Extra #3 - Un passaggio per un mondo fantastico

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"Saltate, su!"Le bambine, davanti a me, imitano i movimenti che sto mostrando loro con un sorriso sulle labbra nonostante la fatica

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"Saltate, su!"
Le bambine, davanti a me, imitano i movimenti che sto mostrando loro con un sorriso sulle labbra nonostante la fatica.
Così come sto facendo io da un'ora a questa parte.
<<Adoro stare qui, nonostante la mia sempre presente stanchezza fisica.>>

"Bene, siete state bravissime, andate pure a lavarmi."
Tutte mi corrono incontro per salutarmi e io le abbraccio con calore dalla prima all'ultima.
"Ciao Marta, io torno a casa."
Mi sorride e mi lascia andare, con questa borsa che rischia di diventare più grossa di me.
Il telefono trilla e leggo la risposta al mio ultimo commento su Wattpad, per poi rimetterlo via e attraversare la strada per arrivare alla fermata del pullman.

Rimango seduta sotto la pensilina per lungo tempo, cercando qualcosa da leggere che riesca a prendermi e che mi entusiasmi.
Ma quando speri di poter vivere in un mondo di fantasia dovresti aspettarti che niente possa andare nel verso giusto.

Sento lo sbuffo della fermata del mezzo che attendevo, ma quando alzo lo sguardo vedo, davanti a me, solo una macchina nera con i finestrini completamente neri che mi impediscono di vedere all'interno.
Il rumore di una portiera che si apre e si richiude subito dopo, mi fa salire i brividi sulla schiena.
Vorrei scappare, ma il peso della borsa poggiata sulle mie gambe e la strana sensazione che ha appena stretto il mio cuore in una morsa non mi fa compiere neanche un movimento.
La prima cosa che noto è un completo elegante da uomo su un corpo alto e longilineo, poi sento la voce dell'uomo.
Roca, profonda.
Eccitante.
"Si è persa, signorina?"
Alzo gli occhi e il cuore mi si ferma nel petto, così come fa il respiro ancora incastrato nei polmoni.

Corti capelli neri, tenuti in maniera ordinata e occhi verdi che sono capaci di ipnotizzarti solo sfiorandoti e niente barba a contornare delle labbra chiare e carnose.
L'uomo dei miei sogni si è palesato davanti a me e non sembra finto come quando chiudo gli occhi e lascio che Morfeo faccia la sua magia sulla mia mente.
<<Scusami James, ma qui c'è la tua esatta copia e non posso non donargli il mio cuore. E il mio corpo se lo vorrà.>>
Arrossisco, sentendo i miei pensieri e scuoto la testa.
"Sto solo aspettando il bus per tornare a casa."
Il suo sguardo è curioso, puntato su di me come se io avessi tutte le risposte dell'universo e mi chiede dove abito.
<<Cavolo come corre questo qui, ma non ci penso neanche a rifiutare un invito così palese a farlo entrare nel mio letto!>>
"Ehm, non molto distante da qui. Rimaniamo sempre in provincia di Padova."
Il suo sguardo diventa ancora più curioso e lo shock che nasce sul suo volto sembra voler dire cose che non voglio sentire.

"Ehm, signorina. È proprio sicura di non essersi persa? Damn, I hope you are blowing smoke."
Quell'accento mi pietrifica.
Non ho mai sentito nessuno, ma ho letto di qualcuno che ogni tanto riusciva a farmi leggere delle sue origini.
<<Come se io potessi mai finire all'interno di un libro e non ricordo proprio una scena con James in auto.>>
"No, che non mi sono persa! Sono uscita dieci minuti fa dalla palestra di ginnastica ritmica in cui insegno, proprio da quella parte."
Mi volto e indico il punto da cui sono convinta di essere arrivata, ma l'unica cosa che vedo è una strada senza edifici attorno.
<<Ma dove sono capitata?>>
"Oh, nice! That takes the cake!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 21, 2019 ⏰

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