50. LA CASA DEI SUICIDI

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Questi fenomeni purtoppo a volte, anche se raramente, possono avere un esito funesto, come avvenne nel caso seguente. In una grande città come Napoli, trovare in affitto una casa bellissima, grandissima in un palazzo di prestigio al centro della città e per di più a bassissimo costo sembtrerebbe un vero miracolo, un sogno; così dovette pensare una coppia di sposi che, dopo estenuanti ricerche, apporodò a questo splendido appartamento. Non molto tempo passò che la loro felicità venne turbata da eventi terrificanti che purtroppo, in seguito funestarono la loro vita. I fenomeni iniziarono la notte in cui la giovane donna venne aggredita e picchiata selvaggiamente da misteriosi aggressori che lei non vedeva. Inascoltate rimasero le sue grida d'aiuto, il marito sembtrava essere caduto in una sorta di catalessi. Il mattino successivo il povero uomo ebbe uno schok terribile alla vista della moglie pesta e graffiata, credeva di aver avuto un raptus e di non ricordare nulla. L'inquietante fenomeno rimase spiegazione. Per un periodo la coppia si trasferi presso parenti. Dopo qualche tempo ripresero possesso della casa e tutto fu tranquillo. Improvvisamente, la donna in pieno giorno, fu aggredita nella cucina mentre preparava il pranzo: pugni, schiaffi, graffi, calci, a nulla servi gridare aiuto, chiedere pietà in nome di Dio. niente, quella "entità" non la smetteva. Quando tutto fu finito, la povera donna corse gridando per le scale, e fu raccolta terrorizzata e piangente dal portiere dello stabile che l'accompagnò all'ospedale. La situazione divenne isostenibile, la poverina rimase in ospedale e i medici, l'unica spiegazione che potettero dare fu quella che le lesioni la donna se le era procurate da sola, non avendo lei accusato alvun aggressore. Passò qualche tempo, fu dimessa e una volta a casa non veniva mai lasciata da sola, sua madre si trasferì da lei e l'assisteva. Sembrava che tutto fosse finito, la donna migliorò e nulla più accadde. Ma una mattina, la madre senti delle grida provenire dal bagno, pregò la figlia di aprire, ma non ebbe risposta. Improvvisamente la porte si apri da sola, la poverina sanguinante e pesta uscì urlando terrorizzata, corse nel lungo corridoio della casa, era come inseguita da qualcosa che a tratti la trascinava a terra e la sballottava alle pareti. La madre cercava di avvicinarsi alla figlia. ma una forza sovraumana la trascinava indietro. Alla fine del lughissimo corridoio si apriva un balconcino stretto e lungo che dava sul cortile interno del palazzo, la donna urlante si lanciò contro, sfracellandosi al suolo. Una morte atroce. Successivamente si venne a sapere che in quella casa era la terza donna che moriva in quelle stesse circostanze. Il primo caso risaliva ai primi dell'ottocento quando una giovane sposa, abbandonata dal marito, per la disperazione si suicidò allo stesso modo. La seconda donna, anch'essa giovane sposa pose termine alla sua vita in modo inspiegabile proprio come l'ultima. Enrambe spose felici, nessun ombra oscurava la loro vita matrimoniale. Forse lo spirito della prima sposa abbandonata, geloso della felicità delle altre due, aveva provocato il terribile fenomeno di infestazione.

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