Capitolo 11

48 4 0
                                    

Apro gli occhi a fatica per la forte luce che entra dalla finestra, la testa va decisamente meglio dato che le fitte sono sparite, ma le preoccupazioni del giorno precedente sono ancora lì: in questo momento Adam starà facendo il test di biologia non sapendo nulla di quello che gli ho pazientemente spiegato in questi giorni. Ho fallito ormai, mi arrendo, lo devo accettare, non sono riuscita a reggere tutta questa pressione, non sono la persona adatta a questo compito e non appena tornerò a scuola lo comunicherò al professore. Con questi pensieri raccolgo un po' di forze per misurarmi la temperatura mentre rispondo ai messaggi dei miei amici che subito mi fanno tornare il sorriso:

Alexia: Qui ti salutano tutte! Riposati che ti rivogliamo carica!

Io: Un bacio a tutte! Oggi sto già meglio!

Ieri sera hanno chiamato mio papà per sapere dove fossi finita dato che per la stanchezza mi ero dimenticata di mandare loro il messaggio. Anche Drew, come promesso, mi ha mandato un messaggio ieri sera chiedendomi come stavo ma ero troppo stanca per rispondergli, così me ne ha mandato un altro stamattina:

Drew: Ehi malata! Sei ancora viva? Non ci sentiamo da ieri!

Io: Ciao! Come puoi intuire sono viva e vegeta! Sto meglio!

La risposta mi arriva subito:

Drew: Sono felice di sentirti finalmente!

Io: Grazie per ieri

Drew: Smetti di ringraziarmi e pensa a tornare in forze che non vedo l'ora di andare a mangiare un gelato insieme!

Io: Anche io! Ci sentiamo! :)

Lo saluto sorridendo per poi spegnere il cellulare per controllare il termometro: non ho più la febbre! Decido di alzarmi dal letto, dato che è quasi mezzogiorno, per mangiare qualcosa. In cucina trovo mio padre indaffarato ai fornelli, <Buongiorno tesoro! Come ti senti oggi?> mi domanda, <Meglio... non ho più la febbre!> annuncio felice, <Che bella notizia!> esclama, <Ma papà tu non dovresti essere al lavoro?> gli domando prendendo posto a tavola, <No, ho già avvisato che oggi non ci sarei andato> afferma, <Ma papà non ce n'era bisogno, me la so cavare anche da sola!> lo tranquillizzo dispiaciuta per avergli fatto perdere una giornata di lavoro, <No tesoro non ci sarei mai andato sapendoti qui da sola ammalata! Quindi non avendo nulla da fare ti ho preparato questa zuppa calda, è la ricetta della nonna! Forza mangia!> ordina fiero mettendomi davanti una ciotola piena di brodo verdognolo, <Grazie papà> sussurro non troppo convinta dall'aspetto poco invitante pietanza, che sotto il suo sguardo rassicurante assaggio. Alla fine il sapore non è tanto male così la mangio tutta sotto lo sguardo soddisfatto di papà, <Bene, ora che ne dici di un film?> chiede contento di vedermi stare meglio, <Va bene! Ora tocca a me scegliere! Leonardo di Caprio rimane sempre la mia scelta quindi... The Wolf of Wall Street> affermo prendendo il mano il DVD dalla raccolta di mio padre, <Direi ottima scelta figlia mia!> commenta orgoglioso, così entrambi ci buttiamo sul divano a gustarci quel capolavoro candidato agli Oscar.

Adam

Questo test è stato un totale disastro, ne sono consapevole ma me ne importa ben poco: ho praticamene consegnato in bianco. Il professore come ha messo gli occhi sulla mia prova mi ha guardato con disapprovazione e rassegnazione. Credo che abbia capito che a me non importa assolutamente nulla della sua materia. Non appena suona la campanella corro fuori dall'aula sperando di non essere intercettato dal professore, ma proprio mentre pensavo di averla scampata una voce profonda risuona per il corridoio: <Adam, vieni con me> ordina l'uomo, io in silenzio per non peggiorare la situazione faccio come dice e rientro nell'aula ormai vuota. <Il tuo compito è bianco> afferma il professore porgendomi la mia prova, <Lo so... non vedo dove sia il problema... ha la collezione di compiti bianchi consegnati a mio nome> affermo con un'alzata di spalle, <Il problema è proprio questo! Io con te non so più cosa fare, se le cose non migliorano sarò costretto a convocare qui suo padre> afferma, a quelle parole sbianco, <No> lo interrompo bruscamente dirigendomi verso la porta, <Mio padre non c'è! Non può rintracciarlo> affermo uscendo dall'aula infuriato più che mai. Proprio in quel momento vedo un ragazzo dai capelli rossi vicino al mio armadietto con un pennarello indelebile in mano, quando mi avvicino trovo l'ennesimo insulto imbrattato sul mio armadietto. Lui rimane a guardare con sfida, così io stanco di mantenere l'indifferenza di fronte a questi affronti, afferro per il colletto della maglietta ben stirata questo nano rosso: <Bambini> gli sputo in faccia prima di tirargli un pugno sul naso per poi andarmene. Dato che oggi è una pessima giornata vengo fermato dal preside che sfortunatamente ha assistito a tutta la scena, <Adam sei una cosa impossibile! Alla prossima sarai sospeso, porta il tuo compagno in infermeria> mi ordina ormai abituato ai miei scatti d'ira, <Lui non è un mio compagno> affermo ignorando il suo comando per poi uscire dall'istituto. Mentre cammino mi squilla il cellulare, rispondo: <Che vuoi?> sapendo già di chi si tratta, <Adam ho assistito a tutta la scena, vediamoci tra dieci minuti al solito parco vicino a scuola> afferma il mio unico amico dall'altra parte del telefono per poi chiudere la chiamata. Sbuffo ma faccio come dice, ho bisogno di qualche suo consiglio dato che ho più problemi che capelli. Quando arrivo a destinazione lui è già lì, sulla solita panchina, <Den> lo saluto sedendomi accanto a lui, <Adam> mi saluta, <Come va?> mi chiede, <Da schifo, come sempre... oggi più degli altri giorni! Ho avuto il test di biologia che ho consegnato in bianco.> <Ma non è la prima volta...> afferma non capendo, <Il prof mi ha quindi fermato dopo la lezione per dirmi che o le cose sarebbero cambiate o avrebbe chiamato mio padre a scuola> spiego, <Ma lui non può chiamare tuo padre! Sarebbe un casino Adam!> esclama lui, <E' proprio questo il punto! Sono nella merda! Non ho più nulla da fare! Sono spacciato!> gli dico, <Non è vero! C'è una cosa che puoi fare... devi solo volerlo! Devi farti aiutare, la tua unica speranza è Belle!> esclama ovvio, <No!> lo interrompo, <Perché no, Adam? L'ho conosciuta io, è una ragazza fantastica> insiste, <Perché non voglio! Non accetterà mai di aiutarmi!> gli dico passandomi le mani tra i capelli, <Certo che sì invece! E' il professore che le ha dato il compito di aiutarti no?> <No, non mi aiuterà perché sono una persona terribile, ho fatto finta di non ricordarmi il suo nome e le ho detto che non mi importa nulla di lei... e poi l'ultimo incontro non mi sono presentato e lei mi ha detto che è stanca di rincorrermi... sono fregato! Qui a scuola non c'è nessun altro che mi vuole o che mi può aiutare> gli spiego passandomi una mano tra i capelli nervoso, <Perché devi sempre reagire d'istinto? Non puoi sempre allontanare tutti!> esclama Denis, <Ma io rovino sempre tutto, è nella mia natura...> alzo le spalle, <Non è vero... puoi ancora farcela!> mi rassicura, <Davvero? E come? Sono in un vicolo cieco, non posso uscirne> gli domando rassegnato, <Sì invece, puoi ritornare sui tuoi passi... chiedile scusa, vai e scusati con lei, promettile che ti impegnerai e vedrai che lei ti aiuterà> afferma alzandosi dalla panchina, <Io vado che mio padre mi sta aspettando... pensaci... ah e la prossima volta che sei arrabbiato evita di spaccare il naso a qualcuno, potrebbe peggiorare la tua situazione> mi raccomanda uscendo dal parco e lasciandomi solo. Ora sta a me... devo decidere ciò che voglio fare!

-------------------

Povera Belle... speriamo guarisca presto!

Adam.... che dire? Un combina guai per eccellenza... chissà cosa deciderà di fare... ma soprattutto chissà cosa lo spinge a comportarsi così... e il padre? Cosa c'è dietro a tutta questa situazione?

A queste domande verrà data una risposta nei prossimi capitoli...

Spero che questo vi sia piaciuto: vi invito come sempre a lasciare una stellina e qualche commento... sono sempre ben accetti e mi fanno piacere! Vi ricordo la mia pagina instagram "lacrimedoro_" e il trailer che trovate all'inizio della storia.

Un abbraccio

Lacrimedoro

La Bella e la Bestia - Once upon today seriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora