La piccola Nour 2° parte

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Cesare: (aprendo la porta) ah sei te e la bambina come sta?

Claudio: probabilmente ha un inizio di polmonite, ma per esserne certo devo farle degli esami e...avrei bisogno della tua auto.

Cesare: perchè l'astronave che hai parcheggiato qua sotto non va bene?

Giuseppina: e piantala di fare domande stupide e da una mano a tuo figlio per una volta che ti chiede un piacere!!! (rivolta al marito)

Cesare: prendi le chiavi dove stanno lo sai.

Claudio: grazie papà!!! (abbracciandolo)

Cesare: sisi basta con queste smancerie su va che la bambina ha bisogno di te.

Giuseppina: fateci sapere come sta.

Alice: Claudio noi siamo pronti (seguita da Sefir e la bambina)

Claudio:andiamo.


Alice

Siamo diretti verso l'Istituto guardo Claudio guidare....ha l'espressione pensierosa come se qualcosa lo turbasse; il mio istinto da impicciona mi dice di chiedergli cosa c'è che non va ma la ragione ha il buonsenso e mi invita a tacere. Conoscendolo sarebbe capace di alterarsi e questo non è proprio il momento di litigare, pertanto mi limito ad appoggiare la mia mano sulla sua.


Claudio

Eccola la mia Alice....con un solo sguardo ha capito che ho qualcosa che non quadra; fino a un po' di tempo fa avrebbe insistito per farmi confessare, ma ora ha imparato ad aspettare il momento in cui mi sento pronto ad aprirmi e con quel gesto mi ha fatto capire che mi è vicino. Mentre guido intreccio la mie dita tra le sue: la sua vicinanza e il suo contatto mi fanno stare bene....immensamente bene.

Dallo specchietto retrovisore guardo Sefir: in silenzio e con l'espressione preoccupata tiene in braccio la figlia che continua a tossire e a sfregarsi gli occhi è evidente che ha sonno ma i colpi di tosse le impediscono di riposare. Mi auguro che in Istituto nessuno ci veda:stiamo facendo una cosa illegale e semmai qualcuno dovesse scoprirci rischieremmo la carriera; avrei dovuto chiedere il permesso alla Manes ma non avevamo tempo....sta a vedere che stò imparando da Alice a fare le cose senza prima chiedere. Ma l'allieva non era lei?


Alice

Finalmente  siamo arrivati in Istituto, speriamo che non ci sia nessuno perchè se ci beccano a effettuare degli esami senza l'esplicito consenso della direttrice scoppierebbe un autentico casino. Certo che il mio fidanzato sempre così ligio alle regole di punto in bianco si mette a infrangerle e pensare che credevo di essere io l'esperta in materia. Esperta e....sfortunata visto che non appena mettiamo piede nell'atrio ci imbattiamo nella Prof Boschi che stà per andare via.

ProfBoschi:  Allevi mi fa piacere vederla qui a quest'ora, mi pare di ricordare che ha del lavoro da portare a termine.

Alice: professoressa...non sono qui per lavorare.

ProfBoschi: già tendo a dimenticare che lei considera lo studio e il lavoro come uno svago alla routine della vita quotidiana.


Claudio:Valeria siamo qui per un altro motivo: questa bambina è facile che abbia un'inizio di polmonite ma per esserne sicuri c'è bisogno di una lastra e di un tampone faringeo.

Una sorpresa per AliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora