Capitolo 2 - Interrogatorio

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Caro Diario,

Finalmente dopo 5 anni passati a cacciare mostri su mostri sono vicinissima a vendicare la morte dei miei genitori ma per farlo devo cercare di trovare qualcosa a cui tenga particolarmente questa strega ma a quanto pare è un blocco di ghiaccio con la magia.

Vorrei tanto che i miei genitori potessero vedermi, soprattutto mio padre, sono sicuro che sarebbe fiero di me.

"Stai scrivendo un diario? Veramente? Ma quanti anni hai? 12?" domanda la strega per poi mettersi a ridere

"Tu non sai nulla di me, quindi ti conviene stare zitta" sibilo guardandola male anche se ho gli occhiali da sole quindi non può vedermi

"Potrei dire lo stesso" ribatte guardandosi intorno annoiata

"A dir la verità so qualcosa di te Freya.
Sei la primogenita di Mikael ed Esther ma per qualche motivo fino ad oggi non eri mai apparsa nelle varie foto dei Mikaelson e per di più sei una strega invece che un vampiro.
Cos'è? La mammina Esther ti ha messo in punizione quando gli altri diventavano vampiri?" domando facendo finta di piagnucolare

"Esther non è più mia madre" sibila a denti stretti

Ho fatto centro.

"Quindi tu odi Esther e da come ti sei arrabbiata prima ti ha fatto qualcosa di grave. Ti ha venduta al migliore offerente?" domando mettendomi a ridere ma la sua espressione mi da prova che ho ragione

"Ti ha data via quindi, ma a chi?" ragiono ad alta voce

"Una delle streghe più potenti che siano mai esistite, più potenti di Esther" risponde lei fissandomi negli occhi

"Allora son vere le voci che dicevano che Esther avesse una sorella, altrimenti non vedo come sarebbe possibile che esista una strega più potente di quella Originale" deduco mentre accavallo le gambe e apro il mio diario alla pagina dove ho disegnato l'albero genealogico dei Mikaelson tracciando una riga che parte da Esther

"Come si chiama questa strega?" domando alzando gli occhi verso Freya

"Dahlia" dice serrando la mascella mentre io scrivo il nome della strega per poi chiudere il mio diario

"Abbiamo parlato tanto di me ma non so ancora nulla di te" inizia a parlare in maniera pacata

"Ti basti sapere che chiunque sia stata la mia preda ora non è più in vita" le dico sghignazzando

"Perché ce l'hai così a morte con la mia famiglia? Qualcuno ti ha fatto qualcosa?" domanda guardandomi negli occhi

"Ti ho detto che le domande le faccio io" esclamo guardandola male

Sicuramente vorrà ricavare qualche informazione da me per usarmela contro ma non le dirò nulla di me

Sto per parlare quando il mio telefono suona per un messaggio così lo apro e vedo che è di Davina

-Sto preparando la cena, te dove sei?- c'è scritto

-Sto arrivando- le rispondo per poi prendere la mia roba non prima di essermi girata verso la strega

"Ti porterò qualcosa da mangiare e da bere giusto per tenerti in vita" le dico per poi andarmene.

"La cena era davvero ottima Davina, complimenti" le dico sforzandomi di esserle amica per non destare sospetti

"Grazie mille" ribatte sorridendomi ma è un sorriso spento quindi c'è qualcosa che non va il che vuol dire informazioni per me da usare contro di lei

"Va tutto bene?" domando

"No è che gli amici del mio patrigno non riescono a trovare la loro sorella e sono tutti molto preoccupati perché sta arrivando in città la loro zia che a quanto dicono non è proprio buona" confessa mentre mette i piatti nel lavandino

"Se volete potrei aiutarvi, sono un essere umano ma posso darvi un aiuto" le dico appoggiandole la mano sulla spalla

"Che intendi per essere umano?" domanda aggrottando le sopracciglia

"Andiamo, pensi che non conosca le creature sovrannaturali?" domando alzando un sopracciglio e sorridendole

"Quindi sai anche che..."

"...che sei una strega? Si lo so" la interrompo

"Ogni aiuto è gradito" mi dice prendendomi la mano e trascinandomi fuori di casa.

Quando smette di correre mi accorgo troppo tardi che siamo entrate nella villa dei Mikaelson e sono tutti riuniti sul divano e sulle poltrone nell'atrio

"Davina, chi è lei?" domanda un uomo alto e robusto con la pelle scura

"Marcel, lei è Alison, la mia nuova coinquilina e visto che conosce il mondo sovrannaturale e si è offerta di darci una mano ho deciso di portarla qui" risponde tutto d'un fiato la streghetta

"E che cosa saresti sentiamo? Una strega? Una lupa? Una vampira?" domanda Niklaus Mikaelson alzandosi e venendo verso di me con fare minaccioso

"Sono un'umana che ha mandato al tappeto più vampiri dei miei giorni di vita" gli rispondo con un sorriso strafottente

"Uhh abbiamo una guerriera a quanto pare" dice Klaus inclinando la testa

"Si e sebbene tu sia un Originale faresti bene a temermi" ribatto fissandolo dritto nelle palle degli occhi

"Mi piace questa ragazza streghetta" afferma l'Ibrido guardando Davina che in risposta gli lancia un'occhiataccia

Quindi loro due non si sopportano...

"Stasera c'è festa per le strade e locali del Quartiere quindi Marcel, Davina e Rebekah voi cercherete nei locali, io e la piccola guerriera controlleremo in mezzo alla folla per trovare magari qualcosa mentre voi altri chiedete a streghe o ad amici di aiutarvi" comanda Klaus per poi farmi cenno di seguirlo fuori

"Stai attenta, è un grande stronzo" mi avvisa Davina

"Non preoccuparti, so gestire li stronzi" la rassicuro per poi seguirlo fuori.

"Ti sei già chiaramente fatta un'idea su di me quindi sarebbe superfluo parlare della mia vita, parliamo piuttosto di te" dice Klaus muovendosi abilmente tra le persone

"Non ho nulla di interessante da dirti" dico piatta seguendolo

"Oh andiamo, è chiaro come il Sole che mi odi e vorrei capire cosa ti ho fatto.
Prima me ne sarei fregato della gente che mi odia ma ora ho...conosciuto una persona che mi ha cambiato quindi avanti, sputa il rospo" confessa Klaus lasciandomi sbalordita

Non pensavo che una persona potesse cambiare e non lo penso tutt'ora ma quando ho sentito le storie che circolano su di lui mi aspettavo di trovare un macellaio con in mano qualche strumento di tortura invece è solo un uomo che sta cercando sua sorella, o almeno penso che stia facendo tutto questo per lei

"I miei genitori sono stati uccisi da un vampiro quindi odio te così come odio la tua famiglia per aver creato i vampiri in generale" confesso

"Le mie condoglianze" dice girandosi verso di me

"Le tue condoglianze non li riporteranno indietro" ribatto per poi superarlo

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