A Vectroland tutto sembrava procedere per il verso giusto, come sempre: la divisione sociale era stabile, i lavori affidati anche e tutti proseguivano le loro vite come era stato stabilito più di 200 anni fa dopo la Decadenza Sociale ed Economica del paese.
Eppure qualcosa si agitava nell'aria.
C'era il sapore della rivoluzione, del segreto, della cospirazione e Alex sapeva che tutto ciò andava fermato anche a costo della sua stessa vita; una vita dedicata alle regole e alla loro esecuzione. Così dall'alto della sua torre di vetro cominciò ad osservare ossessivo la gente che camminava cercando di individuare in loro quello che potesse essere un qualcosa di sospetto. Faceva caldo e i baffi sudavano, si incollavano alla pelle. Era giovane per essere il sommo sorvegliatore della città eppure eccolo li, dopo anni di gavetta e di lotte, preso da un attacco d'ansia.
Doveva calmarsi.
Prese il pettine per i baffi e cominciò a lisciarli così come faceva sempre quando doveva scaricare la tensione. E funzionò. Che poi si chiese anche perché avesse i baffi, ad un certo punto, che nemmeno gli donavano. Decise che era giunto il momento di toglierli, ma non prima di aver trovato un modo per scaricare le sue ansie.
Girò la sedia verso lo schermo e continuò a guardare e monitorare e risolvere piccole problematiche quotidiane, e tutto tornò nella norma.
A Vectroland ogni cosa era nella norma, ogni strada, ogni quartiere, ogni casa, non era fuori posto, almeno non nella parte ricca della città. I giardini erano potati, le piscine pulite. Ogni persona che se ne occupava scandiva le giornate ai ricchi che si godevano essenzialmente la vita senza faticare. Le loro auto erano lucidate ogni giorno, come se ce ne fosse davvero bisogno, da chi stava un gradino sotto la scala sociale: il ceto medio. Ebbene si, di solito il ceto medio lavorava per lo stato, era impiegato. Non ora. Ora serviva i ricchi e veniva a sua volta servito dai poveri. I ricchi non potevano far maneggiare le loro cose ai poveri, il divario sarebbe stato troppo largo così si istituì questa scala sociale. E tutto funzionava.
Fino ad oggi.
O almeno questo era il pensiero di Alex che andò di nuovo in iperventilazione stanco delle sciocchezze che arrivavano costantemente sulla sua scrivania. Il suo tempo era sprecato così, pensava, avrebbe dovuto spenderlo meglio dando la caccia a chi osava compromettere il Sistema. Girò di nuovo la sedia verso la vetrata ma sta volta vide il suo di volto, quello di un uomo stanco e afflitto. Per pochi secondi lo fissò e poi ci fu uno schianto: una colomba contro il vetro, una cosa che succedeva spesso a quell'altezza. Non vedono il vetro e si schiantano. Dovevano trovare una soluzione al più presto, ma grazie a questo si ridestò dai suoi pensieri e si avviò verso il bagno dell'ufficio, prese il rasoio e tagliò via quei baffi neri e spessi che si era fatto crescere. Si tagliò leggermente nella foga del momento ma poco importava: eccolo lì il suo volto pulito, eccolo nella freschezza dei suoi 32 anni. Basta pensieri inutili, basta sonno perso, il Sistema funzionava e lui doveva continuare solo a sorvegliarlo senza caricarsi di altre ansie.
Si diede una passata di dopobarba e tornò alla sua scrivania.
E la giornata proseguì senza più intoppi.
Fino ad oggi Alex aveva coltivato con cura il suo paio di baffi che, come suo padre prima di lui, erano neri e dritti e donavano quel senso di autorità che doveva addirsi al sorvegliante della città. Per generazioni da quando era stato istituito il Sistema, la famiglia di Alex aveva ricoperto quella carica importante, erano gli unici ricchi a lavorare, ma dovevano farlo per tradizione, anche se era tutto computerizzato, anche se c'era ben poco da sorvegliare in 200 anni di lavoro.
Fino ad oggi Alex era stato sicuro del suo paio di baffi e della sua posizione, ma qualcosa stava cambiando. I baffi che aveva curato così tanto ora giacevano sparsi dentro il tubo di scolo del lavandino, nel bagno del suo ufficio e non sarebbero più tornati.
Questo fu l'inizio di una piccola rivoluzione del sistema.
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Vectroland
RomanceA Vectroland tutto sembrava procedere come sempre: la scala sociale resisteva e il Sistema veniva costantemente sorvegliato. Fino ad oggi. L'aria di una rivoluzione alleggiava per la città, Alex la sentiva nelle sue vene. Da oggi tutto sarebbe cambi...