Un incarico inaspettato

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Sdraiato sull'erba con lo sguardo verso il cielo, Akran non riusciva a scorgere alcuna nuvola sopra di lui. Una giornata così tersa non si vedeva spesso a Frondantica, forse a causa delle frequenti tempeste che si abbattevano sulle montagne vicine.
- Un'occasione perfetta per oziare non credi? sospirò l'elfo con il capo volto verso la sorella.
- Ma non fare lo sciocco, siamo qui a cincischiare da oltre due ore! Guarda non c'è più nessuno!
In un'altra situazione sarebbero rimasti davvero lì a dormire, il fatto che fosse uno spazio aperto lo rendeva uno dei luoghi più tranquilli della foresta. Il fruscio del vento ed il cinguettio degli uccelli erano le uniche cose che potevano rompere il silenzio, ma a chi sarebbe dispiaciuto un sottofondo simile?

- Lo dicevo appunto perché sono andati via tutti, è così rilassante sorellina! Detto questo, a malincuore si alzò dalla posizione perfetta trascinando il suo corpo verso il bordo della radura e fece un cenno ad Elenie di seguirla. L'incarico che gli era stato assegnato non poteva farsi attendere oltre, arrivare in ritardo per l'ennesima volta sarebbe stato davvero da espulsione.
Immersi nella penombra della foresta si diressero verso la capanna del maestro, situata in cima ad una piccola collina a poche decine di metri da loro. Accanto ad essa si ergeva un enorme albero, probabilmente centenario date le dimensioni, nulla di cui stupirsi, entrambi sapevano che Dharu sceglieva con cura i posti dove trascorrere il tempo, figuriamoci per casa propria.
Una volta arrivati abbastanza vicino non poterono fare a meno di notare la cura con il quale era stata realizzata. Costruita con rami e frasche, dalle fessure create dal legno pendevano a mo' di cascata delle splendide piante ornamentali di tutti i colori. Naturalmente non mancavano le piccole finestre dal quale i due riuscirono a notare il vecchio intento nelle sue attività quotidiane.
In quel momento sembrava dormire sdraiato sul proprio giaciglio, Elenie bisbigliò al fratello di proseguire silenziosamente.
-Dici che sta dormendo? Chiese Akran a bassa voce.

Non fece in tempo di finire la frase che la porta si aprì da sola sotto i loro occhi, sprigionando all'esterno un dolce e piacevole profumo di tè.
- Mannaggia a Dharu e alle sue stregonerie, ogni volta mi prende un colpo. Borbottò Akran con il palese scopo di farsi sentire.
- Su voi due, che aspettate ad entrare? Ho appena preparato il tè, ne gradite una tazza? Disse il maestro alzandosi per accogliere i due giovani in casa.
Gli interni della capanna erano molto semplici e contenevano solo l'essenziale, un letto ed un tavolino con qualche sedia improvvisata per gli ospiti. I muri erano scarni e poco regolari, quasi come se si fossero formati naturalmente con la caduta dei rami.
- Forza cari miei, accomodatevi che ho una bella missione da illustrarvi.
- Di che cosa si tratta? Chiese Elenie corrugando la fronte incuriosita, sperando che fosse una bella ricognizione nel bel mezzo della foresta.
- Avremo tempo di discutere anche di questo, ma nel frattempo rinnovo la mia domanda. Gradite una tazza di tè? È fatto con un infuso di radici molto difficili da trovare, aiuta a rilassare la mente. Esordì il maestro con quell'aria gentile che era solito ad avere stampata sulla faccia.
- Uhm, grazie Dharu, molto volentieri. La prende anche mio fratello che ne ha sicuramente bisogno! Il ragazzo a quel punto sbuffò sentendosi preso in giro, ma perché rifiutare? Dopotutto non gli erano mai dispiaciute le bevande calde, specialmente in una giornata fresca come quella.

Mai ci fu decisione più saggia, dopo pochi sorsi Akran si sentì subito rinato, come se tutta la fatica e lo stress accumulati durante il giorno fossero svaniti. -Molto bene, disse.
-Sono pronto per qualsiasi missione signore!
Alzatosi dalla propria postazione, il vecchio si avvicinò ad uno scaffale impolverato sopra la finestra per prendere una pergamena: era enorme, quasi come se dovesse contenere informazioni su ogni angolo della foresta. Effettivamente era proprio così, si trattava di una vecchia mappa raffigurante Frondantica ed i suoi principali punti strategici.
Adagiata sul tavolo sotto gli occhi dei due elfi, egli cominciò a parlare:
- Dunque, come vi ho già anticipato, la questione è molto delicata. Non si tratta dei soliti incarichi inutili, bensì di qualcosa che potrebbe essere pericoloso, quindi state attenti.
Non aveva ancora finito di parlare che Elenie lo interruppe facendo un salto di gioia.
- Pericolo? Il mio secondo nome è pericolo! Evviva finalmente qualcosa degno delle nostre capacità!
- Frena l'entusiasmo ragazzina, questo incarico richiede silenzio, dovrete muovervi come delle ombre senza essere visti.
Il viso del maestro mostrava chiari segni di preoccupazione, ma nonostante questo era certo di avere scelto le persone giuste. Nessuno era in grado di muoversi come loro due, avevano sempre primeggiato nelle prove di agilità e di strategia.
Quindi possiamo dirlo: la punizione era soltanto un pretesto per assegnargli quella missione che comunque andava svolta.

Akran Snow: le originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora