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Minghao entrò dentro quella stanza, notando con molto piacere che non fosse solo con Jun, ma che anche il resto dello staff fosse lì e che quindi non sarebbe successo niente.

Il fotografo posò il suo borsone pieno di obbiettivi sulla scrivania del suo studio, proprio di fianco ad un computer che gli sarebbe servito a lavorare. Posizionò la fotocamera sul cavalletto ed iniziò ad aggiustare le luci e a fare qualche scatto di prova, giusto per vedere se luce e prospettiva fossero adatti. Mentre trafficava sul tutto il da farsi aveva come la sensazione di avere due occhi puntati addosso, due occhi che lo stavano osservando nel più minimo particolare spogliandolo dentro. Junhui lo stava fissando, ed anche in modo insistente. Ma insomma che voleva da lui?

Quando Minghao finalmente fu soddisfatto della luce e delle impostazioni messe sulla macchina fotografica sorrise, sussurrando un "Perfetto" quasi impercettibile.

《Signor Wen, quando vuole è tutto pronto》 Sorrise Minghao raccogliendo da chissà dove una bella dose di coraggio ed invitando quindi il modello a mettersi in posa, sotto gli occhi salvatori dello staff.

Junhui si alzò dalla sedia, dove una truccatrice stava rifinendo gli ultimi dettagli per il suo impeccabile trucco, e si diresse verso il punto indicatogli da Minghao, esattamente in mezzo alla stanza. Prima che Minghao iniziasse a scattare però Junhui alzò una mano, come a chiedere il permesso di parola e l'attenzione di tutti i presenti che, ovviamente, non tardarono a dargli.

《Tutti fuori da questa stanza,》 esordì guardando con arroganza tutti i presenti uno ad uno 《tranne il fotografo ovviamento》 continuò poco dopo riservando un sorrisetto malizioso a Minghao.

Minghao rimase a bocca aperta guardando ogni singolo membro dello staff lasciare la stanza mentre Junhui non tolse nemmeno per un secondo lo sguardo dal fotografo, ghignando soddisfatto allo sguardo stupito e spaventato del minore.

Quando la porta si chiuse Minghao girò di scatto il volto verso Junhui, notando che lo stesse fissando in modo insistente. Minghao deglutì a fatica, buttando giù un brutto nodo alla gola.

《I-iniziamo》 balbettò guardando il modello e chiuse per pochi secondi gli occhi, maledicendosi per il suo balbettare.

《Sii naturale》 disse subito dopo Minghao raccogliendo altro coraggio, gliene sarebbe servito molto.

《Naturale eh?》 Junhui alzò un sopracciglio e ridacchiò, aveva davanti il miglior modello che gucci possedeva, cos'era quella? Una battuta? Per caso Minghao cercava di farlo ridere? Oh beh ci era riuscito bene. Minghao annuì prima di tornare a guardare nell'obbiettivo della sua canon e iniziando a scattare foto.

Junhui iniziò a muoversi in modo spontaneo, mettendo le mani in tasca, tra i capelli e giocando anche con lo sfondo che Mingyu aveva precedentemente preparato sotto richiesta di Gucci.

Minghao era estasiato, un ragazzo talmente bello lo aveva visto solo nei sogni e diamine, quel ragazzo, per quanta soggezione mettesse, lo stava stregando per bene.

Tra uno scatto e l'altro pochi membri dello staff avevano il privilegio di entrare in quella stanza, solamente per aspettare che il signor "volto di gucci" si finisse di cambiare e poter finalmente rifinire trucco e parrucco.

Quasi cinque ore erano passate, Junhui aveva cambiato ben dodici abiti e Minghao una ventina di angolazioni, giusto per riuscire a prendere ogni minima perfezione e imperfezione, ovviamente comunque perfetta, di Junhui. Minghao era sfinito; tra le luci e continui movimenti per i cambi di angolazioni stava sudando sette camicie e sicuramente aveva perso qualche chilo, Junhui invece, modello dall'utero di sua madre, sembrava come rinato, nonostante avesse cambiato dodici volte abiti, trucco e parrucco.

Finalmente però, la fine di quella straziante serata era giunta al termine e Minghao tirò un sospiro di sollievo nel poter finalmente lasciare quella stanza e andare a potersi confrontare con i suoi colleghi.

《Come è andata?》 Chiese Minghao ai due, facendoli sobbalzare per lo spavento e per la sorpresa dell'essere riuscito nella sua impresa di sopravvivenza tra le grinfie del malefico, ma perfetto, modello.

《Mi meraviglia che tu sia ancora vivo,》 commentò Jihoon ridacchiando e portando con se anche Mingyu, che non poteva fare altro che accordare con il più basso, ricevendo da Minghao una smorfia di disappunto 《in ogni caso tutto bene se non fosse per la mia spalla distrutta》 continuò Jihoon toccandosi la spalla e muovendola leggermente in maniera circolare, facendo subito una smorfia di dolore.

《Beh ragazzi ne è valsa la pena,》rispose Mingyu dando una pacca sulla spalla a Jihoon, causandogli un dolore più intenso rispetto a prima 《sia perchè è un lavoro che ci piace, e soprattutto ci pagano bene essendo gucci, e anche perché siamo riusciti a stare per cinque ore con quei bei ragazzi》 continuò Mingyu e Jihoon non poté che annuire tirando un sospiro di sollievo

Minghao invece, si perse nei suoi pensieri, iniziando a fissare un punto indefinito della stanza. Quello era solo il primo giorno di una lunga settimana constatò tra se e se, volendo quasi mettersi a piangere di fronte ai suoi colleghi, un immenso staff, e soprattutto i tre modelli, che avevano bellamente deciso di uscire dai tre set fotografici ed avvicinarsi ai tre fotografi.

《Avete fatto tutti un bel lavoro, erano anni che non vedevamo dei fotografi così esperti》 si complimentò con loro Sonyoung, facendo anche colorare le sue gote di colore rosso acceso

《È vero, potrebbero finire per diventare i nostri fotografi di fiducia, no Jun?》 Commentò Wonwoo avendo ormai perso ogni briciolo di timidezza

《Eh già》 Jun sorrise di scatto, quasi come se una lampadina si fosse accesa sulla sua testa, e ciò causò dei brividi lungo tutta la schiena di Minghao, non aveva per nulla un buon presentimento

Il Menager dei tre modelli finalmente sbucò dal nulla e, dopo essersi confrontato con i tre modelli che esaltati commentarono la professionalità e bravura dei fotografi, si complimentò a sua volta. Dopo una bella mezz'ora di chiacchierata tutti se ne andarono, un religioso silenzio calò in quella stanza, i tre ragazzi svennero dalla stanchezza su un divanetto in pelle nera posto per decorazione, uno affianco all'altro. L'orologio che era appeso al muro segnava mezzanotte passata ed il ticchettio delle lancette era l'unica cosa udibile assieme ai calmi respiri dei ragazzi.

《Ancora sei giorni》 Disse Minghao, distruggendo quell'attimo di pace che si era creato. Mingyu e Jihoon non poterono fare altro che annuire, non consapevoli del fatto che Minghao non potesse vederli, troppo impegnato a contemplare un punto fisso di quella stanza e a struggersi dentro. Altri sei giorni e poi quell'inferno sarebbe volto al termine, niente più Junhui in giro se non sulla copertina di una bella rivista o sull'enorme schermo di qualche negozio in centro, nient'altro.

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Sono una delusione lo so, risparmiatemi il rogo per favore e perdonatemi.
Fare promesse sarebbe stupido, perchè so che le infrangerei, ma proverò a postare di più e a portare più capitoli.
Capitemi, essere una persona insicura non aiuta, avere tante insicurezze e dubbi non è il massimo ma proverò a migliorarmi.
-Luna🌙

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 13, 2020 ⏰

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