Capitolo 3

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Harry non poteva crederci. Arrivò a casa e si chiuse nella sua stanza. Sua madre credette che volesse ascoltare i suoi nuovi acquisti da solo e quanto prima possibile; però in questo posto, lui prese il pacchetto tra le sue mani osservandolo attentamente. Ammirava ogni millimetro della data scritta a mano. Era come se si sentisse più vicino, o comunque, meno lontano da quel ragazzo, all'aver tra le sue mani qualcosa di suo. Qualcosa che lui si era incaricato di scrivere. Dopo esser stato quasi un'ora ad ammirarlo attentamente, lo rimise nella scatola sotto al letto, insieme al primo CD che aveva comprato. Dopo si coricò nel suo letto guardando verso il soffitto bianco. Non poteva toglierselo dalla testa. Sentì un grande vuoto nel petto al pensiero di dover aspettare altri sette lunghi giorni per vederlo di nuovo. Tante ore d'attesa per vederlo solo per qualche minuto. Però credeva ne valesse la pena.

Marianne non interrogò Harry domandandogli se era riuscito a vedere chi stava cercando, decise che quando lui avesse voluto o fosse stato pronto lo avrebbe fatto per volontà propria. In più, aveva già una persona incaricata per ascoltarlo. Anche se Stella non aveva ottenuto dei grandi passi avanti quel venerdì.

"Dimmi, Harry, sei uscito di casa un'altra volta nelle ultime settimane?". Lui annuì. "E' stata una bella esperienza o non è stato di tuo gradimento?". Lui sollevò l'indice, indicandole che optava per la prima opzione. "Pensi che uscirai presto?". Se per presto si riferiva al giorno seguente, la risposta era un'innegabile si. Lui annuì. "Bene. Dimmi, Harry, c'è qualcosa che ti sta aiutando come incentivo per far si che questo avvenga?". Harry si irrigidì. Si, aveva un incentivo. Uno con un nome e un cognome, bello, anche se lui non lo conosceva, sapeva che ne avesse uno. Un incentivo con gli occhi più belli del mondo. Però non poteva ammetterlo, almeno non ancora. Così si limitò a negare con la testa. Stella pensò immediatamente che stesse mentendo. Lei sapeva che Harry avrebbe mentito dopo aver formulato questa domanda, che lo fece con questa intenzione. "Bene, mi fa piacere che stai facendo progressi. Il mondo fuori non è un luogo così terribile." disse mostrandosi indifferente. "Come ti è sembrato l'esame di storia?" cambiò argomento.

Al termine della sessione, come ogni venerdì, Harry rimaneva solo qualche minuto mentre sua madre e la dottoressa parlavano su di lui. All'inizio, quando era molto piccolo, faceva troppe scenate riguardo a questo. Era molto a disagio, si sentiva come se stessero dicendo delle brutte cose su di lui, trattandolo come una creatura strana. Però dopo una conversazione con entrambe, lo convinsero che questo non sarebbe mai successo e non doveva fare altro che abituarsi.

"Sei sicura che lui sia andato in questo negozio con l'intenzione di vedere qualcuno in particolare?"

"Lo sono. Me l'ha detto la professoressa con cui è particolarmente in confidenza."

"Quando oggi gli ho chiesto se esistesse una ragione specifica per le sue uscite, lui ha negato."

"Cosa mi stai dicendo?"

"Che Harry ha mentito". Anne si sorprese molto a sentire questo, credeva che suo figlio, un anima innocente, fosse incapace di mentire. "Non si preoccupi, signora Cox, il mentire è un riflesso naturale umano. Lui vuole mantenere il più possibile il suo segreto in una piccola bolla. Ci sono tante cose da scoprire, come il perché sente la necessità di vedere questa persona e quali sono le sue intenzioni con lei."

"Lui." chiarì, determinando il sesso della persona per cui Harry mostrava interesse. "Si tratta di un ragazzo."

"Bene, lui." ne sminuì l'importanza. Il genere non era rilevante. "Alcune delle possibilità più frequenti quando questo succede è vede la persona come un esempio da seguire, qualcuno che desidera essere, perché gli ricorda qualcuno all'interno della famiglia con cui è molto legato; perché è qualcuno con cui si sente a suo agio e bene; a volte anche la ragione per cui la persona in questione è carina. A volte una combinazione di due o più fattori come quelli che abbiamo appena menzionato. Le intenzioni sono molto varie e dipendono da ogni individuo. Le più comuni sono l'attrazione fisica o emotiva, collegati al desiderio di riuscire a creare un legame d'amicizia, fratellanza o amoroso con il soggetto in questione."

El chico de los CDs [Larry Stylinson] [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora