Il tempo sta finendo

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Ieri, Alba Iulia

"Non mi va di stare qua, mi sono stancata di rimanere ferma nello stesso posto tanto a lungo."
Mi sorride e inizia a parlare come fossi una bambina.
"Seena non dobbiamo farci notare. E devo aspettare lo stregone per avere la piuma di fenice"
Adirata le ricordo che abbiamo già il vischio, la polvere  d'oro e di semi di juglans regia.
"Lo sai che non basta, usciamo, al mercato troveremo arance e qualche biscotto di spezie."
Mi prende per mano e si avvia, chiudendo il discorso.

Il freddo e la neve sono intensi per strada e Jule allaccia bene il mantello di pelliccia che le ho regalato.

Il mercato è pieno di odori e persone. Ci sono bambini che corrono eccitati dalla festa che si celebrerà domani. E ragazze da marito che cercano addobbi propizi per celebrare il solstizio d'inverno e trovare un fidanzato prima di quello estivo.
Jule si avvicina ad una bancarella piena di arance, e comincia a sceglierne alcune. La ragazza al banco ha gli occhi chiari e lunghi capelli dorati. Sento il pulsare del suo sangue, la sua purezza, e deglutisco con languore schioccando le labbra.
In quest'ultimo anno Jule ha frenato i miei istinti più profondi. E mi sono limitata a saziarmi senza spezzare vite. Mi ha insegnato l'incantesimo dell'oblio, per lasciare le mie vittime indenni alla loro vita. E siamo potute rimanere nello stesso luogo tutti questi mesi.
Prima di lei la mia vita era solo una corsa in avanti. Mi divertivo e sparivo, saziavo ogni mio volere e andavo oltre, sempre sola, in movimento.
Mi guarda in tralice, paga in fretta e mi trascina via.
"Seena, domani è il solstizio. Andrà tutto bene."
Mi allunga il cesto con le arance e si avvia ad un'altra bancarella.



Fuori dal tempo, ovunque.

Manca così poco. Seena ha il necessario e saprà agire al meglio. Mi è mancata in questo non tempo. Ma sapevo i rischi che stavo correndo.
E avrei fatto di tutto per liberarla. Prima di sapere chi fosse, prima di innamorarmi di lei, solo perché era quello che avevo visto. E che dovevo fare. Poi, invece, quando l'ho incontrata davvero tutto è cambiato. Sono stata imprudente, e l'ho amata.
Rivedo il suo sguardo dorato come i suoi capelli, quella notte nel bosco.
Abbiamo tutti gli ingredienti. Lo stregone passato nella notte, ha lasciato la piuma di fenice. Preparo l'incanto. Il fuoco, il vischio, le polveri preziose, la clessidra, e la cosa più preziosa di tutte, la piuma di fenice. Che serve per chiudere la porta sul tempo che devo evocare.
Spargo le bacche sul fuoco, e poi le polveri, avvio la clessidra e poi le parole...

"Solstitium vitae deditus
Tempus breve est
Breve est tempus nostrum
Libertatem tibi defuit "

Mi alzo, come in trance, e la faccio avvicinare per il bacio che le trasferirà l'incanto.
Mi stringe, e

Credo di stare affogando
Asfissiata
Sei qualcosa di bellissimo
Una contraddizione
Un gioco che voglio fare
Voglio...

Mi stacco a fatica dalle sue labbra calde e da quel bacio bagnato. Sono pronta per terminare la magia. Ma non mi lascia.
Riprende contatto con il mio corpo e continua a mordere le mie labbra e

Ora sai che sono intrappolata
Senso di euforia
Non ti sogneresti mai di
Spezzare questa fissazione.
Tu mi spremerai via la vita...

Il nostro tempo sta finendo.

Il fuoco quasi spento. Allungo la mano per prendere la piuma, troppo tardi, il fuoco brilla altissimo e si spenge di schianto... risucchiandomi qui.
Non ho chiuso in tempo il tempo. E sono rimasta fuori da ogni tempo.




Roma, oggi.

La notte sta scendendo sulle luci di Roma. Io mi allontano velocemente. Lo zainetto contiene tutto il necessario. Un sorriso mi apre il volto al ricordo dei tempi in cui si stivava tutto nei cestini. Ah, il tempo che passa...

Raggiungo la radura in campagna che ho scelto già molto tempo fa. Accendo il fuoco e preparo tutto. La mano mi trema un po' mentre comincio a bruciare le bacche di vischio e la polvere di mallo e oro. Ho la piuma infilata nella cintura dei jeans, niente sbagli stavolta.
Le parole...

"Tempus breve est
Breve est tempus nostrum
Libertatem tibi defuit "

Sol Invictus, e giro la clessidra.

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