Chapter I

43 0 0
                                    

Laon non era un luogo adatto ai ragazzi, eppure io nacqui proprio lì. È una città antica, costruita in una regione fertile, abitata dal popolo dei Remi, probabilmente per questo mia madre mi ha chiamata Ramona. Nascere qui vuol dire appassionarsi alla storia medievale quasi sicuramente, in quanto riporta ricordi del regno merovingio e carolingio. A causa delle sue fortificazioni, la collina sulla quale sorge è soprannominata Montagna incoronata. Da bimba mi divertivo ad intrufolarmi nelle "vicende medievali" e giocavo lì con il mio amico Tony, probabilmente avevamo già capito quanto quelle mura rotte e vecchie potessero essere così importanti. Tony non era molto ricco, infatti la prima volta che vide la mia casa mi chiese quante persone ci abitassero, e quando la mia risposta fu. 3, il suo viso fu assalito dallo stupore. A me non importava quanti soldi avesse, o che ruolo avessero nella società i suoi genitori, io gli volevo bene. Quella collina, quelle strade, il suono della voce. Di Tony, oggi sono solo un ricordo per me, in quanto dovetti lasciare Laon per le manie imprenditoriali dei miei genitori che costrinsero a lasciare Tony e la cittadina in cui avevo vissuto i primi anni della mia vita per inoltrarci in un mondo nuovo ed un pò cupo: Londra. È proprio qui che nasce la mia storia, è proprio in questo posto che tani adorano e pochi odiano che il mio lavoro si sviluppò, ma questo posto mi portò a lasciare l'unico vero amico che avessi mai avuto. La fortuna di cambiare città a soli otto anni, però è proprio quella che di amici ne troverai miriadi, e non sempre saranno una storia da raccontare, ma spesso ne vale la pena. Passa dal vivere dalla città amata da Victor Hugo alla terra di Shakespeare e Virginia Woolf, Oscar Wilde e James Matthew Barrie. Iniziai così i primi anni di scuola, tra paure ed un posto che non sentivo mio, che probabilmente non mi sarebbe mai piaciuto, ma che purtroppo o perfortuna avrebbe accolto la mia gioventù, la mia adolescenza e le mie avventure, ma sopratutto avrebbe fatto vita al mio sogno più grande: quella di trovare il grande amore. Avevo sempre pensato che vivere in quella cittadina l'amore si potesse sentire nell'aria, a Londra tutto cambiò: tutti corrono, tutti lavorano, pochi si innamorano. Mi mancava la Francia, anche se di Laon ricordavo solo Tony e quella collina, ma come tutti, gà da piccola sognavo Parigi, e vivere in una città che di Parigi non ricordava niente non era poi così tanto semplici. La mia istruzione iniziò in una scuola privaa, indossavamo tutti la stessa divisa ed eravamo già durante il primo anno di scuola proiettati ad essere capi di stato o politici (corrotti). Tutti gli altri bambini ci invidiavano: noi abitavamo nel centro, noi indossavamo vestiti che costavano talmente tanto che loro avrebbero potuto soltanto sognare, eppure noi non potevamo giocare nei campi che stavano all'esterno della scuola, perché dovevamo giàstudiare quattro lingue, non potevamo sporcare le nostre uniformi con i colori, perché già studiavamo la storia dell'arte, eravamo già degli uomini adulti, nel corpo di un bambino di sei anni. Io adoravo andare a scuola, e mi piaceva tanto leggere, ma avvolte mentre sfogliavo i miei libri vedevo bambini diversi e giocare in strada, cosa che per me era vietata. Non sono nata da bambina sfortunata, anzi, ma non mi piaceva già quel dover "apparire" invece di poter "essere se stessi". Avevo paura che il mio futuro sarebbe stato scelto da tutti al di fuori di me, perché in realtà era davvero così ed il mio processo di ribellione si faceva sempre più forte! Ma vivendo in quei canoni, era davvero difficile non essere quella che vogliono gli altri, sopratutto se sei una bambina e ancora non sai dove si trovino le chiavi per aprire il portone della felicità.
Ma ricordo che su uno dei miei dia scrissi:

"È DAVVERO QUESTA LA RICCHEZZA, O DOVRÒ SCAPPARE PRIMA O POI?"

Il Rumore dei diamanti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora