Per chi si cambia?
Esistono varie interpretazioni della parole cambiare, se almeno tali le si possono definire. C'è l'interpretazione di cambiarsi un indumento, come la sera quando finalmente si può mettere il pigiama per andare a dormire, si cambiano un paio di scarpe o la borsa perché con l'outfit non stanno bene, si cambia tutto il look perché quello da ufficio non va bene la sera.
Ma esiste un'altra interpretazione, più significativa ma che a volte, spesso, facciamo nel modo sbagliato; possiamo cambiare una parte di noi stessi, della nostra routine, della nostra vita. La domanda qui è solo una, perché lo facciamo?
Prima ho detto che lo facciamo nel modo sbagliato perché ormai tutti hanno la cattiva abitudine di cambiare per piacere agli altri. ma questo succede anche nelle piccole cose, anche una maglietta che a noi piace la cambiamo se non siamo sicuri piacerà anche alle altre persone, ma purtroppo sempre per quella insicurezza tendiamo a cambiare persino parti importanti di noi stessi.
Io penso, veramente so che ci sono di sicuro delle cose di me che non piacciono agli altri, così come negli altri ci sono cose che non piacciono a me, ma perché una persona dovrebbe cambiare ciò che è per quella persona.
Se a qualcuno non piacciono i tuoi difetti allora non ti merita. Se a qualcuno non piace come sei allora deve solo starti alla larga.
Non cambiate per gli altri, cambiate solo e soltanto per voi stessi.
Lo ammetto, io sono cambiata, in meglio o in peggio non ne ho idea ma a me la cosa va bene così. Se ad altri non va bene non m'importa minimamente. Io sono quella che sono perché ciò che ho passato in questi anni della mia vita mi hanno portata a essere tale. E non me ne pento.
Gioie, spensieratezze, sacrifici, dolori, ogni cicatrice che porto visibili o meno, mi rendono quella che sono, formano il mio carattere e per nulla al mondo tornerei indietro per cambiare qualcosa e essere diversa. Certo, mi capita ogni tanto di fermarmi a pensare cosa penserebbero gli altri se facessi una determinata azione ma poi mi ricordo che la vita è la mia e di nessun altro e che tanto di figuracce ne ho già fatte in abbondanza per una in più o in meno non morirò di certo.
Godersi la vita e cambiarla solo per il gusto di farlo, per provare nuove avventure e una cosa che ti lascia il segno, un segno impercettibile ma che si fa sentire; non godersela e cambiare per gli altri lascia cicatrici invisibili agli occhi e dolorose a pensarci.
Noi siamo le persone che decidiamo di essere; le nostre azioni dicono chi siamo, le nostre parole dicono chi crediamo di essere.
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