Era passato un anno.
Un anno intero da quando Harry Potter aveva lasciato gli studi.
Ma perché lo aveva fatto?!
Era solo un figlio di puttana.
Non riuscivo a sopportarlo.
Quel suo essere sempre al centro dell'attenzione, quella voglia di mettersi sempre in mezzo... Mi faceva uscire pazzo.
Pur di attirare l'attenzione combinava di tutto.
Anche cose pericolose, che avrebbero potuto ucciderlo molto, molto tempo prima.
Perché Potter era così stupido.
Lo odiavo.
Odiavo tutto di lui.
Odiavo i suoi capelli corvini, perennemente disordinati, come se non vedesse una spazzola dal giorno della sua nascita.
Odiavo i suoi occhi verde smeraldo, luccicanti, come se ci avessero messo dentro due stelle.
Odiavo il suo fisico impostato, sebbene fosse piuttosto basso.
Odiavo quei suoi stupidi occhiali rotondi, che lo facevano sembrare un cretino.
Odiavo quelle camice smesse di suo cugino Dudley, che lui continuava a mettersi anche se poteva benissimo permettersene di nuove.
Odiavo il fatto che avesse lasciato Hogwarts cosí.
Perché cazzo lo aveva fatto?
Lui ed i suoi stupidi amici, Ronald amo-il-pollo- Weasley e Hermione so-tutto-io Granger.
Piú di tutto, peró odiavo che a me importasse cosí tanto.
Sentivo come se lui avesse abbandonato me.
Perché si, forse non lo odiavo.
Forse non lo avevo mai odiato.
Forse volevo solo che lui mi stringesse la mano, sette anni prima.
Forse volevo solo averlo vicino.
Perché forse, non aspettavo altro che lui si facesse avanti.
Per sette anni avevo solo aspettato che lui dichiarasse il suo amore per me, perché diciamocelo, chi non cadrebbe ai miei piedi?
Beh, io ero caduto ai piedi di Potter.
Dei piedi stupendi.
E no, non sono un feticista.
Ma Potter aveva dei piedi davvero fantastici.
In verità, tutto era fantastico di Potter.
Stavo solo tentando is convincermi del contrario.
E con me accanto sarebbe diventato perfetto.
Ma io ero troppo codardo per dirgli ció che provavo.Era quasi Maggio.
Stavo solo tentando di affrontare la separazione.
Ma non era una separazione, dato che io e Potter non eravamo mai stati insieme.
Purtroppo.
E non sarebbe mai potuto accadere.
Chissà come stava?
Dov'era?
Cosa stava facendo?
E soprattutto, stava pensando a me?
Blaise e Pansy non aiutavano.
Blaise tentava di farmene parlare, ed era l'ultima cosa di cui avevo bisogno.
Pansy invece tentava di scoparmi in ogni modo.
«Pansy! Sembri una fottuta Escort, scollati!» Arrivai a dirle.
O meglio, a urlarle.
In sala grande.
Davanti a tutti i professori.
«In punizione, signorino Malfoy!» Esclamó La McGranitt.
«Giuro che ti ammazzeró prima o poi» Sibilai a Pansy, la McGranitt mi trascinó nel suo ufficio.
«Devi ripulire tutto il mio ufficio. E non uscirai di qui finché non avrai terminato!» Ma guarda tu, sta grandissima zoccola.
Cos'ero, il suo elfo domestico?!
Mi trattenni a stento dall'urlarle addosso ció che mi passava per la mente.
Mentre mettevo in ordine la scrivania, mi soffermai a guardare fuori dalla finestra.
Affacciava sul campo da quidditch.
Ricordai al primo anno, la nostra prima lezione di volo.
Dio, forse ero io quello che voleva e vuole stare sempre al centro dell'attenzione!
Speravo solo di fare colpo su di lui.Oggi è lunedì. Un lunedì più grigio e deprimente degli altri. Quando c'era Potter, ogni lunedì era raggiante e pieno di colore. O forse solo io vedevo così. Certo è ovvio! Per me ogni giorno era stupendo se potevo anche solo vedere Harry ridere e scherzare al tavolo di fronte.
Non ho voglia di andare a scuola. Fingerò di essere malato e andrò a farmi quattro passi a Mielandia. Da quando ho scoperto quel passaggio per la Stamberga Strillante che porta fuori Hogwarts posso andare dove voglio. E tutto ciò come è stato possibile? Grazie a LUI...Sono circa le 11:00, sono rimasto a meditare nel mio letto fino a quando non mi sono alzato e preparato. Oh no, qualcuno sta entrando nel dormitorio, spero solo non sia la Parkinson.
E invece...
"che ci fai qui? Hai sbagliato dormitorio""oh no Dracuccio, l'ho fatto apposta" mi dice avvicinandosi e slacciando la cravatta.
"Pansy, che stai facendo..."
È pazza questa. Mi ha appena buttato sul letto e iniziato a toccarmi in modo molesto. Basta, ora basta.
"PANSY ADESSO BASTA" le urlo spingendola all'indietro
"devi smetterla di fare la troia. Adesso basta, tu con me hai chiuso"Esco incazzato nero dal dormitorio e mi dirigo all'esterno verso il lago. Oh fantastico, ci mancava Lunatica Lovegood, però ora non sono dell'umore giusto nenache per cacciarla via.
Mi siedo a qualche metro da lei e la osservo: ha un taccuino in mano, forse sta disegnando. Quanto mi piacerebbe imparare a disegnare, così potrei fare un ritratto di Potter e appenderlo in camera... O metterlo nel cassetto, si forse è meglio fare così. Chissà cosa sta facendo Potter in questo momento? Forse è morto... No, questi pensieri non devo nenache farli. È troppo coraggioso e forte per morire
"perché piangi?"
Queste parole dette in modo così soave e dolce da dove artivano? Non sarà la Lovegood, adesso vede anche cose che non esistono, non sto mica piangen-
E invece si... Stavo piangendo. Come una ragazzina. Che vergogna."no... Non sto piangendo per nulla di importante"
Le rispondo"nessuno piange per nulla di importante, le lacrime si versano per sentimenti forti"
Si sposta vicino a me, posa il taccuino e mi asciuga de lacrime. Vorrei strapparle quelle manacce dal mio viso, ma è così rassicurante il suo tocco leggero
"c-cosa stai disegnando?"
Queste parole. Io non volevo nenache dirle, sono uscite dalla mia bocca senza che nenache ci pensassi. Cosa mi sta succedendo?!"oh, questo? È un ritratto di mia madre, lei è morta quando ero molto piccola. Per caso... Ne vuoi uno anche tu?"
Io sto in silenzio, poi le dico
"ti va se andiamo a mangiare qualcosa fuori da Hogwarts?"
"da quando Draco Malfoy è diventato così gentile? Non mi fido, mi dispiace ma rifiuto"
"no aspetta, ti prometto che non farò niente di brutto nei tuoi confronti"
Ora è pomeriggio, abbiamo appena finito di divertirci facendo a palle di neve. Sembro tornato in 1 elementare...
"Luna... A me piace Potter"
Cosa! Perché l'ho detto? Ora lo saprà tutta la scuola! Sono un coglione..."tranquillo. È per questo che piangevi? Io sono una brava persona e ti prometto che non lo dirò a nessuno! Però voglio mostrarti un posto, vieni"
Mi prende per mano e mi porta davanti un muro, ci passa tre volte vicino e poi compare una porta. Si mi ricordo... La camera delle necessità
"devi promettermi che non lo dirai a nessuno. Perché se lo farai, sarò costretta a legarti e portarti via da qui"
"te lo prometto" le rispondo
Quando entriamo è pieno di studenti, sembra più che altro un accampamento venuto male
"Luna! Perché hai portato Malfoy qui . Lo verrà a sapere Piton e saremo puniti con la maledizione cruciatus"
"no, lui è amico adesso".
Sono passate un paio di settimane quando Neville torna nella stanza segreta con Hermione, Ron ed Harry. Credo di stare sognando è impossibile che sia lui. Perché è tornato? Devo dirglielo, ora o mai più.
Quella sera mentre Harry stava parlando con Ron ed Hermione, mi avvicino e gli dico
"P-potter, dovrei riferirti delle cose"Harry sa che ormai sono amico, si alza e viene con me in un angolo dove solo io e lui potevamo sentirci. Ok. Sto per dirglielo. Non ci credo, ho il cuore in gola, sto per svenire. Chiudo gli occhi e li riapro, e mi accorgo che le tanto attese parole, sono uscite dalle mie labbra.
Lo guardo negli occhi. È più alto di me quindi devo alzare un minimo la testa. Ho l'ansia, sto sudando in tutto il corpo, poi lui sorride. Mi prende il viso tra le mani. E mi bacia.
¬¬¬¬¬¬
Bellah
Mi sono accorta che i capitoli mi si mettono in un orfine stranissimo, cioè c'è prima il 20, poi 19 ecc.
Grazie mille cmq per le QUASI 10K visualizzazioni, vi lovvo troppo❤️❤️
