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Un' altra settimana era passata e i Serpeverde e i Grifondoro avevano nuovamente la lezione di Pozioni insieme ed Harry non vedeva l'ora di passare del tempo in "compagnia" di Draco, anche se quest'ultimo non lo degnava di uno sguardo se non per disprezzarlo o per prenderlo in giro.

«Bene bene, siete tutti qui? Sì ci siete tutti» disse Lumacorno guardando i ragazzi che senza farselo dire si divisero nelle stesse coppie della volta prima.

Draco era felice di stare un po' vicino ad Harry anche se lui non lo degnava di uno sguardo. Era consapevole del fatto che quel ragazzo moro non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti.

La classe iniziò a lavorare alla pozione ed Harry iniziò ad appuntarsi su una pergamena i suggerimenti del professore che nel frattempo passava tra i vari banchi.
Ogni tanto lanciava delle occhiatine al biondo alla sua destra e ancora non credeva che quell' individuo fosse la persona con cui scambiava messaggi da ormai diversi giorni.

Draco osservava il moro accanto a lui e lo trovava affascinante con la sua espressione concentrata. Era così bello con i suoi occhi verde mare e con quei capelli scuri che gli ricoprivano la testa e in alcuni casi anche la fronte.

Fu riportato alla realtà quando sentì la voce di Harry richiamarlo «Malfoy? Malfoy? Malfoy!»
«Che vuoi?»
«Io? Nulla. Piuttosto tu. Mi stavi osservando» disse il moro assottigliando lo sguardo. Draco, colto alla sprovvista disse «Guardavo quanto inutile sei».

Per Harry fu come una pugnalata al cuore. In quel momento, proprio mentre glielo diceva, si era sentito veramente inutile.

Draco notando che il viso del moro si era incupito e intristito si sentì terribilmente in colpa e così aggiunse
«Sei inutile perché, anche se hai quel libro, senza il mio aiuto faresti un gran casino» gli sembrava di aver alleggerito un po' la tensione ma non seppe mai con esattezza come la prese in realtà il moro.

I due ragazzi continuarono a collaborare fino alla fine della lezione quando, mentre raccoglievano le loro cose, Draco, che aveva notato quanto familiare fosse la scrittura del moro, riuscì a rubargli una pergamena.

Una volta uscito dall'aula si precipitò in biblioteca raggiungendo il libro. Prese alcuni dei biglietti precedenti, precisamente quello dove lo sconosciuto confessava che Draco gli piaceva, e iniziò a confrontare le scritture.

Dopo qualche attimo, preso dallo stupore, fece cadere tutto e si allontanò di qualche passo dal libro osservando i vari bigliettini e il foglio di pergamena. Il suo cuore batteva all'impazzata, Harry Potter, quel moretto che per anni aveva preso in giro, era innamorato di lui. Come era possibile?

Draco non ci capiva più nulla, velocemente mise nuovamente tutto nel libro e la pergamena nella sua borsa e scrisse:

So chi sei, Harry Potter.

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