Lei che non era stata mai madre ma assolveva a meraviglia quel compito così preciso e così delicato. La sera quando li metteva a letto cantava una ninna nanna così delicata e così struggente che anche Zelda chiudeva gli occhi e dormiva con loro. La tata nelle sere di inverno raccontava a Zelda tra una tonsillite e l'altra cose lontane di quando era una giovinetta che aveva fatto una vita grama, piena del lavoro duro nei campi, della guerra della fame e poi invariabilmente si ripeteva e arrivava in quel momento più triste che mai dei suoi racconti, la sua voce cambiava tono ed i suoi occhi si riempivano di lacrime ed arrivava al tonfo sordo del suo fidanzato li nel pozzo del podere, un tonfo di cui la vecchia tata anche adesso non riusciva a darsi una spiegazione plausibile, neanche adesso dopo tanti anni,
- era un pezzo d'uomo!
continuava a ripetere nel suo racconto la tata, ultimamente lo aveva notato un po' depresso, ma niente che avesse fatto presagire quella triste fine!