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*lei è la protagonista*

«siamo all'inizio di luglio e non hai ancora comprato niente?!» mi sgrida Greta dal telefono.

«va bene, a domani» stacco la chiamata e poso il cellulare sul comodino. Guardo per un attimo il disordine nella mia stanza.. riuscirò a sistemare tutto prima dell'arrivo dei miei genitori..?

Scusate non mi sono ancora presentata hahah, che sbadata!
Sono Allison Jefferson e vivo con la mia famiglia nella città Natale di mia madre (Anna Forte) e cioè Napoli, mentre mio padre (Richard Jefferson) è nato ad Hollywood.
Ho 17 anni. I capelli biondi e mossi, lunghi fino sopra ai fianchi. Pelle chiara, labbra carnose, occhi marroni (ma indosso le lenti a contatto azzurre).

Sono figlia unica ma non mi dispiace, perché almeno non ho nessuno con cui litigare ogni giorno per una stupidaggine diversa, nessuno che fa la spia ai miei genitori, nessuno con cui condividere le cose che uso quotidianamente e nessuno che mi dà fastidio.

Tra pochissime settimane inizia la scuola, ma non ho ancora comprato il materiale scolastico. Diciamo che a scuola non sono vista di buon occhio per ciò che faccio, e per questo non sono così tanto felice di tornarci per beccarmi punizioni ogni 5 minuti, e neanche per vedere quegli idioti che la frequentano.

[...]

sono riuscita a mettere in ordine la mia camera e quindi scendo le scale per stendermi sul divano del salone.

Metto le cuffiette e avvio la playlist con le mie canzoni preferite, mentre scorro la home di Instagram.

Vi ho già detto che la mia città preferita è Hollywood? beh ora lo sapete.
Non so molto dei negozi, bar o ristoranti di quella città perché mio padre non me ne parla dato che è “una città come le altre”. Mi piacerebbe tantissimo visitarla ma purtroppo non è possibile.. mio padre non guadagna molto e infatti sta cercando un altro lavoro. Speriamo in bene!

sento suonare il campanello e quindi vado ad aprire.
Spero non sia una mia “amica” o “amico” perché sono davvero in pessime condizioni.
Per fortuna sono i miei genitori.

Vi chiedete perché ho messo amica o amico tra virgolette?
Beh loro sono quelle persone che dicono che senza di te non possono vivere, e poi ti buttano merda addosso quando non puoi né vederle né sentirle.
E io credevo che fossero davvero i miei migliori amici, fin quando Greta non mi ha aiutata ad aprire gli occhi, facendomi capire quanto questo mondo faccia altamente schifo.

beh io non ho né amiche e né amici qui. Ho solo la mia migliore amica Greta, e questo mi basta e avanza. Lei c'è sempre stata ed è l'unica che mi capisce e mi aiuta. Ci sono sempre per lei come lei c'è sempre per me. In alcuni momenti siamo cane e gatto, in altri momenti sembriamo un'unica persona. Il nostro legame è qualcosa che non so spiegare. Anche se avvolte mi fa arrabbiare so che posso contare su di lei.

Sapete quando state male ma non volete dire il perché a nessuno, ma lei lo sa perché è come se ti leggesse nel pensiero? Avete presente quando succede qualcosa e tu guardi la tua migliore amica, e magicamente capisce tutto ciò che state pensando, quando nessuno ci riesce? Avete presente quando siete arrabbiate con la vostra migliore amica e volete tenerle il broncio, ma appena vi guarda scoppiate a ridere? Avete presente quando litigate con lei e dopo neanche 24 ore la incontrate e scoppiate entrambe a piangere perchè vi mancate troppo, come se vi sentiste mancare l'aria? ecco.. per me LEI è quella persona.

«cosa avete preso da mangiare?» chiedo ai miei genitori.
In quel preciso istante entra mio padre con tre pizze in mano e mi sorride.
Oggi avevo proprio voglia di pizza! Mi sa che mi legge nel pensiero anche lui hahah.
Saltello dalla gioia.
Ho già apparecchiato e quindi mi siedo subito a tavola.

sento il telefono squillare prima di addentare il mio trancio di pizza, così mi alzo e lo prendo per riposandere
«lo sai che non devi usare il telefono a tavola, giusto?» mi ricorda giustamente mio padre.
«sì lo so, per favore solo per questa volta» lo supplico. 
Luinuisce e io rispondo in tempo.
«ciao Tommy, dimmi» dico addentando il mio pezzo di pizza.

È mio cugino Thomas, figlio del fratello di mio padre.
Ogni tanto ci vediamo qui a Napoli perché adora la nostra città, infatti scende tutte estati appena può.
È alto, moro, occhi azzurri e pelle abbastanza scura. Ha 19 anni e tutte le ragazze della sua scuola gli vanno dietro.. diciamo che lui è uno dei “popolari”.

«heyy bimba, volevo chiederti se per il 15 è confermato il volo»
«sisi tranquillo, non vedo l'ora di vederti!» sono davvero felice.
«anche io piccola» dice dolcemente
«salutami zio e zia!»
«mamma, papà, vi saluta Tomas» lo salutano contemporaneamente, e dopo averlo fatto anch'io, stacco la chiamata.

«ora mangia» mi dice papà
«sì tranquillo»

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852 parole♡

heyy💙
questo è il primo capitolo!✨
scusate se ci sono degli errori..
se vi è piaciuto lasciate una stellina, grazie in anticipo se lo farete💘
ci vediamo al prossimo capitolo 😊

fai lo stronzo con la stronza sbagliata - Jace Norman♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora