1 Alexandra

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La maestra davanti a me continua a spiegare, ma io non le presto molta attenzione. Non so esattamente cosa stia spiegando, so solo che oggi è l'ultimo giorno di scuola, e non vedo l'ora che finisca.

Sfortunatamente ha deciso di spiegare anche l'ultimo giorno di scuola, così da chiudere questi cinque anni in bellezza. Personalmente sono felice di non rivederla più quando andrò alle medie.

Vorrei tanto prendere il libro dallo zaino e mettermi a leggere, ma la maestra mi direbbe di rimetterlo apposto e prestare attenzione.

Non riesco a stare tanto attenta, l'argomento non m'interessa tanto e sto continuando a pensare a cosa fare durante le vacanze. Potrei andare al mare, con mamma e papá ma, conoscendoli, non ne avranno tanto tempo. Oppure potrei uscire con le mie amiche, o invitarle a casa, sperando ovviamente che nessuna di loro debba partire.

Ho quasi undici anni, ma non so se mamma e papá mi farebbero mai uscire da sola. Si preoccupano così tanto, per qualunque cosa, ma non ne capisco il motivo. Non sono piú una ragazzina e so badare a me stessa!

« Hey, Al, sei tra di noi? »
La mia migliore amica, mi scuote con forza la mano, facendomi anche male. Rido girando la testa verso di lei, e strappo via il mio braccio.

« Tu che cosa farai durante le vacanze? »
Sussurra senza farsi sentire. So che probabbilmente la maestra ci direbbe di fare silenzio, ma io odio stare zitta. Sono una che chiacchera e scherza molto, anche nei momenti più seri.

« Non lo so, ma vorrei andare al mare. Oppure potremmo uscire noi e andare da qualche parte ».
«Sii, sarebbe fantastico » risponde con un enorme sorriso.

Sento la campanella di fine lezione cominciare a suonare. Sapete cosa vuol dire? Vuol dire vacanza! Io, come tutti gli altri bambini, comincio a rimettere le mie cose dentro allo zaino rosa. Prendo la mia giacca, rosa con le Winx, e mi affetto a raggiungere i miei compagni ormai pronti. La maestra ci accompagna fino al cancello e resta con noi finché non vede arrivare i rispettivi genitori. I miei, ovviamente, sono in ritardo. Come al solito. La maestra mi tiene la mano mentre guardiamo i genitori abbracciare i propri figli e riportarli a casa.

« Tesoro, vuoi che chiami i tuoi genitori? »
Mi chiede la maestra con voce gentile, come sempre.
« No grazie. Non si sono scordati di me solo... lavorano tanto »
La maestra Raffaella annuisce.

Capita spesso che i miei genitori ritardino a venirmi a prendere, e li capisco, hanno tanto lavoro. Una sera ho sentito papà che diceva alla mamma di essere al verde; non sono mica stupida, so cosa vuol dire questo, ma non ho mai osato chiedere spiegazioni.
« Maestra, posso prendere il libro e leggere? »
Lei mi da il consenso sorridendo. Poso il mio zaino a terra e tiro fuori il libro che sto leggendo: Harry Potter e la pietra filosofale.

La maestra mi aiuta a sedermi sul muretto, apro il libro e comincio a leggere. Mamma mi ha comprato l'intera saga di Harry Potter dicendo che leggere fa bene, e che potrebbe far crescere la mia fantasia.

Soprattutto lei ama Harry Potter, mi ha sempre raccontato storie bellissime su di lui e sui suoi amici, su Hogwarts e tutto il resto. Mia madre lo considera il suo idolo, il suo salvatore.
Io ho sempre riso e dicevo « Ma mamma, è un personaggio inventato »
« Ha fatto grandissime cose » è sempre stata la sua risposta.

Dopo poco arrivo ad una parte davvero bella: Harry sta parlando con un serpente, e quello gli risponde!
Alzo gli occhi sorridendo, sarebbe così bello avere un potere del genere, capire gli animali è sempre stato un mio sogno.

« Tesoro » mi distrae la maestra, alzo lo sguardo su di lei, « Chiamerò tua madre, sono passati ormai dieci muniti ».
Caspita! Non mi ero neanche resa conto del tempo. Lascio che la maestra chiami la mamma e ricomincio a leggere.

Dopo poco sento la voce di mia madre chiamarmi, le sorrido e con un balzo salto giù dal muretto abbastanza alto, le corro in contro e l'abbraccio. La mamma prende il mio zaino e, dopo aver salutato la maestra, ce ne andiamo. Continuo a leggere anche quando sono arrivata a casa.

« Tu sei un mago, Harry ».
Faccio un piccolo urlo di sorpresa, e questo basta per far precipitare mia madre da me.
« Mamma, Harry è un mago »
Lei mi sorride sedendosi accanto a me e leggendo la parte.
« Uh ma che bello tesoro »
Mi accarezza i capelli ma io me la scosto di torno.
« Non ho cinque anni, smetta di parlarmi così.»
Le dico imbronciata. So di comportarmi come una bambina, ma lo faccio solamente quando sono felice.
« Ti piacerebbe essere una strega? »
Annuisco velocemente e con forza.
« Vedrai che se lo desideri succederà davvero ».

Mamma mi da un bacio sulla fronte e poi se ne va. Ci penso su. Fra circa una settimana è il mio compleanno, magari quando spengo le candeline potrei chiedere la lettera per Hogwarts. Metto il segnalibro alla pagina e mi stendo sul divano, guardo il mio orologio da polso che segna le cinque e quaranta. Chiudo gli occhi immaginando me a Hogwarts. Non sono ancora arrivata al capitolo dove lui va a scuola, ma suppongo sia una scuola come tutte le altre, solo con tanta magia. Dopo poco mi addormenta senza neanche rendermene conto.

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