Penso di essere incinta.

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L'amore, se in fondo ci pensi, è l'unico appiglio in un mondo di mostri.

**

«Maddy.»

Una voce mi chiamò da fuori alla porta.

Mi sentivo uno schifo per come lo avevo trattato, non volevo, ma in quel periodo avevo davvero problemi nel gestire la mia rabbia.

Sospirai e lentamente, aprii la porta abbassando lo sguardo.

«È da un po' che ti chiamo!» Mi guardò preoccupato. «Che è succ...»

Mi catapultai fra le sue braccia e respirai quel suo profumo che sapeva di mandorla.

Era così strano dirlo, ma Gabe mi faceva sentire protetta e amata.

Non sapevo ancora cosa provavo per lui, quando mi diceva ti amo, cambiavo sempre argomento o sorridevo e basta.

Mi sentivo davvero una stupida.

«Scusami.» Sospirai. «Non volevo.»

Ridacchiò accarezzandomi i capelli. «Non devi scusarti, non fa nulla.»

Sorrisi leggermente, ma ad un certo punto un conato di vomito si diffuse dentro di me, poggiai la mano sulla bocca ed andai in bagno.

Mi accasciai sul water e buttai fuori quel poco che avevo mangiato.

Nel frattempo, Gabe manteneva i miei capelli, accarezzandomi la schiena e rassicurandomi.

«Cazzo!»

Mi afflosciai sul pavimento, con la schiena poggiata sul muro e continuando a dare calci al gabinetto.

«Madelyn, calmati!» Mi urlò lui.

«Porca troia, ti avevo detto di mangiare!»

Era così strano vederlo incazzato.

Di solito era sempre calmo, perfino quando la situazione andava a puttane.

Sbuffò e mi alzò di poco dal pavimento.
Le gambe mi tremavano e non sapevo cosa mi stava succedendo.

A volte capitava che non mangiavo, quindi non mi spiegavo quello che era successo.

«Sei sicura di stare bene?»

Non tolse nemmeno per un secondo gli occhi da me.

Scrutava ogni centimetro del mio viso, cercando di capire cosa mi stesse succedendo e non potetti fare a meno di sorridere dentro di me.

«Sì.» Guardai il letto. «Ho solo bisogno di stendermi.»

Mi accompagnò con particolare attenzione fino ai bordi del letto, per poi farmi stendere.

«Chiamami se hai bisogno, okay?»

Mi disse con un tono da rimprovero.

«Sì, papà.» Ridacchiai.

Si avvicinò, posando poi un bacio sulle mie labbra.

BORN TO LOVE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora