"Hai sete?"

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Era da tanto che Jungkook mi proponeva di andare un fine settimana alle terme, ma non ci avevamo mai pensato seriamente, e siccome in settimana abbiamo festeggiato il suo compleanno, ho deciso di fargli una sorpresa e portarcelo, anche se siamo tornati da poco dalle vacanze.

Ho chiesto un permesso in ufficio per uscire prima, in modo tale che potessi preparare le borse senza destare troppi sospetti e metterle già nella mia macchina. Lui ha sempre avuto una vena artistica, fin da quando l'ho conosciuto al corso d'arte a scuola, e ora lavora per un importante agenzia di grafica pubblicitaria, sapevo quanto i dettagli contassero per lui, ed ebbi l'accortezza di portare via un sexy completino di pizzo rosso, con le autoreggenti, avevo tutte le intenzioni per fargli passare una delle serate più belle della sua vita.

Portai a conoscenza del mio piano un paio dei suoi amici, in modo tale che potessero aiutarmi a portare a compimento la missione. A casa con me c'era la ragazza di Taehyung, mentre lui era in palestra ad allenarsi con Jungkook. Dopo aver fatto le borse ci siamo messe a preparare una cena improvvisata, e decidemmo per insalata verde, pollo al forno e verdure grigliate. Iniziammo a parlare del più e del meno mentre preparavamo gli ingredienti, e facemmo un tuffo nel passato: le prime cotte, il primo giorno di liceo insieme, dove trovai una amica leale su cui poter contare, al ballo di fine anno, ma anche a recenti ricordi tristi e spiacevoli.

Qualche mese fa abbiamo vissuto un vero incubo. Avremmo dovuto festeggiare pasquetta a casa nostra con amici, quindi siamo andati al centro commerciale per comprare alcune delle cose che ci servivano, dato che la spesa per il pranzo e le varie preparazioni sarebbero state divise tra gli invitati. Uscimmo dalla struttura con le borse in mano e ci dirigemmo verso l'auto. Il parcheggio era pieno data la vicinanza della festività e di chi come noi era in ritardo con i preparativi, e nell'attraversare la strada con Jungkook che mi seguiva venni improvvisamente spinta in avanti, accompagnata da un tonfo sordo, freni strillanti di un'auto alle mie spalle e da qualche grido spaventato.

Non capivo cosa potesse essere successo, fin quando mi girai, e trovai Jungkook sanguinante, e privo di conoscenza, steso per terra ai piedi del pick-up che lo aveva investito. Le borse che avevo in mano trovarono immediatamente il pavimento mentre mi buttai sul suo corpo immobile, cominciai ad urlare il suo nome fra le lacrime mentre l'autista chiamava i soccorsi. Mi ricordai degli insegnamentemi ricevuti nei vari corsi di emergenza e primo soccorso, ma quando ti capita personalmente è difficile reagire e mantenere il sangue freddo, la paura di fare una mossa sbagliata e peggiorare la situazione era grossa. Mi avvicinai alla sua bocca per sentire il respiro, gli accarezzavo la testa e lo presi per una mano perché era troppo quello che stavo vedendo, ogni tanto provavo a svegliarlo toccandogli la guancia, ma non rispondeva, e la macchia di sangue sull'asfalto aumentava di grandezza. Ero terrorizzata, non vedevo nulla oltre a lui, non riuscivo a rispondere alle domande perchè non le sentivo, continuavo solo a piangere e dire il suo nome, fino a quando due grandi mani mi fecero tornare alla normalità.

Namjoon aveva gli occhi lucidi e spaventati quando lo riconobbi. Non gli dissi nulla, mi prese e mi abbracciò a sè mentre i soccorsi gli prestavano le prime cure sul posto. Mi sembrava così surreale quella scena, eppure ci stava accadendo davvero. Era senza vita come un pupazzo mentre i paramedici, e per assicurarsi delle sue condizioni vitali, lo spogliavano della camicia che gli regalai qualche settimana prima solo perché guardandola avevo pensato a lui e a quanto potesse stargli bene. Aveva il torace pieno di graffi e ferite per l'impatto subito, gli misero il collare per evitare lesioni spinali, e lo spostarono sulla barella dopo aver confermato nessuna altra frattura se non quelle alla gamba e alla spalla, già temporaneamente immobilizzate, e lo trasportarono velocemente in ospedale con le sirene accese.

"Non ricordo tutti i dettagli, ero davvero spaventata, Namjoon mi ha spiegato che Hoseok e lui erano appena arrivati, che hanno sentito il trambusto generale, e quando si sono accorti che fossi io sono corsi da noi. Mi resi conto poi in ospedale che anche i suoi genitori e gli altri ragazzi ci avessero raggiunto. Io non avevo subito alcun danno grazie a lui, che però è rimasto senza conoscenza due giorni, e sulla sedia a rotelle per un mese..."

BTS One Shot - AuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora