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Trin.. Trin.. Trin..
Ed ecco lodioso suono della sveglia, prendo il telefono e scrivo a Betty, la mia migliore amica, gli scrivo se oggi andiamo in piscina visto il caldo che fa, poso il telefono sul comodino e mi alzo per andare a fare colazione.

Al piano di sotto trovo la nonna che canta una canzone da me sconosciuta a squarciagola mentre prepara i pancake, la nonna e sempre stata allegra anche quando succedevano fatti in cui essere allegri era l'ultima cosa.

Il nonno invece è uno di quelli che si siedono sul divano e guardano la partita, insomma, il solito nonno pigro.

La nonna non si è ancora accorta di me e decido di fargli uno scherzo, gli vado dietro e inizio ad urlare, mia nonna tutta spaventata si gira di scatto e mi arriva un pancake in faccia, io e la sfiga camminiamo a braccetto, la nonna inizia a ridere ed io la seguo.

Finita la colazione, salgo in camera a vedere se Betty mi ha risposto, visto che si sono fatte le 10, e come pensavo Betty mi ha risposto:

Betty "BUONGIORNO BELLISSIMA ci vediamo da nino's alle 12"

Mi inizio a preparare, come prima cosa indosso il costume intero con le strisce bianche e rosa, indosso anche un vestito bianco molto largo così che posso coprire il costume metto le vans nere e preparo lo zaino e inizio ad infilarci telefono, la tovaglia del mare, degli elastici per i capelli e il libro che sto leggendo, orgoglio e pregiudizio, alzo gli occhi e guardo l'orologio appeso nella parete.
Si sono fatte le 11:30 prendo lo skateboard e lo zaino e scendo, mentre esco di casa urlo ai nonni che sto andando in piscina con Betty e che ritorno la sera, loro mi urlano che la sera a cena avremo degli ospiti, dei vecchi cugini del nonno, chiudo la porta e parto con il mio skateboard e le cuffiette, ascolto la canzone summer, una delle mie preferite.

Arrivata da nino's vedo Betty su una panchina che mi aspetta, la raggiungo e inseme entriamo, non c'è molta confusione, anche se nino's è una delle piscine più famose in Colorado.

Ci andiamo a sdragliare nelle sdraio e prendiamo un po' di sole.

6 ore dopo

Dopo aver salutato Betty sono tornata a casa, visto che la nonna mi continuava a chiamare dicendomi di ritornare a casa perché gli ospiti sarebbero arrivati a breve.

Finita di lavarmi mi trucco con del mascara e un rossetto nude, non sono una che si trucca molto, indosso o vestiti e mi guardo allo specchio, indosso i pantaloncini neri e un top a fascia bianca e le mie solite vans nere faccio le due trecce alla francese che con i miei capelli biondo miele stanno veramente bene, sento suonare il campanello e scendo al piano di sotto, la nonna ha aperto la porta e vedo entrare una signora sui 48 anni, un uomo sulla 50ina ed un ragazzo, alto, moro, ed occhi verde smeraldo, rimango a guardarlo senza accorgermene, il nonno mi da una spintarella ed io torno nella realtà, me li presenta, la donna si chiama Lucia, suo marito Arturo e lui.. Il ragazzo di cui mi ero incantata si chiama vicrot.

Victor

Prima di scendere dalla macchina mi dice di comportarmi bene con la nipote di suo nonno <si ho capito non me lo ripetere più per favore che già è la quinta volta che me lo ripeti, non capisco cosa ha di così tanto prezioso questa ragazza>
<VICTOR NON PARLARE COSÌ A TUA MADRE> mi alza la voce quello che dovrebbe essere il mio padre addottivo <non gli ho detto niente però vabbè come dite voi>.
Scendiamo dalla macchina e arriviamo davanti alla porta dove mia madre suona al campanello, ci aprono alla porta e salutiamo, vedo questi occhi azzurri, i capelli biondi, mi sta guardando, I nostri occhi si stanno incrociando per un millesimo di secondo, sento calore dentro di me, ho un angelo davanti ai miei occhi.
Vedo che mi sta ancora guardando mentre è persa tra i suoi pensieri <vuoi per caso una foto?> gli dico facendo un ghigno.

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