Elenie se ne stava appollaiata accanto al giaciglio dell'elfo dai capelli bianchi. In ogni angolo di quel luogo l'oscurità aveva ancora la meglio sui pochi raggi di sole che riuscivano a filtrare attraverso le foglie.
-Svegliati fratellone, è ora dell'addestramento!
...
-Akran abbiamo poco tempo, vuoi spiegare tu al maestro Dharu il motivo del nostro ritardo?
Il giovane aprì gli occhi con espressione disdegnante nei confronti della fanciulla che aveva osato interrompere il suo sogno, ma senza indugio realizzò che aveva ragione.
Mancavano poche manciate di minuti all'orario concordato per la meditazione, e la strada che li separava dalla Sacra Pietra avrebbe rubato loro quasi tutto il tempo residuo.
-E va bene, diamoci una mossa cara sorellina, chi arriva ultimo se la vede con il maestro.
Alzatosi di scatto prese il suo nuovo totem insieme a qualche provvista e saltó giù dall'albero su cui aveva riposato.-Ma non vale così, non sei corretto! Replicò lei fiondandosi rapidamente al suo inseguimento.
-La prossima volta ti lascerò nel tuo mondo a dormire, così vediamo chi sarà espulso dal circolo druidico.
-Sprechi fiato Elenie, ti conviene conservarlo o sarai tu a perdere.
Rispose lui con aria beffarda, sapendo che in ogni caso sarebbe stato lui il primo ad arrivare a destinazione.Faceva freddo, ma non uno di quei freddi capaci di gelarti le vene fino ad immobilizzarti dai brividi. Al contrario, la temperatura perfetta per tirare fuori la coscienza ancora mezza addormentata e renderla attiva in pochi passi.
Oltre a questo stava correndo, una ricetta cotta a puntino per illudere Dharu che si fosse svegliato in tempo per gli esercizi pre-addestramento.I loro balzi erano energici e la loro andatura decisa, chiunque avrebbe invidiato le loro capacità di movimento in un terreno così ostile zeppo di sassi, rami e molti altri elementi tipici del posto. La foresta era ciò che più Akran amava, nato e cresciuto tra gli alberi, considerava la natura parte della sua identità, un elemento indelebile che mai avrebbe potuto cancellare.
La foresta di Frontantica voleva essere proprio questo, una simbiosi tra spirito e natura, anime e colori che si intrecciano per dare vita ad un delicato equilibrio che potesse renderla unica nel suo genere. Ogni druido del circolo la trattava con cura e riguardo, nel rispetto di quella dolce armonia che perdurava da secoli.La destinazione era ormai vicina, mancavano soltanto poche decine di metri per raggiungere la distesa erbosa su cui poggiava la Sacra Pietra, attorno al quale il maestro Dharu teneva il suo addestramento ogni mattina.
- Corri sorellina! Ci siamo quasi... il maestro ci ammazzerà. esclamò Akran boccheggiando, stanco dopo quella breve ma estenuante corsa nella natura.
Giunto innanzi alla pietra si rese conto che un grande silenzio avvolgeva l'ambiente circostante, qualcosa che in mezzo agli alberi non avrebbe mai potuto trovare. Dharu ed i suoi allievi sedevano attorno a quella grande roccia, e con il totem stretto tra le mani affondavano tra i meandri delle loro menti intenti nell'arte della meditazione.
Così amava chiamarla il maestro
- Ricordate che la meditazione prima di tutto è un'arte, fatela vostra perché grazie ad essa troverete sempre un riparo nel quale rifugiarvi.Le lezioni di vita non mancavano mai da parte sua, specialmente quando si trattava di perle di saggezza di questo genere. Akran sapeva che un domani queste parole gli sarebbero tornate utili, magari per superare qualche ostacolo sul cammino.
La foresta era sempre stata una dimora tranquilla per il circolo druidico della terra, anche se negli ultimi tempi qualche gruppo di orchi creava disturbo impiegandola come passaggio.Senza pensarci due volte il giovane si sedette accanto alla sorella Elenie, che aveva già preso posto. Chinò il capo verso il basso e sfilò dalla cintura il totem che si era guadagnato la settimana precedente, grazie alla forza d'animo ed il coraggio dimostrato.
Ricavato dal cuore legnoso di un sicomoro, sull'oggetto era stata intagliata la stessa runa druidica che portava sul petto, a simboleggiare la sua identità ed il suo spirito. Al centro di essa aveva preso dimora un frammento della pietra sacra, che richiamava il circolo druidico di appartenenza.
STAI LEGGENDO
Akran Snow: le origini
FantasyQuesta è la realtà di Akran, un giovane e sensibile elfo nato in una piccola tribù della foresta di Frondantica. Il suo più grande desiderio era sempre stato quello di diventare un druido dotato di grande potere spirituale. Purtroppo però, non tutto...