Dove tutto ebbe inizio.

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17 Settembre.

"Beaaaa, sono le 8, vuoi fare tardi anche il primo giorno di scuola!?" disse la mamma di Bea.

Bea, ovvero Beatrice, era una ragazza semplice, era amata da tutti i suoi amici che la chiamavano Bea, non faceva mai ritardo, ma quando si trattava di scuola era la prima a fare ritardo.

"Mamma vado che è tardi" e le diede un bacio alla mamma, di nome Eleonora.

Bea prese veloce la sua bici e vide Anna e Giacomo, i suoi migliori amici, che la stava aspettando "Bea, ma che fine avevi fatto!?" le domanda Anna, "Sai come sono fatta riguardo la scuola" le risponde Bea.

Una volta arrivati a scuola, Bea e Giacomo si siedono vicino, invece Anna si siede due posti dietro a Bea.

Ecco qua che ebbe inizio il loro secondo anno di liceo.

Dalla porta della loro classe entra una nuova professoressa di italiano, la Strozzi, gli alunni la chiamavano strega.

"Ciao mocciosi, inizio col dirvi che quest'anno non avrete la professoressa Mulginiti, ma ci sarà la sottoscritta, e con me non si fanno scherzi e dovete fare silenzio dall'inizio dell'ora alla fine."

Bea era amante dell'italiano, ma con lei le passò la voglia, si gira verso i due amici "Non la sopporto di già", "Zanardi, hai qualcosa da dire" disse la Strozzi.

Si, sei insopportabile. Pensò Bea, ma disse "No prof, mi scusi."

Bea salutò Giacomo ed Anna ed andò da Carlotta, anche lei la sua migliore amica, ovvero Ciutz. "Ciutz, è stato un inferno, non la sopporto più la Strozzi" Disse Bea.

Ciutz rimase allibita da ciò che avesse detto l'amica, "COOOOOSA!? LA STROZZI!? LA STREGA!?"

"Shhhhh, non gridaree, perché quella faccia!?"

"La Strozzi è la prof più temuta dell'istituto. Se ti dice che ti boccia, ti boccia"

"Ma perché tutto a me Ciutz, ora vado a casa va', a dopo tesoro" e si abbracciarono.

Bea prese la sua bici, si messe le cuffie, e pedalò verso casa.

"Sono a casaaaaa" urlò Bea.

Eleonora era sul divano a leggere, "Ciao tesoro, com'è andato il tuo primo di giorno" chiese.

"Guarda mamma, a parte una prof, è andato tutto bene" disse Bea mentre correva in camera sua di sopra.

PLIN.

Bea aprì il suo telefono e vide un messaggio in anonimo.

+39327876544: Marco, per favore mi riporti il libro che ho prestato a tua sorella per favore!?

Bea non sapeva chi fosse, di solito ignora gli anonimi, ma non sa il perchè gli rispose.

+39334675688(Bea): Non so chi sia questo Marco o chi sia tu, ma mi piacciono i tuoi gusti.

Messaggio inviato.

+39327876544: O scusa, pensavo che fosse il numero del mio amico perdonami, in tal caso, posso sapere il tuo nome!?

+39334675688: Beh ecco, non vorrei correre subito, magari possiamo darci dei nomignoli, che ne dici!?

+39327876544: Va bene dai, iniziamo così. Ecco, io mi chiamerò Edward.

+39334675688: Io allora Bella.

+39327876544: Piacere, io sono Edward.

+39334675688: Piacere, io sono Bella.

E continuavano a messaggiare per tutto il pomeriggio, finchè non arrivò il momento di darsi la buonanotte.

Il giorno seguente, Bea fu in orario stranamente, come scese in cucina Eleonora si meravigliò che la figlia fosse puntuale.

Bea come stava per uscire di casa viene fermata dalla mamma "Tesoro, non fai colazione!?", "No mamma, la faccio con Ciutz, ciaaaaooo".

Bea uscì da casa, prese le sue cuffie e la sua bici e padalò verso il Bar D'oro, il posto preferito di Bea e Ciutz.

Bea intravede Ciutz seduta al loro solito tavolo "Una Bea puntuale eh" disse Ciutz.

Preserò due caffè con doppia panna.

Arrivate davanti scuola, Bea si scontò con un ragazzo altro, come si girò vide che era Andrea con la sua odiosa ragazza, Camilla.

"Tesoro, stai alla larga dal mio RAGAZZOO"

"Ma chi te lo tocca, a cuccia baby"

Andrea, quel tipo di ragazzo che tutte vorrebbero. "Bea, ma che stai pensando" disse tra se.

"Finalmente, un altro giorno di scuola finito" disse Bea arrivata a casa, "Riposo e poi studio".

E così Bea sognò come fosse se Edward fosse nella sua città, nella sua scuola, pensò a lui e soltanto lui.

Vorrei che fossi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora