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Hot surprise

Alec era stanchissimo. Era sera e lui stava tornando a casa dopo un giorno passato all'istituto. Stupide riunioni del conclave. Non vedeva l'ora di tornare a casa dal suo stregone.

Arrivato al loft, prese le chiavi dalla tasca e le inserì nella fessura, la girò e si sentì un Click!.

Afferrò la maniglia e la spinse verso il basso per poi spingere.

-sono tornato!-

Urlò il cacciatore togliendosi la giacca di pelle nera, appendendola all'attaccapanni a fianco della porta d'ingresso. Si tolse le armi di dosso e le ripose nell'armadio apposito.

-Mags?-

Lo chiamò. Si guardò intorno. Il loft era avvolto nell'oscurità. Premette l'interruttore e la luce artificiale avvolse la stanza.

Si diresse in cucina. Prese un bicchiere e del succo di arancia dal frigo riempiendo il bicchiere.

Nel mentre presidente aveva cominciato a strusciarsi sulle sue gambe, facendolo sorridere.

Si abbassò e posò le mani sul suo pelo morbido, accarezzandolo.

-dov'è finito il tuo padrone?-

Gli chiese, come se lui potesse risponderli.

Di tutta risposta. Sorprendendo Alec. Presidente si diresse in salotto miagolando. Aspettandolo sulla soglia della porta della cucina.

Alec aggrottò le folte sopracciglia.

-dovevo seguirti?-

Gli chiese ed il gatto miagolo in approvazione.

Il cacciatore appoggiò il bicchiere sul tavolo e seguì il gatto.

Arrivati in salotto, il presidente. Era seduto sul tavolino basso di fronte al divano e miagolava.

Alec si avvicinò a lui e notò un post It giallo sotto di lui. Lo spostò e lo lesse.

Alexander.
Se stai leggendo questo post It, significa che ,presidente ha fatto come gli ho ordinato. Bravo gatto.
Comunque, mio bellissimo angelo!.
Sono in camera da letto, ho una calda sorpresa per te...NON FARMI ASPETTARE!.

Sorrise e appoggiò il post It sul tavolo dove, ciambellato Presidente dormiva beato.

Prese un lungo respiro e si avviò verso la camera da letto. Sulla schiena scariche elettriche la percorrevano. Era già eccitato solo al pensiero di quella  calda sorpresa.

Lentamente aprì la porta, ed il fiato gli si mozzó.

-bentornato Alexander-

Sussurrò malizioso lo stregone.

Alec era senza parole. Gli mancava il respiro. I suoi occhi celesti che vagavano sognanti per il corpo di Magnus,  che sorrise compiaciuto.

-sei bellissimo...- sussurrò il figlio dell'angelo.

Magnus era disteso su un fianco sul letto matrimoniale, sopra delle lenzuola di seta dorate. Il braccio destro a sorreggerli la testa, mentre l'altro braccio adagiato sul fianco. Il busto fasciato da una maglietta a rete smanicata Agentata, il collo stretto da un boa di piume fucsia.  Le gambe nude. l'intimità coperta da una mutanda in pizzo nero e una giarrettiera del medesimo colore sulla coscia sinistra.

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