12 || Sei già pronta per entrare in politica

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Canzone per il capitolo: Blink-182 - What's my age again?

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"Che cosa stai facendo?"

Sussulto sulla sedia e mi appoggio melodrammaticamente una mano sul cuore, prendendo un respiro profondo prima di alzare lo sguardo su Emily.

"Ti dispiace abbassare la voce?" Sussurro. "Siamo in biblioteca"

"Quanto sei pallosa" Emily alza gli occhi al cielo mentre scivola sulla sedia libera davanti a me, ignorando deliberatamente le occhiatacce degli studenti presenti nell'aula. "Quindi cosa stai facendo?"

Allungo il block-notes sul tavolo per mostrarglielo. "Butto giù qualche idea per il comizio"

"Non sembri a buon punto" Emily alza un sopracciglio e indica la pagina bianca del quadernetto prima di passarmelo.

D'accordo, devo ammettere che questa storia delle elezioni studentesche si sta rivelando più complicata di quanto pensassi. Sono seduta a questo stupido tavolo da almeno due ore e ancora non mi è venuto in mente niente di nuovo oltre a quei pochi punti che avevo già scritto e che ora mi sembrano delle idee terribili.

Il primo comizio di scrematura è domani e io non ho ancora un piano. Devo darmi una mossa se voglio anche solo lontanamente sperare di battere gli altri candidati.

"Perché non lasci perdere le elezioni e vieni con me al centro commerciale?" Emily allunga le braccia sul tavolo e afferra le mie mani, facendomi scivolare la penna dalle dita. "Ho davvero, davvero bisogno di un cappuccino"

Scuoto la testa sconsolata e riafferro la biro. "Non posso, Em. Sono in alto mare"

Emily sbuffa sonoramente, attirando di nuovo l'attenzione di un paio di ragazzi che girano la testa verso il nostro tavolo. Per i due minuti successivi rimaniamo entrambe in silenzio: io che mi scervello per trovare anche solo un'idea decente da scrivere sul mio block-notes ed Emily che si fissa le unghie come se fossero la cosa più interessante dell'anno.

Sono sul punto di sbattere la testa contro il tavolo per darmi una svegliata quando gli occhi di Emily si spalancano.


"Ho avuto un'idea"

"Sentiamo"

"Perché non proponi di cambiare la meta della gita di fine anno?" Le sue iridi castane luccicano così tanto da sembrare quasi inquietanti. "Basta con quello stupido campeggio, vogliamo andare in Europa"

"Oh mio Dio, Em! Tu sei un genio!" Esulto, alzando una mano in aria in attesa di ricevere un cinque. "Questa sì che è un'idea fantastica"


"Sono dieci dollari" Mi sorride lei, scuotendo la testa divertita. "E mi devi un cappuccino al centro commerciale immediatamente"

Scarabocchio velocemente sulla pagina prima di alzare la testa e incrociare di nuovo lo sguardo di Emily. "Va bene, direi che dopo questo duro lavoro mi merito una pausa"

Emily alza gli occhi al cielo. "Con queste stronzate sei già pronta per entrare in politica"

Arriviamo al centro commerciale a pomeriggio inoltrato, ma nonostante sia un giorno feriale sembra che l'intera popolazione di St Jude abbia deciso di fare shopping.

E' una fortuna che Emily non voglia fare acquisti, perché solo l'idea di girare per negozi con questa ressa mi fa venire la claustrofobia. Grazie al Cielo il bar in cui vuole andare la mia accompagnatrice si trova nel bel mezzo del centro commerciale, per cui ci basta fare zig-zag tra la gente per cinque minuti prima di arrivare alla nostra meta.

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