Coincidenze

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Terminò così, il mio sogno strano.
La mattina seguente ero incredula di aver sognato Satana.
Voglio dire, ho parlato con Satana in sogno. Non era cattivo o malvagio; anche se ci hanno sempre detto che il diavolo si presenta bello e tentatore, che fa proposte allettanti, finché non riesce a farti cedere, peccare.
Satana è diavolo, un angelo che si è trasformato in male, un male che uccide.

A me non aveva ancora tentato. Non sono spaventata, e non lo ero in sogno. Ero tranquilla come mai prima. Mi sentivo, quasi, morta.
Un silenzio e una solitudine incomprensibile, estranea.

Ma è stato solo un sogno.

Magari sognare Satana vuol dire qualcosa nel libro dei sogni.
Ho provato a cercare qualcosa nel libro di mia madre che usava da giovane per cercare di vincere alla lotteria ma non riesco a trovare nulla che mi interessi, se non ipotetici numeri vincenti.

Mi alzo, vado a lezione.

Ultima ora, letteratura greca
Il professore entra con la sua solita aria da iettatore, ingobbito, trasandato, con unghie lunghissime stile Dracula film muto. Se non fosse così cinico e a tratti adorabile, direi che assomiglia più lui al male rispetto a quello che ho sognato la notte scorsa.

Inzia con la solita pappardella noiosissima. Quell'uomo è davvero in grado di inserire l'aspetto storiografico in qualsiasi disciplina, finendo per rovinare anche i miti greci più deliziosi.
Sbadiglio di continuo.
I minuti sono eterni e io aspetto soltanto di tornare a casa per pranzare.

La mia attenzione torna ad essere viva quando mi rendo conto che sta parlando di Medea.

C'è stato un momento in cui sono rimasta folgorata, voglio dire, quel libro lo aveva Satana in libreria. Io lo so, l'ho visto la scorsa notte.
Ma dopotutto Medea è un grandissimo classico, sarà stato solo un caso.

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