capitolo 4

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Ad Helen entrambi i test risultavano positivi, ma lei già era a conoscenza di questo suo "problema".

Ora toccava a me.

Primo test: positivo.

Secondo test: positivo.

MA A CHE CAZZO SERVONO I PRESERVATIVI SE RESTO COMUNQUE INCINTA?!

Sono nella merda fino al collo.

Ho 15 fottutissimi anni, non posso rimanere incinta.

Ho tutta la vita davanti e voglio viverla.

Ed ecco che arrivano le lacrime.

Dopo aver letto il risultato del test non ricordo nulla, quasi.

L'unica cosa che mi è rimasta impressa è il test col segno positivo e io che mi butto a terra piangendo.

Stavo davvero male.

Non avevo mai pianto così tanto, nemmeno quando mio padre se n'era andato, nemmeno al funerale di mia nonna.

Ma io ero decisa, avrei abortito.

Non avrei detto nulla a Jacob, mi sarei assentata qualche giorno da scuola, e lo avrei anche evitato per un po'.

Non sarei riuscita a guardarlo con gli stessi occhi, dopo la scoperta.

Non tanto perchè lo ritenessi in colpa, perchè effettivamente non è colpa di nessuno, ma al pensiero, non lo so... ci stavo male.

Dopo aver pianto tutto l'Oceano Atlantico, e parte del Pacifico, mi alzai e mi diressi verso il salotto dicendo: "Voglio abortire."

"Scusa, ripeti?" disse Helen, che sembrava a dir poco contraria alla mia decisione.

"Voglio abortire." replicai secca.

"Tu vuoi privare la vita a tuo figlio, sangue del tuo sangue, ma soprattutto vuoi punire quel fagiolino togliendogli la vita per un errore non suo!?"

"Helen, ma cosa stai dicendo! Io lo sto salvando!"

"Salvare Eve, davvero? Lo stai privando di vivere! Stai compiendo una scelta che non sta a te fare!"

"Non sta a me? Se portassi avanti la gravidanza e dessi alla luce questo bambino sarebbe un disastro; non solo per me, ma anche per Jacob e soprattutto per lui. Vivrebbe in una famiglia divisa, perchè non conosci la reazione di Jacob a questa notizia, ma la posso immaginare. Non posso nemmeno permettergli stabilità economica, dato che io non lavoro e mia madre è già tanto se riesce a permetterci qualche sfizio ogni tanto. E poi quando sarà più grande? Hai idea degli insulti che riceverà riguardo alla sua famiglia? 'figlio di troia', beh scusa se non voglio obbligare un bambino a vivere così.
Tu cosa hai intenzione di fare?

"Lo tengo, non mi importa quanto sia
rischioso, voglio provarci."

"Okay, Helen. Rispetto la tua decisione, e se avrai bisogno puoi contare su di me."

"Grazie Eve."

Ci abbracciammo forte nonostante fino a qualche minuto prima ci urlassimo contro.

Nonostante tutto, non riesco ad arrabbiarmi con lei, è pur sempre la mia migliore amica.

"Devj dirlo a Dylan, soprattutto se vuoi tenerlo." le dissi io.

"Lo so..."

"Ei El tranquilla; facciamo così: stasera invitiamo qui tutti, la camuffiamo in
una serata film semplice e al momento giusto te lo porti via e glielo dici, OK?"

"Grazie Eve, sei la migliore! Ma tua madre? E con Jacob, cos'hai intenzione di fare?"

"Mia madre non tornerà prima di domani pomeriggio, oggi volava in Messico. Con Jacob... voglio lasciarlo."

"No cosa, come, perchè? Non ti sembra una decisione troppo affrettata?"

"El sai che io vado d'istinto, e ora mi sento che è la cosa più giusta da fare. Poi magari me ne pentirò ma per ora è quello che va fatto."

"OK, se lo dici tu... Glielo dirai stasera?"

"Si. Ah chiama gli altri, per le 19.00 qui, digli di portare il pigiama, io preparo le cose."

"Va bene capo!" esclamò Helen.

E ora come faccio a lasciare Jacob? Con quale scusa?

Che situazione complicata.


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