a guardarmi e dopo un tempo interminabile: «Ha ragione, faremo del nostro meglio a finché queste voci, non circolino più» gli risposi.
«Perfetto.
Ora potete tornate in classe e mi raccomando» spostò lo sguardo tra me e Jason.
[...]«Kaley, Maxy Jelson è il fratello di Hannah giusto?» mi chiese il preside, mentre ero sulla soglia della porta.
«Sì, perché?» risposi, agrottando le sopracciglia.
«Da quando circolano le voci, Hannah Jelson non è tornata ancora a scuola, lo sapeva?» mi chiese, alzando lo sguardo dai fogli, per guardarmi. Eravamo rimasti sono noi due.
«Ah no?» chiesi, con un tono lieve di preoccupazione, da quando Maxy era partito per il convegno, non avevo più avute notizie di lei.
«No, ci pensa lei?»
«Si, sarei comunque andato a trovarla a casa, per un favore che mi ha chiesto Maxy di fargli.»
«Lo faccia» rispose, infine, ritornando a guardare nuovamente i fogli.Ci stringemmo la mano, in segno di saluto e uscii dalla porta chiudendola dietro di me.
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Spazio scrittrice
Siamo quasi a 2K e non so come ringraziarvi, non me lo sarei mai aspettata.💕
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e l'idea di descrivere sia il punto di vista di Hannah che di Mason, come ho fatto nei capitoli precedenti, vi piaccia.
Accetto sempre consigli e commenti costruttivi che possono aiutarmi a migliorare, essendo alle prime armi.😊Un bacione🌺
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Il Mondo non è per noi.
Teen FictionHannah Jelson, ha 16 anni e vive a Bakersfield, un piccolo paesino della California. Sensibile e dolce. Viene presa di mira dai ragazzi della high school per il suo aspetto e false dicerie, la sua situazione familiare non è una delle migliori. Maso...