Railthinking

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1.

Fare bene il proprio lavoro

        - vengo a pensare -

fare bene questo

per quanto si può e per quanto si riesce

(e non preoccuparsi di nulla peraltro).

Questo: come consistenza

        delle cose intorno.

2.

Ché questo fa già da

strada / spartiacque / ponte

su acque (fossero anche) agitate --

separatore, sì: divide i pensieri

lascia lontano

mette in penombra

e dissipa e dissimula

        ed infine poi

                svapora

3.

svapora queste

immagini di vita come

di piccoli sottaciuti lamenti

per comodità contingenti

dissolve questo

modesto cabotaggio di miopi calcoli e

rifrangenze private familiari di

pregresse incontinenze d'astio malcelato

sostenute nei tragitti percorsi

        ad energia parziale

        incerti segnali

di una inferma opzione

del pensiero. Eppure

4.

Eppure lo sguardo se 

preso attendendo il

momento di non attenzione di

- di non controllo -

reale nel proprio esser

creatura quello

sguardo dice

 che una poesia si può sempre dire

scrivere implorare quasi come 

una preghiera.

Dopotutto

5.

mediare tra le cose dopotutto paga e 

proprio una poesia magari

ancora oggi

        (se la ride dell'età del mondo

                e della tua:

                        tutto è giovane per le)

media stende un ponte morbido

ricuce paziente

e fa più limpido lo sguardo per l'istante

di un istante perlomeno.

E ricordo

6.

Ricordo Bologna venivo qui per il

giro del concorso

di dottorato anni fa ed era

 così diverso da adesso così lontano

nelle ere del tempo

dell'universo personale

(che vale a dire tutto ciò che conta)

 ma se vogliamo pure

non così dissimile

a pensarci da come sono

ora. Eppure anche so

7.

Eppure anche so

o meglio

anche patisco poiché

schietta lealtà 

imporrebbe 

(inevitabilmente)

almeno un certo

fastidioso imbarazzo

 ad esempio 

al guardar dentro questo

impasto nel fango

di una scrittura davvero

perfettibile

esposta per sempre, nel fianco carnale

ferita dal non saper

aprire o chiudere un verso

        per come si deve

Perché allora

8. 

Perché una poesia appunto si può sempre 

tentare di scrivere

provare nel dire e ragionare:

 non ha scandalo

del tempo, ma sempre

 trattiene in sé il sorriso

del mattino:

 l'intrigo perenne 

di una possibilità

sempre nuova,

come...

9.

come un luogo di un viaggio

(questo, e mille e mille altri ancora)

uno scorcio sereno

tra le cose che sono

che contornano i corpi.

Anni diVersiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora