Capitolo 1

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Mi presento mi chiamo Halsey ed ho 20 anni,compierò 21 anni il mese prossimo,sono figlia unica e vivo con la mia migliore amica,Grace lavoriamo insieme dallo stesso giorno in cui abbiamo finito la scuola.
I miei genitori sono due imprenditori e non li vedo quasi mai,quindi avevo deciso che rimanere da sola in una casa immensa mi sembrava troppo.
Sono figlia unica,mi sarebbe piaciuto però avere un fratello o una sorella,però i miei sono sempre via per lavoro quindi posso solo sognarmelo.
Io lavoro in un azienda che si occupa di conti bancari e di mutui,mentre Grace è la segreteria del nostro superiore,non sono gelosa di lei,perché so che in fondo lei ha un gradino in più rispetto a quello che ho studiato io a scuola.

Domani mattina dovrò alzarmi presto perché dovrò andare a fare una commissione a Roma,e io abito nella provincia di Varese e dovrò prendere il treno,siccome quel catorcio della mia macchina è dal meccanico.
È sera e sono da sola a casa,Grace passa una notte dalla sua famiglia,perché non la vede quasi mai per i propri impegni,dopo aver visto per la centesima volta lo stesso film,esco di casa per buttare la spazzatura.
Mentre sto appoggiando la busta nell'apposito cassonetto sento un urlo.
-Ah coglione cazzo ci fai qui?
Mi giro e vedo due ragazzi parlare,sembrano dei teppisti per come parlano e per come sono vestiti,e Dio salvi chiunque si metta sulla loro strada.
Hanno fatto qualche bravata in qualche negozio e hanno rubato alcuni pacchetti di sigarette nei tabaccai della zona,e fatto a botte.
Direi i classici "bravi ragazzi"non è vero?
-Ci vediamo bro,a domani!
Vedo allontanarsi uno di loro,con la sigaretta e venire verso di me?
Ok devo stare calma,non mi farà nulla.
Prendo coraggio e quando mi incammino per tornare in casa,lui mi viene addosso,facendomi quasi cadere,ma con un scatto riesce a prendermi in tempo.
-Ehy piccola,sta attenta la prossima volta!
Mi dice di in tono severo e senza rispondere corro via da lui,sto per chiudere la porta quando lui riesce a bloccarmela con il piede.
-Un grazie non farebbe male sai?
-Grazie e ora ciao!
-Non sei molto socievole vero?
-No solo che-
-Tranquilla,ho capito sei la solita santarellina.
-Come scusa?
-Niente piccola,beh ti troverò tutti i giorni qui,dato che ora ci abito.
-Farò in modo di non farmi trovare.
Per fortuna toglie il suo piede e riesco a chiudere la porta.
Ma che presuntuoso.
Chi si crede di essere?
Direi che avrei trovato risposta,qualche giorno dopo,perché non riuscì più a togliermelo dai piedi,in ogni momento sapeva come farsi trovare,nonostante cercassi di non dargli importanza.

Innamorata di un gangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora