Tutto nero.

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Il giorno dopo.

"La stiamo perdendo. 1,2,3. Forza Beatrice, non mollare" dice uno dei medici per far ritornare la nostra cara Bea.

"Brava Beatrice, ci hai fatto preoccupare, dai che sei forte" dice un altro medico uscendo dalla stanza di Bea.

"Allora!? Come sta nostra figlia!?" Dice Diego al medico mentre tiene per mano Eleonora.

"Beh ecco, ha rischiato, stavevamo per perderla, ma lei è forte e ce l'ha fatta"

Mentre il medico se ne va, Ciutz raggiunge ai genitori di Bea.

"Diego, Ele, vi devo parlare"

"Tesoro, lo sai che puoi dirci tutto, che sei come una seconda figlia per noi" dice Eleonora piena di lacrime.

"Ecco, è colpa mia se ora Bea si trova qu" dice Ciutz con la voglia di piangere.

"Ma che stai dicendo tesoro" risponde Diego.

"Ecco, mentre lei tornava a casa da scuola, io le avevo mandato un messaggio per sapere se quel pomeriggio ci incontravamo. Io non avevo visto che lei era più in là, avanti a me, così lei ha preso il cellulare per leggere il messaggio arrivato, ovvero il mio, e così una macchina, che correva, là ultata. Dico ultata perché non l'ha presa in pieno, per fortuna, altrimenti non so che fare senza la mia Bea." dice Carlotta, ormai immersa dalle lacrime che le rigavano il viso.

Silenzio.

intanto si avvicinano Anna e Giacomo.

"Lo so che non volete più vedere d'ora in poi, vi capisco" dice Carlotta.

"Non è stata colpa tua, non potevi sapere ciò che fosse successo. Noi non siamo arrabbiati con te, con Bea vi conoscete da ben quando eravate piccoline, tu per lei si una sorella insieme a te Anna, e tu Giacomo, per Bea per un punto di riferimento, sei come un fratello per lei" dice Diego.

"Sapete, Bea parla sempre di voi. Anna, di te dice che sei meravigliosa, che sei una sorella per lei, quasi una mamma perché cerchi di non farle fare cazzate e per lei sei la sua corazza. Giacomo, di te dice che ti stima tantissimo, che sei un fratello per lei, e vorrebbe essere come te, che a te non importa se gli altri ti giudicano se non sei etero, che sei un punto di riferimenti. E Carlotta, Ciutz come ti chiama lei, per lei sei anche tu una sorella, che l'appoggi in ogni cazzata, che sei disponibile, anzi, tutti voi lo siete, che non la giudichi mai, che vi conoscete da quando eravate piccoline e la fai sorridere anche quando non ne ha voglia e per lei sei la sua forza, il suo sorriso. Dice che senza di voi non saprebbe come fare, che siete i suoi migliori amici, e che rappresentate tutta la sua vita" dice Eleonora interrompendo il marito ed è riuscita a fare piangere tutti.

Voglio svegliarmi, ma non riesco, è tutto buio, voglio vedere i miei genitori ed i miei migliori amici. Pensa Bea cercando di svegliarsi.

"Possiamo vederla!?" dice Diego al medico.

"Si, però prima i genitori" risponde il medico.

Eleonora e Diego entrano nella stanza di Bea.

"La mia bambina" dice Eleonora prendendo la mano a Bea mettendosi a piangere.

"Tesoro mio" dice Diego con la voce tremolante.

Mamma, papà, voglio vedervi, mi mancate, non vedo niente, aiutatemi.

"Pronto"

"Bea!?"

"No, sono Anna col telefono di Bea"

"Ah Anna, sono Andrea, Bea dov'è!?"

Anna racconta tutto ad Andrea.

"Voglio vederla" dice Andrea.

"Ci sono i genitori" Risponde Giacomo.

Andrea si siede su una sedia e pensa a Bea come se non ci fosse un domani.

Vorrei che fossi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora