tu mi salvi.

141 9 3
                                    

Joe non capiva. Era confuso.

Riusciva solo a capire quanto fosse stupido.
L'idea di averla aiutata e di essersi innamorato di lei lo frustrava.
A casa l'avrebbe aspettato la fidanzata Giulia, ma lui non aspettava lei.
Non capiva.
Cazzo se non capiva.
Sembrava che gli si fosse bloccato il cervello,
come se quell'incontro l'avesse resettato.

...

"buongiorno piccola." Disse il ragazzo alla bimba, che stava scuotendo dolcemente per svegliarla.
"buongiorno joe." Disse schioccandogli un bacio dolce sulla guancia.
"che ore sono? Mi sento così stanca." chiese.
"sono le 6 del mattino, bimba." rispose.
"dai smettila di darmi questi soprannomi, mi sento così piccola quando lo fai..."continuò con la voce impastata dal sonno.
"sento come se tu fossi la mia piccola, una bimba da crescere. Scusa." Rispose.

ci fu un silenzio imbarazzante.

joe non aggiunse nulla per evitare ulteriore imbarazzo, mentre sophie stava letteralmente viaggiando con la mente dopo l'ultima affermazione del moro.

"io vado a vestirmi, e questa volta cerca di non guardare come la scorsa sera, grazie." Disse sophie interrompendo il silenzio che si era creato.
"o-ok, io vado fuori a fare una telefonata."
Disse Joe imbarazzato.

...

"Ben sono nella merda." Disse il moro verso il telefono cellulare. Ben, Ben Hardy, era un suo amico molto caro, conosciuto durante le riprese.
"Buongiorno anche a te, boy." rispose il biondo.
"buongiorno." rispose.
"Spiegami l'ennesimo casino, ti ascolto." si sentiva che il biondo si fosse svegliato per la chiamata.

...

"amico, non ti facevo così maniaco e pedofilo."
Disse sarcastico Ben.
"sei di aiuto quanto una pietra da compagnia."
rispose con lo stesso tono il moro.
"dico sul serio, è un bel casino. Tra tutti i problemi minori che porteranno una vostra futura relazione, immagina la frustrazione della madre quando la figlia le dirà "mamma, questo è il mio ragazzo." e mostrerà un 35enne invece di un suo coetaneo. Non potrà mai andare." Rispose.
Joe si mise a piangere rumorosamente.
"amico, perdonami se ti ho ferito in qualche modo. Ho detto solo la verità. Mettiamo caso che la madre accetti tutto e i problemi sparissero, ma sei sicuro che una bimba come lei si innamori di te? Anche perché siete solo conoscenti..."chiese di nuovo il biondo.
"non ho la certezza di niente, cazzo. È tutta una fottuta incertezza." Disse.
"Joe, parliamone oggi. A dopo amico." Disse Ben, che stava iniziando a capire la situazione mentale del moro.
"Grazie Ben, a dopo." Rispose.
Sophie arrivò subito dopo, e per un momento Joe aveva paura che la bimba avesse sentito tutto.
"Joe porca puttana, mi hai fatto morire. Potevi almeno avvisare che saresti uscito!" Disse.
"bimba, vedi che io te l'ho detto." Rispose calmo.
"vabbè faccio finta di crederti." Disse abbracciandolo istintivamente.
"piccola stupida, ti voglio bene anche io." Disse.
Una lacrima traditrice scese lungo la guancia del più grande, passando lo sguardo della piccola. "Joe, cos'hai?" Disse cacciando via dalla guancia di Joe la lacrima con il pollice.
"nulla." Rispose freddo il ragazzo.
"Joe in questo poco tempo in cui siamo stati insieme ho capito che sei pazzo, ma non così pazzo da piangere a caso. Cosa c'è, dimmelo. Non voglio vederti triste." Rispose la bimba.
"Sophie, non capiresti." Disse per tutta risposta il ragazzo.
"SI CHE CAPIREI,DIO! dimmi cosa hai!" Disse.
"Sophie non puoi capire...che io di te mi sono innamorato! Si hai sentito bene, non sono pazzo. Mi sono innamorato di una bambina che  ho appena conosciuto di 13 anni, potrei finire in carcere per te ma non mi importerebbe!  Potrei essere deriso per te ma non mi importerebbe! Ora mi basta solo che tu sia con me o che tu sia felice, del resto non mi importa! Tu mi salvi da tutto, Salvami! Salvami dal male, da tutto ciò che mi potrebbe ferire. Salvami sophie, perché solo tu ora potresti farlo, nonostante tu sia una bambina!" Disse istericamente Joe.
"Joe, io non so cosa dire. Mi hai spiazzata." Disse rientrando in camera la piccola.

Joe si auto maledisse, non avrebbe dovuto dirlo. Si sentiva in colpa.
Eppure voleva solo Sophie. Voleva essere tutto per lei, voleva essere la sua prima volta, la sua prima cotta, il suo primo ragazzo. Il muro dell'età non gli importava più, voleva solo lei.

Entrò in camera ma sophie non c'era più.
Lacrime salate cominciarono a scendere nuovamente lungo il suo viso. Il respiro si fece più pesante, la vista più appannata. Si mise in ginocchio maledendosi mentalmente, aveva sbagliato tutto.

La porta si aprì.

Joe non ci capì più niente.

save me.•joe m.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora