Ieri sera alla fine io e papà ci siamo addormentati sul divano mentre stavamo guardando un film che a suo giudizio doveva essere "il miglior capolavoro cinematografico di questi tempi", ma che alla fine si è rivelato molto noioso. Ora sono in piedi davanti all'armadio a decidere che cosa indossare con un torcicollo pazzesco. Prendo una felpa e un pantalone comodi, mi lego i capelli in una treccia e scendo in cucina a fare colazione, trovando mio papà già in giacca e cravatta che sorseggia il suo solito caffè mentre legge il suo solito giornale. E' bello come nonostante abbiamo cambiato totalmente città, le nostre abitudini siano rimaste le stesse! Afferro un biscotto e un bicchiere di latte, <Papà io vado che ho l'autobus tra cinque minuti, buona giornata!> lo saluto guardando l'orologio al mio polso, <Va bene tesoro mio, buona giornata anche a te! Stasera tocca a te scegliere il film!>, io annuisco sorridendo, io e papà abbiamo fatto questo patto: ogni sera sceglieremo un film a testa da guardare dopo cena. Così sorridendo e mangiucchiando ciò che resta del mio biscotto, raggiungo la fermata. Qui con me che attendono l'autobus ci sono molti altri studenti tutti persi nei propri pensieri in religioso silenzio, decido così di farmi compagnia con un po' di musica prima di affrontare una nuova giornata impegnativa come "la nuova studentessa". Il tragitto in pullman lo trascorro in piedi vicino alle porte posteriori per le troppe persone: l'aria è veramente troppo soffocante, e scendere da quella scatola infernale con le porte è un sollievo. Non appena varco il cancello scolastico i soliti gruppetti sono sparsi nel cortile mentre aspettano con facce stanche e scocciate il suono della campanella. Io mi siedo sul solito muretto ad ascoltare la musica e a rileggere per la milionesima volta il mio libro preferito. <Ciao Belle!> mi saluta con un sorriso Alexia distogliendo la mia attenzione dalla lettura, <Ehi! Come va?> le domando togliendomi le cuffiette, <Io bene, il solito, stamattina i miei fratelli però hanno deciso di venirmi a svegliare con la tromba dello stadio... ti rendi conto? Li avrei uccisi!> mi racconta, io scoppio a ridere, <Ma quanti anni hanno?> chiedo sistemandomi meglio sul muretto, <Uno è più grande di noi, ha 20 anni, mentre l'altro è più piccolo e ne ha 8. Anche se a volte mi chiedo chi dei due sia il più piccolo di testa> dice sorridendo, <Capisco... io no invece, sono figlia unica> affermo con un'alzata di spalle, <In questo momento non sai quanto ti invidio, però infondo, molto infondo, non so come farei senza di loro... la mia vita credo che sarebbe molto più noiosa!> mi dice ridendo, <Sì anche a me sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella, i pomeriggi sono spesso noiosi a casa da sola> affermo con un sospiro. Il nostro discorso viene interrotto dal suono della campanella, <Dai forza! Entriamo!> mi trascina dentro l'edificio in mezzo alla folla. Tra spintoni e gomitate raggiungiamo i nostri armadietti, in quello stesso momento la mia attenzione viene catturata da un ragazzo con il cappuccio sulla testa che si avvicina e apre quell'armadietto ricoperto di foglietti con insulti. E così è lui la vittima di tutto ciò, ma sembra che a lui non importi per niente, apre e chiude l'armadietto ignorando sia gli sguardi assassini e circospetti degli altri ragazzi sia i commenti poco carini sul suo conto, percorrendo poi il corridoio a testa alta. <Chi è lui?> domando ad Alexia che in tutto ciò è rimasta accanto a me, alza così lo sguardo dal suo cellulare per guardare a chi mi riferisco: <Lui è Adam, è uno strano personaggio... il più discusso di questa scuola... tutti sanno chi è! Dicono che i suoi lo abbiano abbandonato quando era piccolo, ora nessuno sa dove vive, lui qualche anno fa stava con una ragazza, ma questa è misteriosamente scomparsa, nessuno sa dove sia... ci sono in giro un sacco di pettegolezzi... c'è chi dice che lui l'abbia messa incinta e che poi abbia costretto lei ad abortire e lei non volendo perdere il bambino sia fuggita chissà dove, altri invece dicono che sia fuggita da lui perchè preso da un attacco d'ira lui l'aveva picchiata, altri dicono che sia stata rapita da uno dei nemici di Adam dopo una scommessa, in poche parole nessuno sa cosa sia successo veramente, lui non vuole sentire nemmeno nominare il suo nome. Lei era una bellissima ragazza, davvero popolare, sempre con il sorriso e amata da tutti. Non vederla girare per i corridoi è stato un duro colpo. Dicono che lui dopo la sua scomparsa sia peggiorato... nessuno sa perchè si comporta in questo modo ma un consiglio... stagli alla larga! Lui evita sempre di stare in mezzo agli altri a meno che non ne sia costretto ma non si sa mai!> mi spiega con sguardo serio negli occhi... wow! Quanti misteri in questa storia, quanti misteri su una sola persona... Io mi limito ad annuire, <Bene ora vado che ho lezione... oggi pomeriggio ti va di venire da me? Così poi magari facciamo un giro!> mi propone con un sorriso, <Emm... non saprei... se non disturbo...> le rispondo in imbarazzo per un invito così inaspettato, soprattutto perchè ci conosciamo da due giorni, <Ma figurati! Ci saranno anche Miranda e Shally... faremo un pomeriggio tra ragazze!> esclama con un occhiolino, <Va bene, va bene! Avviserò mio padre al prossimo cambio d'ora> concordo felice, <Direi che è perfetto! Ci vediamo dopo a mensa!> mi saluta per poi allontanarsi. Io raccolgo i miei libri dall'armadietto per poi dirigermi a lezione. Nonostante sia in terza fila la mia testa non riesce a rimanere concentrata sulla spiegazione della professoressa, continua a ripensare alla storia di quel ragazzo, Adam... chissà come saranno veramente andate le cose... tutti che giudicano e parlano senza sapere veramente...
L'ora di lezione termina con il mio quaderno degli appunti completamente bianco e con mille domande in testa. Quando esco dall'aula mentre raggiungo la palestra per la lezione di ginnastica dell'ora successiva, scrivo un messaggio a mio padre per avvisarlo dei miei piani nel pomeriggio, quando ad un certo punto mi scontro con qualcuno facendo cadere alcuni quaderni, <Scusa!> esclamo abbassandomi a raccogliere le mie cose a terra, e quando alzo lo sguardo su chi mi sono scontrata noto che è proprio Adam, il ragazzo dai mille misteri, <Scusami stavo guardando il cellulare non ti avevo visto!> mi scuso alzandomi da terra senza il suo aiuto, lui non dice assolutamente nulla, si limita a fissarmi qualche secondo per poi andarsene... gentile! Dopo essermi ricomposta corro nello spogliatoio a cambiarmi per l'ora di educazione fisica. Quest'ora fortunatamente è in comune con Miranda e Shally, infatti non appena notano la mia presenza mi raggiungono e così cominciamo a chiacchierare: <Allora oggi pomeriggio ci sei anche tu da Alexia?> mi domanda Shally, io annuisco con un sorriso sistemandomi meglio la maglia, <Sarà divertente! I pomeriggi tra ragazze sono sempre i migliori!> commenta l'altra gemella, <FORZA RAGAZZI COMINCIATE A RISCALDARVI! POI GIOCHERETE A PALLAVOLO!> ordina il professore interrompendo la nostra conversazione, così come ordinato cominciamo a fare qualche esercizio.
La lezione di ginnastica è stata estenuante, non riesco a muovere le gambe! Così a fatica raggiungo l'aula per la lezione di matematica. Quando arrivo noto che in questo corso ci sono moltissimi studenti infatti i posti davanti sono già tutti occupati così sono costretta a sedermi in una delle ultime file accanto a una strana ragazza dai capelli verdi, <Ehi! Piacere io sono Annabeth ma poichè odio il mio nome tutti mi chiamano Fortune> si presenta con un sorriso, <Piacere di conoscerti io sono Belle!> esclamo felice per aver trovato una compagna di corso simpatica, <Il piacere tutto mio! Da dove vieni?> mi domanda interessata, <Sono francese... invece il tuo soprannome?> chiedo, <Oh, è una storia buffa... diciamo che in tutte le partite di bowling tutte le volte che esorto uno degli avversari questo puntualmente sbaglia... sono come un piccolo gufetto!> mi spiega ridendo, <Che storia buffa!> commento tra le risate. Questo momento di tranquillità viene interrotto con l'arrivo di Mike che occupa il posto accanto al mio: <Ehi Belle! Ci vediamo anche qui!> esclama tutto contento, <Eh già...> rispondo con poco entusiasmo tirando fuori il necessario dall'astuccio e sistemando i libri e i quaderni sul banco. <Senti oggi pomeriggio ti andrebbe di passare a vedermi agli allenamenti? Non te ne pentiresti... sono davvero molto bravo a calcio! Poi potremmo andare a prenderci un gelato> mi propone, <Mi spiace ma sono occupata, grazie per l'invito> rispondo educatamente. Per fortuna la conversazione termina perchè il professore entra in classe per cominciare la lezione. Prendo appunti tutto il tempo riscrivendo gli esercizi sulla lavagna mentre Fortune non fa altro che sbuffare e scarabocchiare sul suo libro.
<Hai fatto colpo ragazza mia!> esclama la ragazza dai capelli verdi mentre usciamo dall'aula dopo il suono della campanella, <Ma no... sta solamente cercando di mettersi in mostra...> minimizzo con un'alzata di spalle, <No, fidati! Ed è stato fantastico vedere la suo faccia dopo il tuo rifiuto! E' la prima volta che accade per lui! Tantissime ragazze cadono ai suoi piedi non è abituato!> ride ripensando alla scena di poco fa, <Ti giuro non riuscirei mai ad uscire con uno come lui! E' troppo pieno di sè, parla solo di sè stesso, continua a elogiare la sua persona e le sue doti.... è noiosissimo!> mi spiego, <Lo so, lo so... la gente è stupida! Comunque ora devo andare! Dammi il tuo cellulare che ti lascio il mio numero... così qualche volta ci vediamo! Sei davvero simpatica!> <Grazie anche tu! E mi farebbe davvero molto piacere!> esclamo passandole il telefono, che dopo aver memorizzato il suo numero mi restituisce, <Ci vediamo Belle!> <Ciao Fortune!> la saluto per poi andare all'ultima lezione della mattinata.
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L💕
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La Bella e la Bestia - Once upon today series
RomanceUn cuore d'oro e un cuore di ghiaccio, una ragazza e un ragazzo. Una amava troppo, l'altro non amava affatto. Lei troppo bella e buona, lui una bestia senza sentimenti (forse). -------------- Questo è il primo libro di una saga che ho voluto intitol...