Avevo solo otto anni e già tanta voglia di vivere, l'unico piacere di appartenere ad una famiglia ricca era poter viaggiare senza doversi privare di nulla. I miei genitori vedevano in me una bambina troppo scatenata e cercavano di farmi felice in cambio di buona condotta ed una vocazione all'imprenditoria, tutte cose che probabilmente non mi sarebbero mai appartenute. Decisi quindi di voler frequentare le scuole medie in Francia, dove sentivo ci fosse ancora parte di me ed io e mia mamma per ben due anni iniziammo a vedere le scuole più prestigiose, e quella che potesse piacermi. Di più, insieme ad una mega dose di shopping prima di tornare nella cupa Londra e fare ancora acquisti. Iniziammo a girare tutta la Francia, ogni weekend ci trovavamo in un posto nuovo, a parlare con un preside che ci descriveva quanto fosse vantaggioso studiare in quella scuola, a visionare quanto fossero lontani gli alloggi per gli student, e valutare se fosse quella la scuola adatta a me. Ma io avevo già le idee molto chiare: volevo diventare una giornalista, e volevo studiare nel posto che più mi aveva rubato il cuore e nel quale lasciai il mio più caro amico. Scelsi uno dei collegi più vicini a Laon, con la consapevolezza che un giorno sarei tornata lì, dal mio Tony, e da quei innumerevoli vecchietti che ci raccontavano sempre storie associate a tutto ciò che ci stava intorno. Laon era antica, ma non aveva niente d mal messo! E tutto faceva parte della Soria che noi studiamo dai libri, prima io nella storia ci passeggiavo! E quel posto mi mancava davvero tanto. Leggere il "Gobbo di Notre-dame" ha un altro sapore se camminando per la tua città puoi vedere la Cattedrale dove tutto è stato ambientato, praticamente non ricordavo niente di quel posto eppure mi mancava tanto. Mia mamma probabilmente aveva già capito quale fosse il mio intento e faceva finta che tutte le scuole nei dintorni non fossero adatte a me, quindi mi convinse a studiare fin dalle scuole medie in uno dei posti più belli del mondo: Roma! L'italia mi affascinò subito e decisi di accettare, purtroppo però avrei dovuto passare altri due anni nella triste Londra e i miei genitori mi avrebbero poi seguita in Italia, anche loro adoravano questo posto qua quanto me, e fu per questo che mio padre decise di spostare i suoi affari in Italia. Ma Roma non era adatta, e ci trovammo a vivere ad Amalfi, ogni giorno il mio autista veniva a prendermi per portarmi alla scuola, che non era molto vicina, ma quel posto ti lasciava a bocca aperta, e miei padre non potè non affezionarsene subito.
Probabilmente non sapevano che in quel momento la mia vita sarebbe cambiate, e date le loro aspettative questo non fu un punto a miei favore. Vivere in Italia sarebbe stat una svolta: una spiaggia privata, un'istituzione scolastica molto meno proibitiva. Praticamente con gli studi che io avrei fatto in Inghilterra dino ai dieci anni, avrei avuto conoscenze maggiori rispetto ai ragazzi delle scuole medie, e fu per questo che m impegna tantissimo in quegli anni nella scuola, perché una volta arrivata in italia, avrei voluto vivere davvero, non volevo più passare le mie giornate in una scuola senza poter mai giocare con i miei coetanei, praticamente trasferendomi in Italia, con i presupposti che avevo sarei cambiata del tutto, e secondo il mio punto di vista non era un male, ma un alunno modello che si trasforma in un ribelle agli occhi di un genitore fa un altro effetto!
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Il Rumore dei diamanti
ChickLit"Un amore racchiuso tra droga e ricchezze, dolori e nuove conoscenze, sorrisi e pianti. Ramona è una giovane ragazza nata in una ricca famiglia, e destinata a viaggiare tanto, ma alla fine troverà l'amore, quest'amore non sarà del tutto sano però! Q...