Capitolo 4 Prima vittima

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(T/N)'S POV

Sono incastrata in una radice di uno dei mille alberi di questa immensa foresta.
Mi faccio forza e mi rialzo per correre più lontano possibile.

                                ~~~~~~

Sono da qualche ora a girare per il bosco e ho intravisto una casa, sembra che stiano tutti dormendo perché non ci sono luci accese.
Provo a vedere se nelle tasche ho qualche tipo di arma e trovo un coltello nelle tasche della felpa completamente nera.

(T/N): Wow, LJ ci deve andarci pesante con le sue vittime.

Faccio il giro completo della casa e noto che ha un entrata sul retro chiusa, più avanti c'è però una scala perfettamente utilizzabile.
Salgo le scale per andare al piano superiore dove trovo la finestra aperta ed entro senza pensarci due volte.
Appena entro dentro la camera vedo un enorme letto in cui dorme una ragazza con lunghi capelli biondi e lisci, sembra molto ricca e la sua stanza ha le pareti rosa.

Ma, mi stanno antipatiche le ragazze come lei...anche solo all'apparenza capisco che questa ragazza é una bulla, e avendo io personalmente sofferto di bullismo alle medie non ci penso tanto e le faccio dei tagli alle braccia tenendole chiusa la bocca con l'altra mano.

CAVOLO! Ha tirato un urlo fortissimo e credo che abbia svegliato i suoi genitori e la/il sorella/fratello più piccolo, sento piangere dalla camera accanto e faccio velocemente il mio dovere.

Sento aprire la porta....o cavolo....il padre é entrato ma la ragazza che ho sotto mano é ancora perfettamente in vita, solo che perde molto sangue.
Voglio far sentire in colpa il padre e prendo come ostaggio la figlia dirigendomi verso la finestra aperta.

Padre: LASCIALA SCHIFOSA!!!!!

(T/N): e perché mai dovrei farlo, si vede benissimo che tua figlia é una bulla principessa e io dovrei lasciarla vivere...

Padre: HO DETTO DI LASCIARLA ASSASINA!!

(T/N): hai ragione ma non del tutto, tua figlia é la mia prima vittima ma se la uccidi tu per me mi fai un piacere psicologico...

Padre: IO NON UCCIDEREI MAI MIA FIGLIA!!!!!

(T/N): vai sparami con quella ridicola pistola!

Si sente uno sparo.....lascio la ragazza prendere il proiettile al posto mio e corro senza farmi vedere dalle altre due bambine dietro la madre e le accoltello prima che una delle due umane possa dire una parola.
Le lascio cadere in una pozza di sangue che sembra non finire mai e taglio la gola alla madre prima che possa tirare un grido e avvertire il marito in preda al panico per aver sparato alla sua "principessa".

Padre: cosa ho fatto....?

(T/N): quello che farò io con te in questo momento~

Gli sussurro nell'orecchio le sue ultime parole che probabilmente udirà.

Lo uccido senza pietà e me ne vado sentendo le sirene della polizia avvicinarsi, scendo dalla finestra della camera ancora aperta e scappo verso casa.

Penso che LJ dopo aver sporcato la sua felpa mi inizierà ad odiare ma spero anche che me la regali perché é favolosa per uccidere.

Nel mentre che cammino oramai superata la polizia penso ad una frase da dire prima di uccidere, ci penso talmente tanto che mi ritrovo davanti ad un lago sconosciuto.

Mi metto le cuffie che tenevo al collo da prima e mi alzo il cappuccio coprendo i lunghi capelli (C/C).

(T/N): con la musica che ti isola dal mondo e non ti fa sentire solo e tutto più facile.

Una nuova arrivata alla CreepyHouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora