Circus (Changlix)

3

-Come mai hai scelto di diventare un trapezista?- chiese Changbin mentre sorseggiava della Coca Cola.
-Mio padre era un trapezista, mio nonno era un trapezista, i miei zii erano trapezzisti. Sono cresciuto osservando persone volare da un'asta all'altra, è stato amore a prima vista. Il mio sogno più grande è sempre stato di entrare nella "Compagnia dei desideri", quando tre anni fa mi hanno accettato ero contentissimo. A diciannove anni sono stato il più giovane artista a esibirsi in questa compagnia, ovviamente se non contiamo il figlio del direttore che aiuta i prestigiatori o i comici sul palco.- rispose Felix tirando indietro le ciocche di capelli che gli coprivano gli occhi.
-Sei pazzesco, davvero. Sembri una farfalla quando esegui gli esercizi, penso che tu sia il migliore artista che io abbia mai avuto il piacere di guardare. E di spettacoli circensi ne ho visti tanti, te lo garantisco-
-Sei troppo gentile, devo ancora migliorare molto. Mio padre sarebbe sicuramente fiero di me... lui ora vola più in alto di quanto non abbia mai fatto sugli attrezzi-
-Mi dispiace, non lo sapevo. Parlarne ti mette a disagio?-
-No, affatto. Mia madre controllava sempre le sue attrezzature prima che si allenasse o esibisse, riusciva subito a capire se ci fosse qualcosa che non andava. Un giorno lei era andata a fare la spesa e mio padre pensò che non ci fosse bisogno di esaminare nulla, visto e considerato che non avevano mai avuto nessun problema. Sfortuna volle che la sera precedente il nostro cane facesse cadere le attrezzature, e mio padre non si accorse che non funzionavano più come avrebbero dovuto. Proprio quel giorno stava cercando di fare un nuovo salto, un salto che mai nessuno era riuscito a fare. Lo chiamò "farfalla di mezzanotte", peccato che non riuscì mai a farlo. Saltò, mancò l'altalena e le attrezzatura di sicurezza non lo salvarono. Morì sul colpo, schiantandosi al suolo. Questo però non mi ha mai fermato, prima o poi riuscirò a fare la "farfalla di mezzanotte" e avvererò il suo sogno-
-Felix, mi dispiace tantissimo. Sono sicuro che ci riuscirai-
-Grazie. E tu? Come mai sei un appassionato di circo?-
-In realtà non c'è un motivo preciso. Semplicemente, il circo mi dà emozioni che nient'altro mi può dare. Rimanere con il fiato sospeso nel tempo di volo di un trapezzista, l'incredulità negli occhi delle persone quando vedono un trucco di magia dei prestigiatori, lo zucchero filato e i pop corn, le contorsioniste che sembrano venire da altri mondi, tutto all'interno di un semplice tendone a righe o un teatro è magico-
-Wow, il circo ti deve piacere proprio tanto eh?-. Entrambi risero e continuarono a parlare del più e del meno. Quante coppie sono più azzeccata di un trapezista e di un amante del circo? Probabilmente poche.

I panini che avevano ordinato erano estremamente buoni, li avrebbero potuti finire in cinque minuti. Eppure era passata un'ora, e parte del cibo era ancora nel piatto. Il motivo era molto semplice: cercavano entrambi una scusa per restare insieme il più a lungo possibile. Mangiavano bocconi microscopici e bevevano la coca cola a gocce, con molta calma. Le persone intorno a loro entravano, mangiavano e uscivano, i ragazzi ai tavoli circostanti erano sempre diversi, ma loro restavano là, nella loro bolla.