- Sunset at Pourville, Claude Monet
—————————————————————La pace.
La pace è un velo bianco traslucido, lieve e perfettamente pulito.
È uno spettro candido, che con alba ala vola su di noi non degnandoci d'uno sguardo.
È superba, il suo mento è alto più del nostro orgoglio di esseri umani.
È fugace ma è flemmatica, precaria ma radicata.
La pace è diffidente, la pace non ha fiducia in noi uomini.
E fa bene.
Essa è come una colomba dalle piume d'avorio, dal soffio d'amore. I suoi occhi sono più lucenti d'un lago Alpino.
La pace va e viene.
La sua esistenza è risaputa, ma infondo infondo non la si vuole. Sí, esatto.
La pace è un concetto semplice, risposta a migliaia di complicati intrighi.
Ma l'uomo preferisce la guerra.
La pace è un muro bianco, contro il quale si scontrano odio, pregiudizi, superficialità e luoghi comuni.
La pace è convivenza.
La pace è cultura.
La pace è fratellanza.
La pace è accettazione.
La pace è ragione.
La pace è utopia.
Jimin si sentiva avvolto in questo velo candido mentre, con il capo poggiato sul petto di Yoongi, veniva accarezzato dal moro sulle guance.
Avevano passato tutto il giorno in camera, sentendo il bisogno di rimanere con loro stessi, senza mai però rinunciare alla presenza dell'altro.
Avevano parlato per ore di attualità, di storia e di filosofia, maturato concetti utopistici di pace e di fratellanza, su quel letto nel centro d'Italia.
Per loro, era come aver fatto l'amore per un giorno intero, solo che ancora non se ne rendevano conto.
Avevano sorseggiato té verde, letto ad alta voce alcuni passi dei loro libri preferiti, continuato a vedere qualche commedia anni '90.
Fugaci sorrisi coloravano le pareti chiare di quella stanza d'albergo, carezze di zucchero moltiplicavano le stelle, ancora nascoste dietro ad uno schermo azzurro.
Si era ormai fatta sera e, ancora pieni di energie, si erano stesi sul letto.
Yoongi supino, con Jimin abbracciato addosso, una gamba del piccolo piegata sulla vita del moro.
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Train // Yoonmin
Fanfiction- Dove Yoongi è un capotreno, e frena appena in tempo. -✖️- « Le stelle parevano porte, quella notte, sempre socchiuse, con la chiave sotto lo zerbino per facilitare l'entrata ai guerrieri silenziosi...