Capitolo 1.

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Mancava poco per il volo che mi avrebbe portata a Los Angeles, la mia vecchia città.

A Los Angeles, ho vissuto per quattordici anni e poi, di punto in bianco, mi sono trasferita a Brooklyn.

Mio padre voleva raggiungere la sua nuova compagna, portandomi di nuovo qui.
Odiavo mio padre per quel motivo, a Los Angeles non ci volevo tornare.

Ma eccomi qui, con lui che mi fissa cercando di farmi dire qualcosa.

"Ma una tipa di Brooklyn, no eh?" dissi allacciandomi le converse.

"Non si può decidere chi amare, Scarly"

Scarly, solo i miei genitori potevano chiamarmi così.
Non lo sentivo da anni uscire dalla bocca di mio padre, il soprannome che usò per l'ultima volta lei, Margaret.

Era una donna da lunghi capelli neri, ma con due ibridi vispi.
Una mamma e una stilista di Lusso.

"Hanno chiamato il nostro volo" disse mio padre togliendomi una cuffietta.

Dopo tutti i controlli salimmo sull'aereo mettendoci comodi sui nostri sedili.

"Guarda il lato positivo, il figlio di Karen è un musicista!" Sorride.

"No, smettila. Ne abbiamo già parlato."

E poi, che me ne fregava se il figlio era un musicista? Non avrei continuato lo stesso anche se non lo fosse stato.

"Svegliami quando arriviamo"

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Eravamo a prendere le nostre valigie quando mio padre ricevette una chiamata da parte di Karen. Gli disse che era fuori all'aeroporto.

Prendemmo le nostre valige e andammo fuori alla ricerca della compagna smarrita.

"Eccola lì" Mio padre indicò la sua macchina blu elettrico.

Si è fatto tante miglia per arrivare dalla sua amorosa e lasciarle tutto? Compreso i miei vestiti e la sua auto.

La donna scese per salutare mio padre e me.

"Tu devi essere Scarlett!"

"Si, sono io." Le strinsi la mano con un falso sorriso.

"Dai, andiamo. Shawn, sarà felice di conoscerti"

Anch'io ero felicissima, saltavo dalla gioia.

Arrivammo alla nuova casa o villa, dipende dai punti di vista.
Era enorme, con un giardino e una piscina sul retro dove giocavano alcuni ragazzi.

Prendemmo le nostre valigie e mandai un messaggio ad un mio amico.

"L'ha scelta con i soldi,eh." bisbigliai appena entrai nella casa.

"Shawn, è arrivato John!" urlò Karen facendo entrare tre ragazzi.

"Lui è Shawn e loro sono i suoi amici, Nash e Cameron"

I due mi sembrarono degli idioti e Shawn... anche.

"Bene, Scarlett la tua vita è rovinata" pensai.

"Noi andiamo a fare una commissione, Scarlett-"

"Si, papà tranquillo."  lo bloccai.

Il discorsetto sul comportarmi bene con questi idioti sarebbe stato inutile.

"Perché hai una bandana al polso destro?" Chiese Shawn.

"Perché non ti fai i fatti tuoi?"
risposi andando in cucina, aprii il frigo e presi una cola in lattina.

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