2 Rientro a scuola

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Finalmente, con cinque giorni di ritardo, arrivano i mobili e passiamo una giornata intera a montare e arredare la nuova casa. E così è arrivato il primo Settembre, tra dieci giorni ricomincia la scuola.

Non ho per niente voglia di ricominciare. Non conosco nessuno e tutti mi chiederanno il motivo del trasferimento. Devo ricominciare tutto da capo e non mi va, anche se riflettendoci, penso che posso essere chi voglio. Nessuno sa chi sono realmente, quindi posso essere chiunque mi vada di essere. Nella vecchia scuola ero un po' la brava ragazza studiosa della situazione, insieme a Blair ed altre nostre amiche, ma adesso posso essere qualsiasi cosa. Una drogata, un'emo, una cherleeder, una cantante, chiunque. Ma no, non farò gaf enormi, e sarò solo me stessa, me stessa al meglio che posso.

E bene si, oggi io, mamma ed Eric andiamo a dare l'iscrizione a questa scuola che ci è sembrata la migliore del quartiere: la Farrel High School ha una buona nomina, dicono con buoni insegnanti e frequentata da brave persone, dotata di campi da calcio, tennis, pallavolo, rugby, piscina, e molto altro!

"Piacere dovete essere gli Allen!" dice una signora bassa e tozza a mia madre, probabilmente la preside, la sign.a Woldolf.

"Si piacere, lui è Eric e lei Olivia!"

Parliamo per un'ora dei vari programmi e delle regole che si seguono nell'istituto e alla fine approva le nostre iscrizioni.

"Complimenti, ora siete ufficialmente studenti della mia scuola! Ci vediamo tra dieci giorni!"

Mi sembra un bell'ambiente, mi troverò bene, spero.

"Olivia, io ed Eric andiamo a trovare i nonni, tu vai a comprare i libri per la scuola, qui dietro c'è una libreria, ecco i soldi"

Mi incammino verso la libreria e respiro quest'aria, diversa da quella di Seattle. Entro nel negozio, fornito da aria condizionata che mi fa rifiatare un po': pur essendo Settembre, sembra di stare a Luglio inoltrato.

"Ha bisogno di aiuto?" mi volto verso la voce maschile che mi parla.

"Si, cerco questi libri" gli porgo una lista con i titoli dei libri che devo comprare, non prima di accorgermi che il commesso che mi ha parlato è molto, troppo giovane. Ha una targhetta sulla divisa con scritto J. Parker.

Va nel magazzino e dopo un minuto riappare dalle scale con i libri in mano e li poggia sul bancone per fare il conto.

"Nuova da queste parti? Non mi sembra di averti mai vista qui" dice, mentre fa la somma dei prezzi.

"Si, mi sono trasferita da poco da Seattle"

"Anche io abitavo a Seattle, vedrai ti troverai bene qui" mi sorride "piacere Jason"

"Olivia" sorrido a mia volta e ci stringiamo la mano, dopo pago ed esco. Ma appena varco la soglia, tutti i libri che portavi sulle braccia cadono per terra. Che figuraccia.

"Tieni questa" sento di nuovo una voce maschile, sempre di Jason, mi volto e vedo lui che mi porge una busta.

Amore ArsenicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora