Capitolo 3

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Aria umida, rocce fredde e ombre nere proiettate dalla luce tremolante delle torce.

Anche il più piccolo rumore riecheggiava tra quelle pareti pregne di angoscia e disperazione

- Zia Iona, non puoi lasciare che ti facciano questo! - Sybil piangeva, non riusciva a farne a meno. Le mani tremanti strette alle sbarre della cella.

Dall'altra parte, una donna anziana, sottile e composta, se ne stava tranquillamente seduta sulla panca di legno, i polsi assicurati a due pesanti catene saldate al muro

- Non hai fatto nulla di male! Tu aiuti solo le persone! - insistette Sybil

- Non angustiarti, tesoro – replicò la donna con una tranquillità che non si addiceva certo ad una prigioniera in quelle condizioni – La Morte è solo un cambiamento, un giorno non molto lontano lo imparerai 

- Morte?! Tu non morirai! Non lo permetterò! Il Conte mi ascolterà, so che lo farà...! 

- Il Conte è sordo e cieco a molte cose, è il burattino di qualcuno che tu nemmeno immagini... Non puoi nulla contro ciò che sta accadendo. Per ora -

Sybil crollò in ginocchio, percorsa da tremiti violenti. Si strinse fortenello scialle ricamato che aveva in spalla, lo stesso scialle che appena quella mattina sua zia le aveva fatto in dono per il suo diciottesimo compleanno – Zia Iona... io non posso... non posso lasciare che ti facciano questo... Non è giusto... La tua magia è buona... -

La donna sorrise, si alzò tranquillamente in piedi e raggiunse la nipote. Le catene erano lunghe abbastanza perchè potesse a malapena raggiungere le sbarre – Sybil, tesoro mio... So che è difficile...Ma te lo prometto, questo Paese vedrà tempi migliori, se voi tutti giocherete bene le vostre carte -

- Di cosa... di cosa stai parlando? - domandò la ragazza tra i singulti

- Il mio cammino giungerà al termine al tramonto, ma tu devi andare avanti. Molte prove ti attendono sulla strada che dovrai intraprendere, prove che nemmeno immagini... Fai tesoro di quello che hai imparato e ricorda queste mie parole: non puoi liberare me da queste catene, ma potrai spezzarne di più forti saprai aprire il tuo cuore a tutti gli aspetti del vero amore -

- Zia... Io... non capisco – sussurrò la ragazza, appoggiando la fronte sulle sbarre gelate.

Iona provò ad allungare una mano per carezzare il viso della ragazza, ma le catene non

glielo permisero. Per la prima volta sul suo viso passò una fugace ombra di malinconia.

Proprio in quel momento un forte clangore squarciò il silenzio. Due guardie in armatura, rumorose e sgraziate nei movimenti, afferrarono Sybil per le braccia e la costrinsero ad alzarsi in piedi

- Andiamo ragazza, il tempo è scaduto – annunciò una delle due.

Sybil provò a divincolarsi dalla presa, chiamando disperatamente il nome dell'amata zia.

Ma fu tutto inutile.

Con forza le due guardie la trascinarono fuori dalle segrete e la spinsero con malagrazia in mezzo alla piazza. 

Potrai rivedere tua zia questa sera in questo stesso punto – replicò crudelmente uno dei due uomini

- Sempre che tu riesca a trovare posto – aggiunse l'altro incrociando le braccia – La piazza è sempre gremita quando appendiamo qualcuno per il collo!-


Sybil si svegliò di soprassalto e balzò a sedere con tanto slancio che un istante dopo si ritrovò lunga e distesa sul pavimento freddo.

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⏰ Last updated: Jul 01, 2019 ⏰

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