Capitolo 4

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Abbassa la testa per non farsi vedere e noto che una lacrima gli sta rigando la guancia destra per poi posarsi sulla maglia.
Cerco di sollevargli il volto ma non ci riesco. È triste.. E tutto ciò mi fa star male.

"Cosa succede?" chiedo con un filo di voce
"Ecco...vedi.." inizia a dire tra i singhiozzi
"In quel modo mi chiamava.."dice fermandosi
Noto che è molto triste.

"Chi? Qualcuno che ti ha ferito?" chiedo dolcemente
"In quel modo mi chiamava sempre mio padre.."dice per poi scoppiare a piangere.
"Eh quindi..?"chiedo confuso.
"Beh ecco.. Mio padre è volato via 2 mesi fa e da quel giorno non mi comporto come prima.." dice piangendo
"Mi dispiace, non volevo" dico abbassando la testa.
"Non è colpa tua" mi dice per poi abbracciarmi.

Lo guardo,sembra così diverso
Noto che ha un tatuaggio sul braccio sinistro.

"Bello il tatuaggio"
"Grazie" dice toccandosi il braccio.. Da quanto ho capito è rivolto a suo padre. Ora ho capito perché veramente si comportava così.

"Se continui a comportati così non avrai mai nessuno al tuo fianco, Suga.."dico prendendogli la mano.
"Tu devi essere forte" riprendo.
"Me lo dicono in molti ma è che non ci riesco. Non posso pensare che non è qui accanto a me, capisci?" mi dice piangendo
"Ti posso capire.. Mio padre ha lasciato mia madre e per me è come se non ci fosse. Non sai quante volte lo vorrei accanto a me ma non ho questa possibilità" dico anch'io piangendo.

Mi abbraccia e mi sfiora leggermente i capelli.
È come se in questo momento lui è il mio scudo e io sono il suo.

"Ti va di fare una passeggiata?" chiede
"Si, vado a prendere la felpa e torno" dico in fretta

Entro in casa, prendo la felpa e mia madre mi chiama.

"Jimin dove vai?" chiede curiosa
"Andiamo a fare una passeggiata"
"Va bene,non tornate tardi" dice la mamma di Yoongi.

Esco e me lo ritrovo avanti..
Decidiamo di andare nel mio posto segreto e lui è la prima persona che porto.
Durante il tragitto non parliamo e una volta arrivati li ci sediamo su una panchina posta sotto un albero di ciliege.

"Come ti senti?" gli chiedo.
"Non lo so nemmeno io.. Sono confuso ma allo stesso tempo ho voglia di combattere" mi dice.
"Tu non hai voglia di combattere.. Tu devi combattere Suga" gli dico per rassicurarlo
"Oh scusa, Yoongi" dico correggendomi
"No..per te sono Suga e tutto ciò che vuoi" mi risponde.

È molto dolce, dietro quella corazza si nasconde un ragazzo forte  che nessuno conosceva.

"Da quanto tempo ti comporti così?" Chiedo curioso
"Intendi da duro?" mi chiede confuso
"Si"
"Come ti ho detto da quel giorno orribile. Prima ero diverso, ero dolce, timido e sensibile." mi dice.
"Posso dirti una cosa?"
"Certo"
"Stai diventando lo stesso ragazzo di prima" dico.
"Tu dici?"
"Si è ti assicuro che vivrai come se ci fosse tuo padre" dico abbracciando.
"Grazie"
"E i tuoi amici.?" chiedo curioso
"È da un po' che non ci parlo anche se sono nella mia stessa classe"
"Ah.."
"Ma tu sei nella nostra classe giusto?" mi chiede
"Si, mi sono iscritto perché vivo per la musica"
"Anche io"

Rimango paralizzato per qualche secondo e noto che i suoi occhi sono pieni di tristezza e sembra che abbia voglia di un abbraccio..

"Scusa se ritorno sullo stesso argomento di prima.. Ma veramente non hai amici?" chiedo abbassando la testa.
"Si uno, si chiama Hoseok ed è nella nostra classe. È stato l'unico che mi è stato accanto nonostante il mio carattere orribile." mi dice fissando il vuoto.
"Beh.. È tardi, direi di tornare a casa"
"Ok"

Ci alziamo dalla panchina e lentamente ci dirigiamo verso casa mia. Per strada nessuno dei due parla ma lui mettee braccia sui miei fianchi e camminiamo vicini..
Arriviamo a casa e bussiamo.

"Finalmente" urla mia madre
"Mamma per favore" dico guardandola..

𝚈𝚘𝚞 𝚌𝚑𝚊𝚗𝚐𝚎𝚍 𝚖𝚢 𝚕𝚒𝚏𝚎🎈//yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora