Salvami dai quei tipi lì,
Dai loro confortevoli volti levigati,
Dalla loro rilassata sfrontatezza,
Dalle loro gambe accavallate,
Dalle loro scarpe di tela,
Dai loro stomaci protundenti,
Dalle loro menti ottuse,
Dai loro acidi sorrisi,
Dalla loro gelida cortesia,
Dal loro superfluo armeggio col tempo nostro,
Dal loro ingresso nella nostra vita tramite terzi,
Dio, la gente orrenda con cui hai a che fare solo perché del tutto solo non vuoi stare.
Questi zucconi, questi baccaloni, questi invertebrati e le loro insopportabili vistine dietro le tapparelle, rosicchiando cibarie, vebendo vino, coi loro culi ingombranti spaparanzati da qualche parte, sempre disposti a fermarsi un giorno in più, una sertimana in piu, una vita in più, così contenti, deliziati alla tua vista, salvati per puro caso dalla tua furia, ingrassano davanti ai tuoi occhi, imbottendosi la bocca di olive, frutta e patatine, sorridendo con le labbra turgide di vino...
Qualcuno magari ci vede qualcosa in quei tipi lì o ha bisogno di qualcosa da loro, ma io rabbrividisco fino alle mie sporche budella, incredulo a quel che ho davanti. Tanto quelli di nulla s'accorgono, sbadigliano, e stiracchiano le gambe fino a occupare il mio spazio.
C.Bukowski