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Al mattino seguente, Taehyung venne svegliato da un forte rumore di pentole cadere per terra.

Sospirò dando un leggero bacio sulla guancia di Soobin e si alzò. Sistemò i cuscini intorno al piccolo ed uscì dalla sua stanza.

Con piacere, notò che fuori era tutto innevato. Sorrise, magari a Soobin sarebbe piaciuto uscire a giocare con la neve.

Quando scese giù in cucina, c'erano pentole ovunque e di suo padre, neanche l'ombra. Sentì la porta sbattere, segno che fosse già andato via.

Si poggiò alla cucina e sospirò.
Era davvero dura andare avanti senza sua mamma. Senza il suo sorriso, le sue carezze o la sua voce soffice. Senza le sue parole di incoraggiamento ed il suo amore quotidiano.

Hyerin era una beta dolcissima e amata da molte persone. Riusciva a guadagnarsi il tuo cuore soltanto sorridendo. Non portava rancore verso chi le faceva del male ed era sempre stata il punto di riferimento per Taehyung. Lo è ancora, anche se lei non c'è più.

L'omega sorrise a quei pensieri e decise di preparare un caffè.
Erano le 6 del mattino e lui aveva dormito poche ore, come d'altronde quasi ogni notte. Era esausto.

Una volta pronto il caffè, si sedette al tavolo poggiando la testa sulle braccia.. sospirò.

Prendersi cura di Soobin, sopportare suo padre e badare alla casa era un compito troppo grande per un ragazzo di nemmeno 19 anni.

Il suo compleanno era vicino e sapeva che, anche quest'anno, l'avrebbe passato con Soobin mentre mangiavano una piccola torta preparata da lui stesso.

I suoi 18 anni erano stati un incubo.
Suo padre era tornato ubriaco a casa -come al solito- e quando vide la torta sul tavolo con scritto "buon 18esimo compleanno" la scagliò per terra.
Urlò cose orribili contro suo figlio spaventando anche il piccolo Soobin.

Taehyung prese suo fratello tra le braccia e scappò in camera sua dove, almeno lì, era al sicuro da tutto e da tutti.

Riuscì a far calmare Soobin e, quando lui si addormentò, Taehyung iniziò a piangere in silenzio mentre osservava suo fratello.

Voleva solo qualcuno che lo apprezzasse, qualcuno che lo chiamasse "amore" e non "bastardo". Qualcuno che lo stringesse tra le sue braccia e non che lo picchiasse. Qualcuno per cui sorridere oltre Soobin. Voleva qualcuno che si prendesse cura di lui e di suo fratello.

Si chiedeva spesso se c'era qualcuno destinato a lui, se c'era qualcuno che potesse amarlo.

Sognava di avere un alfa tutto per sé, di essere abbracciato da forti braccia che brindassero calore e sicurezza, ma poi le parole di suo padre gli ritornavano alla mente e i suoi sogni restavano tali.
Solo sogni.

Tra un pensiero e l'altro, si addormentò con le braccia poggiate sul tavolo e la testa sopra di esse, per poi essere svegliato dalla vocina di Soobin che lo chiamava dal piano superiore.

«Cosa c'è piccolino?» sorrise prendendolo tra le braccia dopo essere entrato in stanza con un sorriso amorevole.

«Devo fare la pipì..» sussurrò in tono basso.

Taehyung sorrise e lo portò in bagno, sedendolo sul water.

«Ti va se usciamo a giocare con la neve dopo colazione?» chiese il maggiore.

«Si~» sorrise.

[•••]

«TaeTae vedi!» urlò il piccolo Soobin.

Taehyung si avvicinò al piccolo e al suo intento di pupazzo di neve.

Sorrise. Suo fratello era l'essere più carino esistente e lo amava più di se stesso.

Lo aveva portato al parco, loro due amavano quel posto e il maggiore aveva tanti bei ricordi da custodire.

«Wow TaeTae, vedi che bel cagnolino!» esclamò Soobin prima di correre verso il ragazzo che teneva un piccolo pomeriana peloso al guinzaglio.

«No, Soobin! Non puoi correre verso gli sconosciuti.» ma Soobin oramai era già in ginocchio ad accarezzare il cucciolo di cane. «Aish!»

«Vedi Tae.. ne voglio uno. Ti preeego~» Soobin fece gli occhioni dolci.

«Soobin, no.» disse l'omega, poi si rivolse verso il ragazzo. «Scusalo, ha un debole per i cagnolini.» Sorrise imbarazzato.

«Oh, non preoccuparti. Yeontan attira molti bambini. Io sono Jungkook, piacere.» disse sorridendo amabilmente e porgendo la mano libera.

«Taehyung, e lui è Soobin.» la sua mano fredda entrò a contatto con quella calda di Jungkook.

«Tuo figlio è molto vivace.» Sorrise, osservando il piccolo che rideva con il cagnolino mentre quest'ultimo saltellava sulle sue gambe, macchiandolo di neve.

«Oh, non è mio figlio. È mio fratello.»

«Mi dispiace, m'intrometto sempre.» Sorrise ancora. Taehyung fece lo stesso.

«TaeTae ti prego, ne voglio uno~»

«Soobin, ho detto di no. Lascia Yeontan e andiamo a casa.» si mise le mani sui fianchi.

«Eddai Tae~» il piccolo fece gli occhioni dolci ed un tenero labbruccio.

«Non puoi dire di no a quegli occhietti.» sorrise Jungkook.

Alla fine, Taehyung cedette e rimasero ancora un po'.

Tra i due maggiori cadde un silenzio abbastanza incomodo.

Taehyung si godeva l'odore di cannella mischiato con il dolce aroma al cioccolato di Jungkook.
Jungkook si beava dell'odore di rose mischiato con il dolce aroma di biscotti di Taehyung.

In quel momento, qualcosa si era creato tra di loro, qualcosa che non potevano vedere né tanto meno percepire.. Per ora.

«Forse.. è meglio se vada. Soobin sarà stanco e si è anche fatto tardi.» sorrise imbarazzato.

«Va bene. È stato un piacere conoscerti.» disse Jungkook, guardando il maggiore.

«Vale lo stesso per me.»

Si sorrisero e presero due strade differenti.

«Tae, Yeontan era molto bello, vero?»

«Già, molto bello..» sussurrò e no, non parlava di Yeontan.. Bensì, la sua mente era bloccata in quegli occhi marroni e a quel sorriso perfetto che un po' gli ricordava un coniglietto.

𝐈𝐭'𝐬 𝐦𝐲 𝐨𝐦𝐞𝐠𝐚! | 𝐊𝐨𝐨𝐤𝐕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora