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Caro Harry,
oggi sei venuto per la prima volta a casa mia e mia madre era entusiasta di conoscerti, perché dice che non faccio altro che «parlare di te e soltanto di te», ma per fortuna a te questo
non l'ha detto.
Anche lei già ti ama.
Quando siamo entrati nella mia camera, ti sei lanciato sul letto come se fossi a casa tua e ciò a me non è dispiaciuto affatto. Mi piace sapere che sei a tuo agio a casa mia.
Io ho sorriso nel vederti e poi ti ho chiesto che cosa ti andava di fare, ma tu non hai risposto. Allora ti ho guardato e ho notato che stavi contemplando il vuoto, del tutto immerso nei tuoi pensieri e ho capito che quindi, probabilmente, non ti eri nemmeno accorto che ti avevo posto una domanda.
Perciò mi sono avvicinato e mi sono seduto accanto a te sul materasso, poggiandoti una mano sulla spalla per scuoterti. Quando hai ricambiato lo sguardo ho capito che eri sull'orlo delle lacrime e, prendendo coraggio per entrambi, ti ho chiesto cosa fosse successo.
Hai detto che tu e Louis vi siete lasciati, che tu lo hai lasciato.
E allora mi sono chiesto perché stessi piangendo sei eri stato tu a finirla, ma subito ho capito che quando lasci qualcuno, anche se sai che è la cosa più giusta, non è detto che tu non debba soffrirne.
Mi hai spiegato che ti erano venuti dei dubbi e che, semplicemente, hai capito di non amarlo più.
Però stai male a non averlo più accanto, perché ci tieni ancora tremendamente a lui.
Quello dovrei essere io.

that should be me • narryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora